11/02/19

Recensione di Il cuore della tempesta di Thea Harrison - Saga delle Razze Antiche vol. II

Trama: Niniane Lorelle, la principessa dei fae oscuri, è l’unica sopravvissuta della sua famiglia, dopo il colpo di stato ordito dal feroce zio Urien. Da ormai duecento anni ha trovato rifugio tra i wyr di Dragos Cuelebre, a New York. La sua bellezza eterea e il suo sorriso contagioso hanno conquistato il loro cuore ma, alla morte dello zio, Niniane dovrà lasciarli per ereditare il regno. Una delegazione la attende a Chicago per intraprendere insieme il viaggio di ritorno a Adriyel, l’Altra Terra, ma appena giunta in città, Niniane cade vittima di due attentati. È chiaro che qualcuno vuole impedirle di salire al trono e quindi, sebbene la delegazione si opponga, Dragos invia Tiago a proteggerla. Tiago è da secoli il principe dei cieli, cui obbediscono tuoni e fulmini. Un condottiero che a malapena trattiene la sua forza primitiva, una delle armi più efficaci su cui i wyr possano contare. Il suo coraggio non teme nulla, ma davanti alla passione per Niniane non saprà resistere. La loro storia d’amore sarà più travolgente di una tempesta e scuoterà le fondamenta di tutti i mondi a cui appartengono. Dopo il successo del Legame del drago arriva il secondo volume del Ciclo delle Antiche Razze. Un nuovo romanzo dalla prodigiosa immaginazione di Thea Harrison, un urban fantasy che si tinge di romance, in cui forze ancestrali si contendono il potere della magia e quello dei sentimenti.

Dopo aver letto il primo volume della saga ho deciso di proseguire col secondo.
Non sono una gran lettrice di questo specifico filone del fantasy, ammetto che mi intrigava di più qualche anno fa, ma ho voluto leggere ancora con le compagne d'avventura che ho iniziato a conoscere ormai abbastanza bene. Ci si diverte sempre molto e si può anche essere un pò cattivelle, senza temere nulla.

Questa volta tocca a Tricks e Tiago.
La bella fae oscura si rivela essere Niniane Lorelle, legittima erede al trono, usurpato dallo zio Urien, fortunatamente ucciso. Lei farebbe anche a meno della corona, ma c'è il rischio che salga al potere qualche altro decerebrato, mentre lei sarebbe più onesta. Durante l'incontro con la delegazione, però, subisce un attentato alla sua persona, ordito probabilmente da chi sul trono non vuole vedercela proprio e che avrebbe preferito continuasse a rimanere scomparsa.
Inutile dire che i wyr, la sua famiglia adottiva, si mobiliteranno subito in suo soccorso benché lei non voglia perché sa che l'intrusione da parte loro verrà vista dal suo regno come un'intromissione.
Sarà Tiago a partire in velocità per raggiungerla.
L'inizio sarà duro perché lui è molto tagliente e feroce nel comportamento, mentre Niniane ha subito un crollo nervoso per un sacco di ragioni. I due però trovano un equilibrio e sembra che tra loro potrebbe svilupparsi un legame molto forte.


Ecco, nel primo libro ero titubante e molte cose mi hanno fatto storcere il naso, nonostante il mio giudizio finale sia stato poi positivo.
Questo volume presenta delle pecche, ma tanti dettagli me lo hanno fatto gradire molto.
Certo, Niniane viene molto denaturalizzata rispetto a quando era la frizzante e pazzerella Tricks e il legame con Tiago spunta dal nulla, anche se qualche scintilla io l'avevo visto nel volume di Dragos e Pia.
Il finale è certamente scontato così come gli antagonisti.
Però è un volume ben costruito.
Innanzitutto, Niniane a mio avviso si è spogliata dai panni di Tricks, si è dovuta riappropriare della sua vecchia vita e non è che si trattasse di una passeggiata. HA dovuto affrontare continuamente le scene del massacro al suo palazzo, la notte in cui è fuggita per miracolo e sapere che si sta cacciando in un covo di vipere dove nessuno l'ha mai amata (anzi hanno già cercato di farla fuori!), consapevole che vivrà poco e soffrendo mentre calcherà di nuovo luoghi a lei familiari e/o dolorosi.
La costruzione delle vicende ed il complotto politico mi hanno affascinata molto.
E' stato bello anche viaggiare nei territori elfici e conoscere altre razze come i notturni che comprendono,  mi pare di aver capito, non solo i vampiri. Li ho trovati affascinanti.
Le scene di sesso poi non così frequenti e soprattutto non vengono sbattute sulla pagina sin dal capitolo tre. Questo l'ho veramente apprezzato. Non sono bacchettona (due figli difficilmente sarebbero venuti fuori, soprattutto vicini d'età!), ma, al di là della menzione di mazzi e bastoni, almeno ci si concentra di più sulla storia che non sulle lenzuola.
Più che Niniane però mi ha convinto poco Tiago. Certo, è perennemente pronto a saltarle addosso, c'è sempre la menata "tu sei mia", ma è quasi sottotono. Apparentemente è il duro di sempre, efficiente e letale, ma perfino Dragos, rispetto a lui, è rimasto selvaggio fino alla fine (anche se ha imparato a chiedere per favore).

Quindi, anche se questo libro non è certo perfetto, mi è proprio piaciuto e mi ha soddisfatto.
Riguardo alla scrittura non so esprimermi. Certamente scorrevole, la storia si legge facilmente e la Harrison equilibra bene descrizioni e vicende, sentimenti ed azione. Questi primi tre volumi li leggo da cellulare, per gli altri non so, ed a me pesa tanto. Per finire un capitolo non so quante volte devo scorrere il testo. Mi urta! Quindi non so dire bene se mi è piaciuto il modo di narrare perché questo elemento di lettura mi dà un gran fastidio e temo inquini il mio giudizio.

In ogni caso questa saga sembra essere carina, varia ed originale nel panorama. Di wyr ed elfi oscuri, almeno in questi termini, non ho mai sentito parlare!

3 commenti:

  1. È vero insieme ci si diverte di più!

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  2. a me il libro ha fatto storcere il naso proprio per come tricks è stata descritta, così diversa dal precedente volume, e forse avrei preferito che anche Pia e Dragos avessero maggiore risalto. Comunque non posso che concordare con la lettura di gruppo davvero divertente!

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    1. Sì, pia e Dragos erano proprio sullo sfondo !

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