22/10/19

Recensione de I testamenti di Margaret Atwood

Trama: "Il nostro tempo insieme sta per cominciare, mio lettore. Può darsi che vedrai queste pagine come un fraglie scrigno da aprire con la massima cura. Può darsi che le strapperai o le brucerai: con le parole accade spesso".

Hai fra le mani un'arma pericolosa, caricata con i segreti di tre donne di Gilead. Stanno rischiando la vita per te. Per tutti noi.

Prima di entrare nel loro mondo, forse vorrai armarti anche di questi pensieri:
"La conoscenza è potere".
"La Storia non si ripete, ma fa rima con sé stessa".


Questa non è una trama, ma è difficilissimo parlare di questo libro in qualunque modo.
E' e non è il seguito del racconto dell'ancella perché è anche di più.
Innanzitutto è quel che dicono queste poche righe: pagine riempite con i segreti di tre donne di Gilead.


La prima è Zia Lydia, la fondatrice e voce unificante delle pagine che ci vengono donate, poi abbiamo Agnes Jemima, giovane cresciuta a Gilead e Daisy, ragazza cresciuta in Canada, noto oppositore del regime oltreconfine.
Si intrecciano in maniera complicata varie sotto trame.
Ci viene rivelata l'origine di Gilead e come è stato rovesciato il governo degli Stati Uniti, in più le due ragazze che affiancheranno la narrazione di Lydia saranno cruciali per la trama con la loro storia.

Ci viene narrata l'evoluzione di questa società terrificante, come nel primo libro: umiliante, limitante, nascere donna vuol dire non avere possibilità qui. Poco meglio per le Zie, custodi del culto e della retta via, indipendenti all'interno del loro ordine. Ma le Mogli devono sottostare a Mariti e/o Comandanti, si rifanno su chi è sotto di loro. Le Marte sono praticamente cuoche e governanti. Le Ancelle...le fattrici per le famiglie ricche che non possono avere figli. Per il resto solo gli uomini hanno il potere, ma nemmeno tutti. I Custodi, corrispettivo maschile delle Marte, non vivono molto meglio. Gli Angeli non sono altro che la forza bruta del regime. Nessuno è al sicuro, tutti possono cadere.
Quel che conta è che la donna sia docile e sottomessa, qualunque segno che la renda diversa non è accettabile e viene subito represso.
Tutti devono seguire il proprio percorso, guai a discostarsi. La lotta ai "terroristi" contrari a questa dittatura è feroce, ma ogni battaglia per la libertà va condotta senza quartiere.

Pur domandandomi come sia possibile cadere in una trappola simile e distorcere così la società è purtroppo tutto molto realistico. Non lo trovo affatto improbabile e Margaret Atwood traccia il ritratto di questo mondo con un tratto metallico.
Dopo tanti anni arrivano finalmente le risposte finali. Mancano dei dettagli, ma la Storia immaginata dall'autrice arriva alla parola fine ed è stato entusiasmante leggerlo.
La sua penna è eccezionale come sempre. Ricca, capace di narrare una storia con tutti i crismi ed i particolari, senza fretta, ci si trova ad "ammirare l'arazzo" con assoluto stupore perché gli esiti della storia non erano intuibili all'inizio. Il linguaggio utilizzato è comprensibile, ma allo stesso tempo non comune, usa termini particolari talvolta per rendere l'idea di quel che vuole dire.
Ogni voce narrante ha la sua personalità precisa. Lydia dura, cinica, disillusa e conscia dell'origine del suo potere. Daisy che scopre la realtà e anche che fa male. Agnes Jemima pure scopre la realtà, ma è un percorso che trova molto duro, tanto da iniziare a credere in quanto le viene insegnato, è più...ingenua.

Personalmente sono dispiaciuta di sapere che è finito, ma non c'è motivo di scrivere altro, soprattutto per come viene gestita la fine. Mi spiace che ci siano state persone che non lo hanno apprezzato perché per me è addirittura superiore al prima. Soprattutto le scene agghiaccianti  che racconta Lydia circa l'insediamento del regime e ciò che ha dovuto subire lei stessa come tutte le altre donne che si sono trovate travolte da questo cambiamento storico.

E' un romanzo che colpisce, ferisce e apre la mente. Da leggere assolutamente.


2 commenti:

  1. concordo, un libro difficile e duro, assolutamente meraviglioso. Sono contenta di averlo letto

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    1. Sono demoralizzata perché vedo abbastanza recensioni negative :-(

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