11/11/17

Recensione de Il segreto di Black Rabbit Hall di Eve Chase

Trama: Amber Alton sa che il tempo scorre in modo diverso a Black Rabbit Hall, la grande casa di famiglia dove lei, il suo gemello Toby, i piccoli Kitty e Barnes trascorrono le estati e le vacanze. Vacanze all’insegna della libertà, delle corse scalzi sulla spiaggia o tra i boschi. Il tempo a Black Rabbit Hall è immobile, eterno, nessuno fa caso agli orologi e sembra non accada mai nulla. Eppure una notte tempestosa qualcosa succede, qualcosa di terribile, e niente più è come prima. Sono passati oltre trent’anni quando Lorna arriva a Black Rabbit Hall, decisa a sposarsi in Cornovaglia, in una di quelle maestose e austere residenze che hanno il sapore di un’altra epoca. È un incontro col passato degli Alton, un’immersione totale, sconvolgente, nella stagione felice di una famiglia che sembra essersi dissolta tra le sale ormai fredde e umide, i soffitti crepati, le stanze polverose di quella grande casa. È tra quelle camere che Lorna scopre l’urgenza di capire cosa è accaduto a quei bambini e al tempo stesso di trovare risposte al proprio passato, disseppellendo ricordi e immagini della sua infanzia e della madre adottiva, scavando nei segreti che ancora segnano la sua famiglia.Con un romanzo intriso di atmosfere gotiche, Eve Chase ci conduce in un viaggio affascinante nel cuore di due donne, separate dai decenni eppure irrimediabilmente legate in un nodo di misteri e non detti che avvolge ogni pietra, ogni soglia, ogni gradino di Black Rabbit Hall.

Dimore, segreti di famiglia, intrecci... In Black Rabbit Hall si trova questo e molto di più.
La storia parte dal 1968, quando Amber e il resto della famiglia Alton va nella casa di famiglia, in Cornovaglia, per trascorrere le vacanze estive. Purtroppo gli eventi prenderanno all'improvviso un corso inaspettato e tragico, spezzando una famiglia che era assolutamente unita e variegata, completa.
Si arriva ai giorni nostri, quando una coppia, Lorna e Jon, sta cercando una location per il proprio matrimonio. Lorna è alla ricerca di qualcosa in particolare e ne ha la conferma quando trova Black Rabbit Hall, sicura che sia il posto che sta cercando ed in cui probabilmente è stata da piccola. Peccato che Jon non sia così intrigato..Una casa imponente, ma vecchia e scalcinata... Eppure Lorna sente di avere un collegamento con lei e decide di tornare per conoscere più a fondo la casa. Scoprirà che la dimora nasconde i segreti di una generazione di ragazzi, di una famiglia, e che troverà le risposte che la sua famiglia adottiva non le ha mai dato. Si sa che risolvere i conflitti irrisolti permette almeno di mettere un punto, di non sentirsi sempre a metà.

Questo romanzo è complesso, intricato. Si snoda tra passato e presente. 
Di solito in queste storie è questo che odio: il presente perchè non vedo l'ora di tornare al passato, dove c'è il vero succo della storia. La storia attuale mi confonde più che altro. 
Ho notato delle assonanze con Una lontana follia di Kate Morton che ha una struttura vagamente simile, per chi ha letto entrambi i romanzi.
E' indubbio che la Chase mi coinvolga di più con il suo stile di scrittura, meno descrittivo pur rimanendo dettagliato e preciso.
Riese tanto a coinvolgere nei fatti quanto a farci avvolgere dall'atmosfera della dimora degli Alton, cosa affatto facile e scontata. Spesso una casa resta una casa, nonostante la bellezza della struttura e dei paesaggi.
La storia mi è anche piaciuta di più, rispetto al libro della Morton, soprattutto alla fine quando uniamo i puntini. Ed è il motivo per cui il mio voto si è alzato perchè finalmente ho iniziato ad emozionarmi, soprattutto quando fa la comparsa Caroline, aspirante moglie di Hugo, il padre dei bambini Alton, algida, crudele ed egocentrica, e l'attuale signora di Black Rabbit Hall quando arriva Lorna. La quintessenza per chi vuole dei cattivi come si deve.

Sicuramente è un libro perfetto per chi ama storie di famiglia, segreti, dimore ed ambientazioni del secolo scorso, echi di un passato recente.


2 commenti:

  1. mi è piaciuta la storia ma lo stile per me è un po' troppo pesante

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    1. Unpò. Ma ho trovato più difficile ed ostica kate Morton.

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