28/04/14

Il circolo letterario #43 - Recensione di Love Game di Rossella Leone

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Quando Katia, un po’ controvoglia, segue l’amica Ylaria in un’inaspettata vacanza in montagna, è davvero convinta che in quel piccolo chalet tra i monti, lontano da tutto e tutti, trascorrerà una tranquilla, rilassante gita, dimenticando i propri guai.
Le sue speranze crollano rapidamente non appena scopre che l’amica ha “inavvertitamente” tralasciato di dirle alcuni insignificanti dettagli.
Cose piccole piccole, del tipo: che nello chalet è previsto un gioco di ruolo: il Love Game, una sorta di recita a soggetto, a cui tutti i villeggianti devono obbligatoriamente partecipare. Che solo ad alcuni di loro (detti Ranger Love) toccherà orchestrare (senza farsi scoprire) bollenti incontri amorosi o, al contrario, scatenare odio tra i concorrenti. Che il premio in palio per la squadra vincitrice è (rullo di tamburi!!!) una lussuosa vacanza per due negli alberghi più chic d’America (un loro vecchio sogno).
Che dietro quella folle trovata ci sia lo zampino di Ylaria? Katia ne è certa, così come sa che, arrivata a quel punto, non può più tirarsi indietro. 
In fondo oramai è in gioco… tanto vale giocare no?

Romanzo definito chick-lit e che è anche un mix tra romanzo rosa e giallo. Giallo perchè Katia si trova coinvolta dall'amica Ilaria in un gioco in uno chalet di montagna in cui ci si deve fingere un altro per cinque giorni. Peccato che la ragazza scopra tutto al suo arrivo nel luogo. Ogni partecipante riceverà un compito. C'è chi sarà, di nascosto, un Ranger Love, ovvero un soggetto che dovrà seminare zizzania, fare conquiste o fare da Cupido e semplici attori. Per questo ognuno di loro avrà un nome in codice e la descrizione di chi dovrà essere.
Inizialmente Katia vuole andarsene, ma le pronte ed acide risposte di Marta/Sofia accendono un pochino la competitività che c'è in Katia. Anche perchè scopre che il premio per i vincitori è un viaggio a New York e la ragazza sogna da anni di andare negli States. Ecco perchè Ilaria voleva che partecipasse! Per dimenticare la delusione amorosa e per realizzare il loro sogno.
Ma partecipare al gioco e realizzarne gli obiettivi è durissima. Soprattutto per chi, come Katia, non sa mentire ne recitare. Si troverà spesso in situazioni imbarazzanti e ben poche volte si sentirà a suo agio.
Man mano che si dipana la storia si scopre che il Love Game è una copertura per qualcos'altro ma le regole del gioco restano valide...
Come sospettavo questo romanzo non faceva proprio per me. Finchè non sono arrivata alla fine, ho voluto spesso mollarlo. Non mi ritrovavo nella storia, nei personaggi. Ogni due pagine mi chiedevo chi me lo facesse fare o come potesse essere verosimile (vedrei la situazione adatta più alla tv che non ad un libro), ma quando le cose si sono fatte interessanti mi sono trovata coinvolta dalle vicende ed ho fatto una bella corsa sino al finale che ha, appunto dimostrato, di essere l'elemento "del giallo" in tutta la vicenda.
La storia pare narrata senza un filo conduttore potente,saltando all'apparenza di palo in frasca, ma tutti i pezzi trovano poi il loro posto ed il disegno che ne esce non potrebbe essere più adatto. Certo, se si è fan di romanzi rosa, intrighi e televisione la passione è assicurata ma è comunque una piacevole lettura.

2 commenti:

  1. Risposte
    1. A me la fine non è dispiaciuto...Ma fino alla fine non mi ci trovavo!

      Elimina