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29/11/13

Nuova grafica...Happy Winter!

Buongiorno Cari Lettori,

avete visto? Sono tornata online con una nuova grafica veramente straordinaria a cura di Denise di Reading is Believing e che da poco ha aperto un blog dove accetta richieste di nuove grafiche per altri blog. Ecco qui il link al blog di grafica di Denise...Merita tantissimo come potete vedere! Andate a dare un occhio...
Come vedete i toni sono delicati ed adatti all'inverno...sui toni del grigio ghiaccio ed a motivi floreali. La scritta è più elegante ed ho fatto rinnovare le icone dei social qui a sinistra oltre che un sistema di rating (eh si mi adeguo anche io!) con delle belle roselline in tema. Ho fatto un pò impazzire Denise ma alla fine ce l'abbiamo fatta a venirne a capo (lei a finire il lavoro e capire le mie richieste, io mi sono limitata ad essere una rompiscatole u.u")!



Ho anche finalmente un banner! Eccolo qui col relativo codice per condividerlo


<a href="http://madeforbooks.blogspot.it/"> <img src="http://i.imgur.com/ZSlPUm1.png"> </a>


 Ora tutto mi sembra ancora più funzionale e bello da vedere...Che ve ne pare? Era ora  che mi modernizzassi un pò! Anche se grazie a Denise..Il mio livello informatico è veramente una schifezza! Nel futuro spero di poter migliorare....

Un buon weekend a tutti!!!! <3

28/11/13

Recensione de L'arte di ascoltare i battiti del Cuore di Jan-Philipp Sendker

Trama: A Kalaw, una tranquilla città annidata tra le montagne birmane, vi è una piccola casa da tè dall'aspetto modesto, che un ricco viaggiatore occidentale non esiterebbe a giudicare miserabile. Il caldo poi è soffocante, così come gli sguardi degli avventori che scrutano ogni volto a loro poco familiare con fare indagatorio. Julia Win, giovane newyorchese appena sbarcata a Kalaw, se ne tornerebbe volentieri in America, se un compito ineludibile non la trattenesse lì, in quella piccola sala da tè birmana. Suo padre è scomparso. La polizia ha fatto le sue indagini e tratto le sue conclusioni. Tin Win, arrivato negli Stati Uniti dalla Birmania con un visto concesso per motivi di studio nel 1942, diventato cittadino americano nel 1959 e poi avvocato newyorchese di grido... Un giorno in cui sua madre, riordinando la soffitta, non ha trovato una lettera di suo padre. La lettera era indirizzata a una certa Mi Mi residente a Kalaw, in Birmania, e cominciava con queste struggenti parole: "Mia amata Mi Mi, sono passati cinquemilaottocentosessantaquattro giorni da quando ho sentito battere il tuo cuore per l'ultima volta". Una pura, indimenticabile lettera d'amore che ha scosso profondamente Julia. Il desiderio di scoprire i segreti del padre, e magari persino di ritrovarlo, si è fatto così irresistibile che Julia ha deciso di partire immediatamente per Kalaw, quella piccola città annidata tra le montagne, dove tutto ora le appare estraneo.
Ho iniziato questo libro dopo quasi due anni che è in mio possesso. Me lo aveva passato una mia amica assieme al suo seguito. Ma allora ero presa da altre letture e queste mi sembravano meno interessanti, quindi li ho messi in disparte. Però da questa estate sto riuscendo a tenere fede all'impegno di smaltire gli arretrati secolari e non che si sono accumulati in camera: 4 bustoni e uno scatolone. Ok, mi arriveranno dei libri per Natale riempiendo di nuovo una busta ma al momento ne ho liberati due di bustoni! Direi che è un ottimo traguardo e che un pò di luce in fondo al tunnel si vede.                                                                                                                                                          
Torniamo a noi però. L'arte di ascoltare i battiti del cuore ci ha messo parecchio prima di conquistarmi e il suo obiettivo lo ha perseguito solo alla fine.                                               Conosciamo Julia Win, figlia dell'avvocato di successo Tin Win, che dopo la laurea della figlia scompare senza lasciare traccia. Lo cercano per 4 anni e le sue tracce paiono scomparse in Asia.    Sarà il ritrovamento di una lettera del padre ad una certa MiMi a metterla in viaggio verso la Birmania a scoprire qualcosa su suo padre dopo ben quattro anni che è scomparso. E sarà lì che troverà tutte le risposte anche se sarà dura credere a quello che sentirà.                                               Sarà infatti un uomo di mezza età ad avvicinarla in una sala da tè malandata di Kalaw, uno dei molti luoghi del posto che noi occidentali definiremmo veramente miserabili compantendo senza fine gli avventori e gli abitanti del luogo. Non è facile per Julia credere a quest'uomo che inizialmente prende per un ciarlatano. Lei è pragmatica, neoavvocato, abituata ai fatti, cinica. Arriva quest'uomo,U Ba, che pretende di parlarle dell'amore e della storia di suo padre come mai l'aveva sentita, senza neanche specificare come lui possa conoscere fatti che lei, figlia dell'uomo scomparso, non immagina neanche e di cui non ha mai sentito parlare. E invece piano piano, non solo lei si fida, ma si lascia anche abbagliare dalla bellezza di questa storia d'amore e sofferenza che vive suo padre in prima persona. Un ragazzo con una vita dura, abbandonato dalla madre da piccolo, che vive un amore che quasi a nessuno è dato provare. Un ragazzo e poi uomo che Julia fatica un attimo ad inquadrarlo come suo padre.                                                                                                                                                        L'autore poi è bravissimo a presentarci il popolo birmano come una popolazione tranquilla, che vive senza fretta ed accetta il bene ed il male della vita. Lussi, o meglio necessità, che noi occidentali non vogliamo concederci, abituati come siamo a questa corsa al fare tutto e subito. Per cosa poi? Ma neanche i birmani sono perfetti, troppo presi a credere fermamente negli astrologi e nelle premonizioni, tanto da affidare completamente la vita alle stelle. Anche se posso solo immaginare che non tutti siano così.                                                                                                       
                            Senza particolari aspettative sono dunque stata omaggiata di una storia delicata e piena di sentimento che si avvia adagio e  che invita a rilassarsi, a fare le cose con calma e rispettare se stessi nel proprio intimo, a pensare più agli altri che a sè, ad aprire cuore, occhi ed orecchie, ad andare oltre le apparenze. Almeno è questo quello che il libro mi ha lasciato. Sono curiosa di sapere come finirà Gli accordi del cuore, seguito del romanzo, che ho recentemente iniziato e che non so proprio dove andrà a parare.

27/11/13

W...w...w...Wednesdays #54

Cari Lettori,

eccovi il mio piano delle letture per la settimana! Nulla di straordinario rispetto al solito ma va bene così!
Per ora nulla di particolarmente nuovo e pare che le mie varie questioni irrisolte si stiano tutte pian piano risolvendo. Sempre piena di impegni, ma avere un pò di tranquillità aiuta a non sentirsi strangolati dalla vita ed amarla è più facile!
Inoltre a breve ci sarà la nuova grafica del blog e spero presto una nuova iniziativa. Ci sto ancora pensando, ma è da vari mesi che non faccio nulla e devo rimediare!!!

Le regole per commentare il post sono le stesse: dire cosa si è letto , cosa si sta leggendo, cosa si leggerà.
Ecco le mie letture:

Ho letto...

ecco il link della recensione


presto il link della recensione

Sto leggendo...


Leggerò...

E


E voi? Sono curiosa!

23/11/13

In my mail box

Buongiorno cari lettori,

giorni fa ho festeggiato il mio compleanno (senza megafoni perchè si è trattato di un incontro tra me e il dentista per togliere un dente!) ed ecco le mie nuove entrate libresche, di cui la prima dal mio compagno e credo la più apprezzata a livello emotivo:


Trama:
Eureka Evans, diciassette anni, non piange mai. Non piange neppure quando sua madre muore davanti a lei, travolta da un'onda anomala. Dopo il terribile incidente, Eureka va a vivere con il padre e la sua nuova moglie, ed è attanagliata dal senso di colpa per non essere riuscita a far nulla. Nonostante tutto, continua a non piangere. E questa è una fortuna. Perché Eureka non lo sa, ma è una discendente di Selene, regina di Atlantide, e avrebbe il potere di far risorgere il continente perduto e quindi distruggere la Terra, se versasse così tante lacrime da esprimere più dolore di quanto si possa sopportare nel mondo. Per evitare che questo accada, c'è chi cerca di ucciderla, ovvero i discendenti di Leander, che nell'antica Atlantide aveva amato la regina Selene. L'onda anomala è opera loro. Di quella stirpe fa parte anche Ander, un ragazzo cresciuto con le storie della tradizione di Atlantide, e con l'idea che si può fare di tutto pur di evitare che riemerga... 


Trama:
Jennifer e Ian si conoscono da sette anni e gli ultimi cinque li hanno passati a farsi la guerra. A capo di due diverse squadre nella stessa banca d'affari, tra di loro la competizione è altissima e i colpi bassi e le scorrettezze non si contano. Si detestano, non si sopportano, e non fanno altro che mettersi i bastoni fra le ruote. Finché un giorno, per caso, i due sono costretti a lavorare a uno stesso progetto: la gestione dei capitali di un facoltoso e nobile cliente. E così si ritrovano a passare molto del loro tempo insieme, anche oltre l'orario d'ufficio. Ma Ian è lo scapolo più affascinante, ricco e ambito di tutta Londra e le sue accompagnatrici non passano mai inosservate: basta un'innocente serata trascorsa a uno stesso tavolo perché lui e Jennifer finiscano sulle pagine di gossip di un giornale scandalistico. Lei è furiosa: come possono averla associata a un borioso, classista e pallone gonfiato come Ian? Lui è divertito, ma soprattutto sorpreso: le foto con Jenny hanno scoraggiato tutte le sue assillanti corteggiatrici. E allora si lancia in una proposta indecente: le darà carta bianca col facoltoso cliente se lei accetterà di fingersi la sua fidanzata. Sfida accettata e inizio del gioco! Ma ben presto portare avanti quello che per Jenny sembrava un semplice accordo di affari si rivela più complicato del previsto.

 Trama:
Hannah è una vera maga in cucina: torte, pasticcini e dessert prelibati non hanno segreti per lei. Sin da bambina, il suo sogno è sempre stato quello di aprire un negozio dove vendere gustose e coloratissime cupcake. E finalmente sta per realizzarlo: il Cupcake Club sarà una novità assoluta per la tranquilla cittadina irlandese di Clongarvin, e lei è pronta a lavorare sodo perché sia un successo. Ma proprio il giorno prima dell'inaugurazione, la vita di Hannah viene sconvolta: il suo fidanzato, Patrick, le confessa di essere innamorato di un'altra e va via di casa. All'improvviso, il coronamento di un sogno sembra coincidere con il peggiore degli incubi. Hannah non può fare altro che rifugiarsi nel suo dolce mondo di pan di spagna appena sfornato, glasse al caffè, vaniglia, gocce di cioccolato e nocciole tostate. E dal bancone del suo negozio osserva la vita degli abitanti di Clongarvin, che continua a scorrere tra nuovi amori, pettegolezzi e colpi di scena. Ma presto Hannah scoprirà che anche per lei il destino ha in serbo una dolcissima sorpresa... 

 Trama:
È mattina presto quando Rakhee esce di casa, diretta all'aeroporto. Dietro di sé, lascia un uomo addormentato, un anello di fidanzamento e una lunga lettera. Ma soprattutto lascia un segreto. Un segreto che lei e la sua famiglia hanno custodito per anni. Un segreto che sembrava ormai sepolto sotto la polvere del tempo. Il segreto di Rakhee ha radici lontane ed è legato all'estate del suo primo viaggio in India, a un mondo illuminato da un sole accecante oppure annerito da cortine di pioggia, a una vecchia casa quasi troppo grande da esplorare, a cibi intensamente saporiti e colorati, a zie vestite con sari sgargianti, a cugine chiassose e ficcanaso, e a un giardino lussureggiante, nascosto dietro un alto muro di cinta... Allora Rakhee era troppo giovane per sopportare il peso della sua scoperta, ma non è mai riuscita a dimenticarla e adesso, proprio mentre la vita le regala promesse di gioia, comprende che è arrivato il momento di dire la verità, anche se ciò significa perdere tutto, compreso l'amore. Tocca a lei abbattere le mura di quel giardino che la sua famiglia ha così caparbiamente difeso. Tocca a lei trovare la chiave per aprire la casa di petali rossi... Come un prisma che riflette i colori, gli odori e i sapori delle emozioni, questo romanzo dispiega le infinite sfumature dei sentimenti umani e le ricompone nella storia di Rakhee, per rivelare come sia sempre possibile spezzare le catene del passato e aprirsi con slancio a ciò che il futuro può offrire. 

 Trama:
Ogni congiura ha bisogno di un killer, e Rehvenge è il braccio silenzioso scelto da Montrag e dalla glymera, l'aristocrazia dei vampiri, per rovesciare il regno di Wrath, il loro sovrano. Rehv è un essere senza scrupoli, trafficante, mercenario e feroce omicida, che nasconde un segreto letale: appartiene ai symphath, una spregevole razza di vampiri in grado di penetrare nella mente delle persone e manipolarne i pensieri. Per difendere la sua vera natura è disposto anche a uccidere, fino a quando nella sua vita non irrompe Ehlena, una bellezza diafana e fragile, che gli ricorda improvvisamente tutto ciò che manca nella sua esistenza: purezza, generosità, coraggio. E amore.Il settimo capitolo della saga della Confraternita del Pugnale Nero ci trascina in un'avventura piena di luce e di ombre, in cui molti segreti verranno finalmente rivelati.

 Trama:
John Matthew è un guerriero eccezionalmente abile, ma profondamente solo: non può parlare, e il suo silenzio nasconde un passato di violenza e un presente continuamente in bilico tra il mondo umano e quello dei vampiri. Ora si è guadagnato un posto nella Confraternita del Pugnale Nero e la battaglia contro i lesser è il suo unico motivo per andare avanti. Soprattutto quando Xhex, la guerriera metà vampira e metà symphath di cui è innamorato, viene fatta prigioniera da Lash, il feroce mezzosangue capo dei lesser e figlio dell'Omega. Anche Xhex è una guerriera, piena di coraggio, forte e orgogliosa, ma diffidente: rifiuta di essere amata e solo nella battaglia si concede completamente. Toccherà a John salvare Xhex dal suo carnefice, e da se stessa. Perché nessuno dei due può sfidare e vincere il destino che li ha fatti incontrare. L'ottavo episodio della saga dedicata alla Confraternita del Pugnale Nero è una storia intensa e tragica, in cui i protagonisti dovranno attraversa e superare il dolore più grande, per conquistare finalmente l'amore.


Dalla biblioteca

 Trama:
Lo chiamano il Re del Sangue. È un individuo spietato e manipolatore, ma Jonas non ha scelta: deve chiedere il suo aiuto. Perché solo alleandosi con lui l'esercito di Jonas avrà una possibilità di sconfiggere Auranos, il regno che da secoli tiene in schiavitù il suo popolo. Ma, così facendo, Jonas potrebbe firmare la sua condanna a morte... 




 Trama:
Fatima ha solo sei anni quando scopre il peso della tradizione: i fratelli la picchiano per aver partecipato a una corsa scolastica con la gamba legata a quella di un compagno di classe. Kiren va a scuola e vorrebbe vivere come qualsiasi altra adolescente inglese, ma in famiglia non la pensano così: "Noi siamo diversi". E quando lei si ribella, la madre le punta un coltello alla gola: "Se non obbedisci, ti farò violentare dal tuo patrigno". Banaz, curda di nascita, si rifiuta di sposare l'uomo scelto dai genitori, e addirittura un giorno si fa sorprendere mentre bacia un ragazzo. Un disonore che verrà lavato nel sangue dall'intera famiglia. Sono solo alcune delle storie raccolte da Jasvinder Sanghera. Jasvinder sa bene cosa significhi la legge non scritta dell'onore. Di origini indiane, ha avuto il coraggio di rifiutare il promesso sposo impostole dai genitori. Il prezzo da pagare è stato altissimo: prima la persecuzione, poi il ripudio. Ma alla fine è riuscita a seguire il sentiero dei suoi sogni e a scegliere il proprio futuro. Al contrario di sua sorella, che dopo essere diventata la moglie di un uomo violento non ha retto e si è data fuoco. Ancora oggi, anche in Occidente, una pratica barbara costringe donne poco più che bambine in una condizione di prigionia e disperazione. Ed è in nome di tutte loro che Jasvinder combatte ogni giorno la sua battaglia per la libertà.

Vi intriga qualcosa? Conoscete questi titoli? Ci sono nuovi arrivi nelle vostre librerie?
A presto per la nuova puntata della rubrica che a dicembre prevedo abbastanza "golosa" (le mie doti di indovina avranno ragione? Spero davvero di si!)...

22/11/13

Il circolo Letterario #19 - Recensione di God Breaker di Luca Tarenzi

Buongiorno a tutti! 


Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.


Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.


Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Londra
Trama: Gli dèi esistono. Camminano in mezzo a noi, vivono dentro e fuori la realtà di tutti i giorni, hanno macchine, uffici, soldi… Ma non tutti. Alcuni stanno morendo, travolti dalla perdita di tutti i loro seguaci; altri combattono una lotta spietata per tenersi il proprio posto nel mondo, usando tutti i loro poteri per conquistarsi l’agiatezza e agire in incognito. Ma un giorno uno di loro si ritrova coinvolto in una sfida grottesca: un ragazzo, giovane e apparentemente potentissimo, è sulle sue tracce, e non si fermerà finché non sarà riuscito ad annientarlo. Chi è questo giovane? Liàthan, antichissimo dio celta dalla morale ambigua e dalle ambizioni limitate non prende sul serio la minaccia. Ma dovrà ricredersi ben presto, quando Edwin – questo è il nome del ragazzo – mostrerà di essere un nemico estremamente pericoloso, in cerca di una vendetta i cui motivi Liàthan ignora del tutto. Un anno esatto durerà la sfida, e se al termine Liàthan non sarà riuscito a fermare il suo avversario morirà, inesorabilmente e senza che niente possa impedirlo. Quest, urban fantasy, distopian: Godbreaker è molto più di questo. Luca Tarenzi è un costruttore di mondi che si svelano con potenza e ironia, raccontati con il ritmo rapido e martellante dei videogame; nelle sue metropoli (Amsterdam, Londra, Milano) si celano, sotto la sottile superficie del quotidiano, architetture cosmiche sconosciute agli umani, ma senza le quali l’intero universo crollerebbe miseramente, sbriciolandosi come una duna di sabbia. Un romanzo epico, pieno di colpi di scena e di personaggi memorabili a metà tra le atmosfere cupe e sognanti di American Gods e quelle crude e drammatiche di Hunger Games… ma con molto umorismo in più.

God Breaker è una lettura prenotata d'istinto e per curiosità. Lo avevo notato online ed in libreria ma non ero certa di acquistarlo. I fondi sono pochi e preferisco ragionare bene gli acquisti prima di lanciarmi ormai! E memore della mia piacevole lettura però priva di passione di "Quando il diavolo ti accarezza" (qui la recensione ) ero un pò titubante sin dalle prime pagine.
Infatti conosciamo subito Liàthan, dio potente che vive ai giorni nostri e si da agli sballi più sfrenati
Milano
pur di combattere la noia. Sono finite le epoche piene di lotte e poche certezze ed è arrivata l'epoca dell'agiatezza e dei lussi, circondata da quintali di noia insopportabili per un umano, figurarsi per un dio. Liàthan è però sconsiderato, irragionevole, privo di prospettiva e molto volgare. Mi sta istintivamente simpatico (per poco) il ragazzo che la notte di Capodanno lo sfida tagliandosi la testa e dicendogli che avrebbe reclamato la sua tra un anno esatto, citando un vecchio poema medievale assai poco conosciuto. Questi non è altro che il figlio mezzosangue del dio che neanche sapeva di avere. Il suo odio per il padre è forte, radicato così tanto da essere vivo e pulsante e da antiche radici. Edwin conosce ogni trucco, ha studiato un piano perfetto e potente per compiere la sua vendetta contro questo dio insolente che all'inizio non crede alla minaccia di Edwin, ma che ben prestro dovrà ricredersi, ritrovandosi senza un centesimo.
Naire e Siaghal, amici di Liàthan, lo spalleggeranno nella sua avventura alla caccia al semidio. L'uno introverso e col pieno controllo delle acque e degli Abissi, l'altro invece rude e spiccio, con ben poca pazienza nascosta nelle maniche.
L'unica "sana" è Molly, prostituta di Amsterdam cui ogni tanto Edwin va a fare visita e che si trova coinvolta nella vita immortale e pericolosa del semidio in più sensi. Molly, dal suo profilo mortale, è l'unica ad avere una qualche prospettiva delle cose, aiutata sia dalla sua infanzia aspra sia dalla sua vita dura e con poche soddisfazioni.
Una cosa è certa: i personaggi del libro non sono stati lasciati al caso o trascurati ma sono proprio ben descritti, persone vere in tutto e  per tutto. Anche gli dèi. Sarà poi divertente trovare in mezzo al romanzo Lena e Arioch di "Quando il diavolo ti accarezza". Quei pochi secondi che li ho visti li ho amati più che in un intero libro!
La storia procede veloce, piena di colpi di scena ed episodi divertenti. La noia non esiste proprio.
Amsterdam
E' un racconto sugli dèi inusuale, originale, caratteristica rara in un romanzo dove l'eco di forti richiami ad altre opere è spesso soverchiante. Anzi, attraverso i racconti di Liàthan ed in parte di Edwin attraversiamo le ere, la storia. E' anche un viaggio nel tempo questo libro. Un approccio diverso al soprannaturale dove dèi non solo si nasce ma si diventa, dove i poteri si possono acquisite attraverso Patti con gli elementi, un dialogo con forze e miti nominati nella storia e nell'esoterico ma qui resi reali, concreti, ancora più misteriosi. E soprattutto non c'è il classico triangolo amoroso iper strappalacrime. Amo il romanticismo ma non quando fa venire il latte alle ginocchia!
God Breaker è, secondo me, ilo romanzo "col botto" di Luca Tarenzi, per quel che di suo ho letto finora. Vivamente consigliato, ma magari a chi ha almeno 14 anni. Alcuni contenuti sono infatti un pò forti.

20/11/13

W...w...w...Wednesdays #53

Buongiorno cari lettori?

Come procede? Qui al nord il freddo inizia a farsi sentire intervallato da caldi pomeriggi pieni di sole.
Avete iniziato il giro dei regali di Natale? Io qualcuno in modo da averne veramente pochi da comprare all'ultimo (non che io ne faccia a quintali comunque).
A letture si procede con calma ma si va avanti...che scocciatura non avere quintali di tempo a disposizione!

Al solito le regole  per commentare sono queste: dovete dire cosa avete letto, cosa state leggendo e cosa leggerete...Ecco le mie risposte!

Ho letto...


ecco il link della recensione

Sto leggendo...



Leggerò...
E


E voi? A presto!!!! <3

17/11/13

Recensione de Il Sentiero dei sogni luminosi di Jasvinder Sanghera

Trama: Mi fermai con la moneta sulla fessura del telefono. La mano mi tremava. Fuori della cabina, Jassey, il mio ragazzo, mi incoraggiava ad andare avanti. Lo feci, composi il numero e aspettai. "Mamma" sussurrai quando sentii la sua voce. Da quando ero scappata di casa non le avevo più parlato. Ma le sue parole non furono quelle che avrei voluto sentire. "Ci hai disonorato. Per noi è come se fossi morta" disse. Scivolai lungo la parete della cabina e rimasi accovacciata sul pavimento. Non mi ero mai sentita così sola. Era davvero un crimine così grave voler vivere? Non ero che una ragazzina e il mio delitto era aver rifiutato di sposare l'uomo che mio padre aveva scelto per me, e amare un ragazzo di una casta inferiore alla mia. Nonostante io sia cresciuta in Inghilterra, non potevo sfuggire alle mie origini indiane e musulmane. La mia era una famiglia tradizionalista: una donna deve accettare la propria condizione. Altrimenti è una donnaccia. Ma io non potevo farlo, io volevo essere libera, libera di amare, e di andare al college. Non volevo fare la fine di mia sorella Robina. Lei le tradizioni le ha rispettate tutte, fino all'ultimo, quando non ha retto più. È vero che la libertà ha un prezzo, e io l'ho pagato fino in fondo. Da quella cabina sono uscita per seguire la scia dei miei sogni.

 Il sentiero dei sogni luminosi, Shame in lingua originale, è un libro con una scrittura fluida ma dai temi molto forti. E consiglio vivamente di leggerlo quando il proprio stato emotivo è per lo meno stabile.
SI tratta infatti dell'autbiografia di Jasvinder da quando, a 15 anni, scappa di casa per fuggire da un matrimonio combinato dai suoi genitori come a tutte le sue sorelle. Il suo per la gurdwara, comunità indiana in Inghilterra, è un doppio tradimento: fuggita dal matrimonio e per di più con un ragazzo di una casta inferiore che si chiama Jassey. La sua famiglia la ripudia e rifiuta ogni contatto con lei. Sua madre perfino le rivela che per loro è come se fosse morta ora che li ha coperti di vergogna.
Per la sua comunità conta molto il senso del dovere, dell'onore, del rispetto della tradizione soprattutto se si è femmine (ai maschi invece tutto è concesso), del tenere i panni sporchi in famiglia, preoccuparsi del pensiero altrui e non far mai conoscere la verità su di sè agli altri.
Questo modo di crescere e pensare davvero pesante e retrogrado è una mannaia sulla testa di Jasvinder che si sente per anni colpevole e non vittima per essersi salvata, al contrario di tante donne asiatiche, da una vita di dolore e facilemente di violenze domestiche terrificanti. Ma non si stancherà mai di cercare di tornare in contatto coi familiari.
Per anni vive in alternanza tra depressione e rinascita, affiancata da un bravo ragazzo come Jassey.
La vita di Jasvinder non sarà mai semplice e compierà scelte sempre più difficili come aprire Karma Nirvana, un centro sociale per donne asiatiche, in particolare, che vivono situazioni di maltrattamento e violenze e matrimoni forzati, avvalendosi delle sue conoscenze culturali e di esperti per far sentire a loro agio ed aiutate donne che spesso non conoscono neanche la lingua del paese dove vivono e che, non essendo capite ne legalmente ne culturalmente, tornano quasi sempre dai propri carnefici.
Jasvinder non è perfetta e nella vita personale adulta compie scelte a volte molto discutibili ma ha avuto il coraggio che a tante donne nella sua situazione è mancato, lottando con tutti i sensi di colpa e le difficoltà venute a seguire. E' un essere umano con un grande potenziale combattivo che è poi riuscita a diffondere in un progetto grandissimo ed ancora oggi attivo, sempre in cerca di aiuto e volontari. Ed alla fine capisce che i genitori hanno sbagliato ma anche che credevano di
fare il meglio per le figlie.
Purtroppo a volte la cultura è un grande limite. Per noi occidentali questi argomenti appartengono al passato e non ci sogneremmo mai di ripudiare una figlia per aver rifiutato un matrimonio combinato perchè non glielo proprorremmo mai. Ed allo stesso tempo andremmo a fare la festa al marito se sapessimo che la picchia invece che voltare la testa e dirle che deve rispettare l'uomo, che è fatto così, che deve essere obbediente e non farci vergognare nella comunità. Amo molto le culture estere, tranne quando queste calpestano la dignità umana fino a ridurla in frantumi. Quella per me è brutalità.
Per carità neanche noi siamo bravissimi in Italia. Quanto poco si sente di fatti orribili accaduti tra le mura dometische nazionali da connazionali? Sarà una percentuale molto più bassa, ma anche qui in parte ci sono delitti d'onore, violenze psicofisiche, gente che ha parecchi problemi che riversa violentemente sugli altri, concezioni impossibili come proibire di uscire ai figli pena forti punizioni. A livello statistico a violenze familiari, femminicidio e simili non siamo affatto santi. E come noi anche nel resto del mondo civilizzato. E' troppo comodo pensare che questi fatti riguardano solo gli stranieri "incivili" ovvero Arabia ed Asia. Sono solo i fatti più conosciuti, più diffusi per notizie e quantità ed è più facile additare "lo sporco straniero".
Jasvinder ha anche scritto altri due libri : Daughters of Shame e Shame Travel. Il primo è uscito anche in Italia, e lo leggerò prossimamente, col titolo di Figlie dell'Onore, una raccolta di esperienze di altre donne.

14/11/13

Il circolo Letterario #18 - Recensione di Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia

Buongiorno a tutti! 


Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.


Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.


Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e spaventosa: l'inizio del liceo. I corridoi della nuova scuola sono pieni di fascino ma anche di minacce, nel primo intervallo dell'anno scolastico si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro. Chiusa nella sua stanza, con il tepore del sole estivo ancora sulla pelle, Margherita si sente come ogni adolescente: un'equilibrista su un filo sospeso nel vuoto. Solo l'amore dei genitori, della straordinaria nonna Teresa, del fratellino le consentono di lanciarsi, di camminare su quel filo, di mostrarsi al mondo e provare a diventare grande con le sue forze. Ma un giorno Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. È suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita si spalanca il vuoto sotto i piedi. Ancora non sa che sarà proprio attraversando questo doloroso smarrimento che a poco a poco si trasformerà in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica in seguito all'attacco di un predatore marino. Perché questo è il segreto del dolore: sa dove si nasconde la vita e se ne nutre per farle crescere le ali. Questa volta però la saggezza sorridente di nonna Teresa non basterà a Margherita, e sarà dal suo nuovo mondo, quello scolastico, che giungeranno nuove voci in grado di aiutarla: quella di Marta, la compagna di banco capace di contagiarla con il suo entusiasmo, quella profonda di Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola, e anche quella di un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri. Proprio in un libro, l'Odissea, Margherita legge la storia di Telemaco e trova le energie per partire in un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino.

 Cose che nessuno sa è il secondo romanzo di Alessandro D'Avenia e devo dire che regge il passo col primo nel modo più assoluto!
Margherita, come dice la trama, è una quattordicenne che di colpo rimane senza il padre che è fuggito e che grazie ai suoi affetti ed all'Odissea trova la forza dentro di sè per reagire e cercare il padre. Le assonanze con la sua storia sono infatti notevoli poichè Telemaco parte alla ricerca dello scomparso padre Ulisse. La sua storia si intreccia con quella di Giulio, misterioso ragazzo del suo liceo con molte problematiche familiari, e con quella del "professore", l'insegnante di italiano e latino di Margherità, convinto di essere e sapere solo per il suo amore per i libri.
Ognuno affronterà un lungo percorso che mostrerà loro che non si finisce mai di sapere e di imparare.
Se escludiamo Margherita e sua nonna, forte e presente personaggio siculo nonchè gran punto di riferimento per la sua famiglia, personaggi importanti come la madre di Margherita, Giulio e il professore non mi sono stati troppo simpatici. Eleonora, la madre della protagonista, si riempie di orgoglio e lacrime quando è stata anche lei artefice della fuga del marito (si fallisce quasi sempre in due) e non proferisce neanche una balla credibile al figlio Andrea di cinque anni che non capisce la situazione e riversa tutto nel disegno.
Giulio capisco perchè si comporti come si comporta. Orfano, capitato presso famiglia adottiva pessima, sballottato da una casa famiglia all'altra bene non ti senti bene e non sei neanche uno stinco di santo. Però, diamine, un pò di cervello in più, invece che sentirsi sopra tutto e tutti! Che poi è un modo come un altro per difendersi dal dolore...
Il professore invece è quel tipo di uomo che crede di sapere tutto e che i libri siano il suo tesoro più grande ma quando la vita gli chiede il conto o di fronteggiare situazioni complesse ecco che fugge e sta male, si rintana e rimane un ragazzino, incapace di utilizzare dal vivo quel che di sconvolgente la letteratura offre. E', insomma, un lettore che si fa tanto bello a parole ma che non vive i suoi libri e che sogna tanto ma lotta poco.Ok, si impegna per far si che i suo alunnio scoprano la letteratura, i grandi, i pensieri. MA nel privato chi è? Uno che teme la sua ombra. Se non sai affrontare la vita leggere è inutile!
Margherita invece è davvero "una perla", come significa il suo nome. Nata dal dolore di una conchiglia attaccata da un predatore. Soffre molto ma alla fine esce anche tanta bellezza.
Questo libro smuove il cuore, è capace di tirare in ballo l'adolescenza, il timore di crescere, i
problemi, la forza per farvi fronte, le risate, l'amicizia spassionata di due adolescenti, la speranza infranta e ricostruita, quanto male fa crescere e superare i propri limiti...E non solo.
Come con "Bianca come il latte Rossa come il sangue" questo libro attraversa il lettore come solo un vecchio amico può fare.
D'Avenia si dimostra un grande osservatore e conoscitore dell'animo umano benchè nei suoi ringraziamenti ammetta che un suo libro non nascerebbe per poter dimostrare delle sue opinioni riguardo alcuni temi. Un suo libro nasce solo per permettere ai ragazzi, ma immagino anche ai lettori più adulti, di sognare, innamorarsi della vita e del futuro. E in questo riesce pienamente e dimostra di saper leggere o per lo meno descrivere una persona dentro e fuori. Un talento poco comune e che secondo me caratterizza lo scrittore anche dal vivo.
Si vocifera che questo libro diventerà un film e lo spero proprio!

13/11/13

W...w...w...Wednesdays #52

Carissimi,

dopo una settimana di assenza torna wednesdays con le mie letture aggiornate! Questa volta spero di essere più presente ;-) Il giro di malattie lo immagino debellato anche se qualche acciacio inizia a tornare..E domani un altro dente del giudizio mi saluterà!
Le regole per commentare restano quella di dire cosa avete letto, cosa state leggendo e cosa leggerete.

Ecco le mie...

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Leggerò....



Per ora è tutto! E voi?

10/11/13

Recensione I piaceri della Notte di Sylvia Day

Trama: In un mondo parallelo al nostro, i Guardiani dei Sogni combattono contro gli Incubi per salvaguardare gli umani. La bella Lyssa Bates non sa di essere una pedina importante in questo gioco. Quello che sa è che nei suoi sogni le appare un uomo passionale e virile, che le dona piaceri indicibili. Quando il protagonista di quei torridi amplessi si presenta alla sua porta, Lyssa è sempre più turbata. Lui è l'aitante Aidan che combatte le sue battaglie e anche l'istinto che lo porta a proteggerla, ad amarla... Ma il mistero s'infittisce: qual è il vero motivo per cui Lyssa è in pericolo? In una lotta senza esclusione di colpi in cui il confine tra nemici e alleati è sempre più labile, il vero rischio è non riuscire a salvare una passione per cui vale la pena tentare il tutto per tutto.

L'unico termine con cui si può definire questo libro è banale e ripetitivo.
Si capisce che il protagonista, Aidan Cross, sia un guardiano dei sogni, uno dei più temibili poichè è un guerriero che tiene lontani gli Incubi dai sognatori e che è da sempre in cerca della Chiave, un pericolo per il mondo dei guardiani e dei sognatori, per distruggerla. A questo scopo gli Anziani lo mettono di guardia a Lyssa Bates, veterinaria sospettata di essere la Chiave data la sua capacità di tenere fuori i guardiani dai suoi sogni. Solo Cross riesce ad entrare ma sarà la sua fine perchè per la prima volta nella vita è per lui, ma anche per lei, amore e passione e ciò lo metterà di fronte a difficili decisioni ed a mettere in discussione tutto ciò in cui ha sempre creduto.
Il problema del libro è che la trama è appena sviluppata, spiegazioni poche e rade e solo sesso ogni 20 pagine o meno. E' un erotico e ci sta ma l'ho trovato eccessivo.
Tanto altro da dire non ho. Solo che una storia che poteva avere delle chances è stata incredibilmente rovinata, poco lavorata e e semplificata all'eccesso. Ho seri dubbi di leggere, in futuro, la sua famosa Crossfire Trilogy che si vocifera essere migliore delle chiacchierate Cinquanta Sfumature.
Di certo, non sarà il mio primo consiglio a chi mi chiederà suggerimenti per future letture!

Tag: My bookish Identity

Cari lettori,

forse ci ho preso gusto a pubblicare qualche tag ogni tanto...E il tag di oggi viene da Dreaming Fantasy ed è preso da un video di cui è impossibile trovare l'originale...D'altronde nel web è così..Uno inizia ed altri mille personalizzano e scopiazzano...

  • In quale mondo distopico/fantastico ti piacerebbe vivere?
 Uno solo? Non posso fare la spola tra uno ed un altro? Beh, se tocca scegliere...Nel mondo di Black Friars. Credo sia il mio habitat naturale..Vivere come una scholara e frequentare una delle prestighiose Societas, circondata da splendidi ragazzi, creature conturbanti, misteri irrisolti, un'ambientazione da tipica cittadella medievale con forti tocchi di gotico, leggende molto reali ed inquietanti...Ed i rinomati battibecchi di Axel ed Eloise, le avventure di Gilbert, l'ossessione per i funerali di Bryce...Se potessi andrei a viverci anche subito!
  •  Chi sarebbe il tuo partner?
Eh..Bella scelta qui! In base alle ultime letture vorrei proprio un Matthew De Clermont, nato dalla penna di Deborah Harkness. Maschile, protettivo e dotato di una mente infinita..Mi farei strapazzare come non può fare con la sua Diana, impegnata a tenergli testa più che altro!
  • Basandoti sulla saga di Percy Jackson, quale sarebbe il tuo genitore divino?
 Non credo di poter rispondere! Non ho letto la saga e quindi non posso argomentare a dovere!
  • Basandoti su Shadowhunters, saresti un Nascosto o un Nephilim?
 Spero vivamente un Nephilim. L'idea di farmi abbrustolire dal sole o di diventare una lupacchiotta mi attira poco. Meglio prendere a calci nel sedere qualche demone e usare uno stilo. Magari con un bel Jace al fianco!

  • Basandoti sulla saga di Harry Potter, in quale casa saresti?
 Immagino Tassorosso. Anni ed anni fa feci un test ed era la casa fatta per me, persone diligenti ed amanti del sapere e riflessive. Grifondoro è per i cuori di leone e non lo sono. Serpreverde, grazie, no. Corvonero non saprei...


  • Basandoti sulla saga di Divergent, in quale fazione saresti?
Sicuramente non negli Intrepidi. Vorrei essere coraggiosa come un Intrepido dovrebbe essere ma la vedo dura. Non una Candida perchè qualche balla la racconto. Non una Pacifica perchè spesso vorrei prendere a sprangate qualcuno. Forse un' Abnegante ma non amo lo stile di vita iper monastico, tipico della fazione. Molto probabilmente un'Erudita perchè amo la cultura ed il sapere. Anche se credo che in ognuno di noi ci sia parte delle cinque fazioni.

Con questo direi che per ora è tutto! Spero che vi siate divertiti a leggere le mie risposte e di non avervi dato l'impressione di essere del tutto fuori di testa XD Aspetto le vostre risposte e sarei felice se qualcuno di voi volesse farne uno proprio!

09/11/13

Il circolo letterario #17 - Recensione di Garden di Emma Romero

Buongiorno a tutti! 
Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Il ritardo è negligenza. La negligenza è disordine. Il disordine è il seme della perdizione. Maite è tra le operaie più efficienti nella fabbrica in cui lavora. In fondo non ha scelta: se commettesse un'infrazione sarebbe punita con la morte. Maite coltiva in segreto la sua passione, il canto, e sogna di raggiungere il leggendario giardino alla fine del mondo, dove si narra vivano i ribelli in completa libertà e dove pare siano sopravvissute le lucciole. Perché il suo paese è diventato una prigione fredda e spoglia. Dopo una lunga guerra, l'Italia è stata divisa in Signorie e, per impedire il ritorno al caos, le arti e le scienze sono riservate a una casta di eletti, mentre gli esclusi sono condannati a una vita di obblighi e privazioni. L'unica fonte di svago è la Cerimonia, la grande festa celebrata per l'anniversario della Rinascita. Maite ha sempre voluto esibirsi su quel palco, ma il giorno in cui potrà finalmente ottenere il suo riscatto scoprirà che, in un paese che ha ucciso ogni speranza, anche dai sogni si può desiderare di fuggire... Un romanzo italiano dal sapore internazionale che dipinge con lucida spietatezza uno scenario più vicino di quanto possiamo immaginare.

Garden vuole essere uno dei pochi distopici italiani. Pochi, dico, perchè sicuramente non sono pubblicizzati come i colleghi d'oltreoceano ed a volte non incontrano il gusto dei lettori. Sembrerebbe così per Garden da alcune recensiono che leggo ma devo dire che mi è piaciuto.

La storia parla di Maite, giovane dal nome insolito, che vive nella Signoria di Amor. Infatti l'Europa arrivò al collasso, per accellerare il processo ci fu una guerra da cui nacquero le Signorie ed il mondo di Maite dove tutto è programmato fino al midollo e dove ogni iniziativa creativa o personale, anche la semplice negligenza, sono punte con la morte o per lo meno con l'essere "teminati" ovvero prelevati. Va da se che fine fa chi non rispetta le leggi. Basta arruvare in ritardo a lavoro o avere l'ardire di raccontare una storia ed essere quindi ripresi da telecamere o sorveglianti piazzati ovunque e la propria vita finisce. Forse proprio per questo nasce il mito di Garden, giardino alla fine del mondo dove solo i più coraggiosi o sognatori vanno, un luogo libero da regole, governi e pieno di verde.
E' il rischio che teme Maite,operaia e rea di cantare ogni giorno nel frastuono dei macchinari, quello di andare in prigione e per poco non incappa nella terminazione. La sveglia sua e dell'amica Erika non suona, così devono correre al lavoro e sperare di non arrivare tardi. Erika però si sacrifica per permettere a Maite di salvarsi. Peccato che serva a ben poco perchè Maite sarà presto scoperta per la sua passione e verrà incarcerata e coinvolta in faccende più grandi di lei che le confermano quel che ha sempre pensato ovvero quanto marcia è la società in cui vive. E la propria esperienza in carcere le svelerà altri dettagli.
Un pò mi ha ricordato Matched dove si ha un esame di assegnazione per scoprire il proprio ruolo, ci sono regole severissime, le infrazioni vengono punite senza tregua. Garden mi sembra più semplice e senza pretese. E forse è questo a farmelo piacere. Maite non compie un cammino di crescita come Cassia, ma sa già cosa vuole e cosa fare. La storia si limita semplicemente alla mera sopravvivenza condita da considerazioni sul regime (sa un pò di fascista) che ci sembrano lontane e che potrebbero non esserlo e un pò d'azione. Oltre che quelle scene di sfida che adoro in questi libri! Forse il romanzo "è poca roba", breve e dallo svolgimento troppo rapido ma a me  è piaciuto. A me Maite ha colpito. Semplice, diretta, non si fa passare per quel che non è ma è chi vuole essere , sa cosa vuole e cerca di fare il suo meglio in un mondo dove il proprio meglio non è contemplato. Se fosse stato il mio primo distopico lo avrei adorato ma merita comunque una buona valutazione.

08/11/13

Il circolo Lettarario #16 - Recensione de Il diavolo ti accarezza di Luca Tarenzi

Buongiorno a tutti! 
Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: In una Milano buia e sferzata dalla pioggia, Lena sta inseguendo la sua amica Sofia, misteriosamente caduta in uno stato di trance. Davanti alla mole imponente della stazione Centrale, tra i marmi fievolmente illuminati dalla luce dei lampioni, la giovane assiste a un incredibile duello: un’immensa creatura di fuoco sta per annientare un ragazzo nudo e coperto di sangue. D’istinto Lena interviene e permette al giovane di approfittare di un momento di distrazione dell’avversario per rovesciare le sorti della battaglia e decapitarlo con la sua stessa spada. Solo che l’assalitore era un angelo e il giovane, Arioch, un demone appena evocato per uccidere Sofia. Lena è determinata, coraggiosa, testarda e per salvare la sua migliore amica è disposta a tutto, anche a mettersi contro un demone. Arioch è antico come il mondo, violento, sanguinario e ha una missione cui è vincolato. E, purtroppo per Lena, ha anche due occhi penetranti e stregati…


Sono finalmente tornata dopo qualche altro giorno di rintronamento da guarigione! Non sono ancora al 100% ma sto decisamente molto meglio...
Volevo parlarvi di "Quando il diavolo ti accarezza", preso in prestito dalla biblioteca solo perchè nel motore di ricerca del sito bibliotecario a nome Tarenzi mi dava entrambi i romanzi. Per curiosità ho cercato informazioni su questo libro (avevo precedentemente prenotato God Breaker) e la trama mi ha conquistato.

La storia parla di un demone evocato da una banda di ragazzini falciata in un solo colpo alla sua nascita e della ragazza, Lena, che inconsapevolmente lo salva da un angelo venuto per ucciderlo. Infatti, compito del demone è uccidere l'amica di Lena, Sophia e l'angelo doveva fermarlo.
Lena cosa fa, chiaramente, dopo aver salvato questo ragazzo sanguinante da un ammasso di luce? Ma lo porta a casa sua e lo ammanetta al suo letto! Dopo aver accompaganto l'amica, preda di una delle solite crisi sonnambule. Al risveglio l'approccio non è dei migliori, come si può supporre. Sia per il demone che si trova incatenato al letto ed indebolito sia per Lena che deve credere a quel poco che il demone dice di se e non mandare all'aria la sua vita da lavoratrice poco pagata e da studentessa unviversitaria oberata di libri.
La storia però evolve. Il demone, Arioch, non è al massimo della sua potenza, nonostante ciò cerca di concludere la missione per cui è stato evocato e si scopre invischiato in un gioco intricato e pericoloso. Per se però non si preoccupa. La sua vita è fatta di morte e rinascita attraverso nuovi ordini, ma inizia a preoccuparsi per Lena. E perchè? Un demone come lui non dovrebbe provare sentimenti. Scoprire la motivazione del "perchè" a me ha fatto morir dal ridere ma lascio a chi leggerà le sue impressioni.
Abbastanza velocemente arriviamo a fine volume dopo aver scomodato l'angelo caduto Azazel, qualche cherubino e serafino, quasi quasi il Trono, fatto danni a destra e manca...E sembrerebbe autoconclusivo.
Il finale non mi ha pienamente soddisfatta...Troppo aperto per i miei gusti! Sì, c'è una fine ma non definitiva o per lo meno chiara.

Lo stile narrativo però è fluido e ricco. Per non parlare del tema biblico ed angelico molto approfondito, ben curato e mai noioso. Del resto, l'autore è laureato in storia delle religioni. Non potrei pretendere qualcosa di meno e di impreciso. Non mi sono sentita molto coinvolta ma penso a livello per lo più di originalità. La ragazza che si innamora del bad boy che diventa buono che combatte i cattivi..Però è narrata benissimo ed ho anche potuto apprendere qualcosa a tema religioso! Ho comunque fatto un'ottima scelta nel voler leggere questo libro che forse entusiasmerà da morire solo i neofiti del genere o pochi altri.