28/07/12

Recensione di Io e Te di Niccolo Ammaniti



Oggi ho ritirato in biblioteca e letto, giusto per ammazzare il tempo prima di andare a lavoro col piccolo a nanna ed i mestieri fatti, questo volume preso per mia cognata che deve leggerlo per scuola assieme ad altri libri.
Allora, protagonista è Lorenzo, quattordicenne difficile alla scoperta del mondo. C'è un problema però. Questo mondo mica lo vuole conoscere. Anzi!
Racconta una bugia alla madre, le dice che è stato invitato alla settimana bianca a Cortina a casa della compagna di scuola Alessia, che in realtà ha invitato i suoi amici ed a cui era appena passato per la testa di invitarlo. Sua amdre è fuori di sè dalla gioia, il suo pulcino senza amici ha un gruppo!
Lorenzo cerca di farle capire che scherzava ma non c'è verso e così si ritrova a prepararsi alla partenza, riuscendo a  non farsi accompagnare dalla madre al punto di ritrovo. Appena lei esce dalla sua visuale si dirige alla cantina di casa per passare lì una settimana a base di tv, playstation e letture. A lui piace star solo. E questo nessuno lo ha capito.
MA c'è un imprevisto: Olivia. LA ragazza è la sua sorellastra per parte di padre e si presenta nella cantina senza preavvis, rovinando tutti i piani del ragazzo. Leggendo è evidente che la ragazza ha quei due problemini di troppo, però sarà incredibilmente lei a far venire a Lorenzo la voglia di vivere, ad affrontare se stesso.
Io Lorenzo lo capisco. Non sono lui, le reazioni sono differenti ma capisco cosa lo spinge ad agire così. Anche io non ero un'adolescente facile (chi lo è?). Lui vuole stare solo perchè ha modi di fare e passioni un pelo divergenti, un pò scostanti e la gente, vedendolo diverso, lo prende come un errore da correggere, qualcuno da far socializzare acuendo in lui la sensazione di intrusione e la sua soluzione: il travestimento ovvero comportarsi come gli altri vorrebbero rimanendo ai margini. Ha paura ed è affascinato allo stesso tempo dal mondo che lo chiama a sè in un modo troppo violento, disagevole per lui. LA sua vita la vuole tranquilla. Poi arriva l'imprevisto che gli sbatte in faccia la realtà. Deve vivere e per vivere deve fare esperienze sennò si farà vivere. SI può condurre la propria esistenza senza abbandonare la propria natura, ma è necessario spingersi, buttarsi, sbagliare, cadere e rialzarsi. La sorellastra avrà questa funzione, benchè non ne sia consapevole, tutta presa da altri problemi.

2 commenti:

  1. io l'ho letto l'anno scorso questo libro dopo che avevo letto una anticipazione su vanity fair.
    A me il libro è piaciuto ed anche io Lorenzo l'ho capito..ed ero in sintonia con le sue azioni ( siamo stati tutti adolescenti no? )e chi caspita è che dice che è 'età piu' bella? è la più traumatica e quando poi ne sei fuori...te ne accorgi!!! sei più leggero!!! Su un genere simile a questo a me è piaciuto molto " ma le stelle quante sono" di Giulia Carcasi!

    Buona domenica!

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  2. Diciamo che si intende età più bella perchè, a dispetto dei mille problemi, è quella che da adulti capisci essere senza preoccupazione di mutuo, lavoro, responsabilità di vario genere e problemi che puoi affrontare ma molto onerosi.... Se un adolescente, cosa impossibile, fosse libero da tutte le sue paranoie e fissazioni, di sicuro si godrebbe l'età del non avere pensieri, del potersi dedicare totalmente a sè, uscire sempre tra amici anche senza obblighi di cene, aperitivi e via dicendo, legarsi a qualcuno così tanto per fare esperienza...Cose che fà ma con tante fisse mentali... come dimostra Lorenzo, un tipico ragazzo introverso e timido!

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