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16/10/18

Segnalazione "E alla fine c'è la vita" di Davide Rossi

Buongiorno Lettori,

perdonate l'assenza, ma  è un periodo folle. Preferisco avere qualcosa da fare, al posto della totale apatia, anche se ultimamente rischiamo di passare per la schizofrenia ^^"
Da giorni dovevo preparare questo post ed oggi sono qui.

Voglio parlarvi dell'opera di Davide Rossi: "E alla fine c'è vita", vicenda narrata si sviluppa nell’ambiente universitario e parla delle incognite e delle difficoltà che fronteggia un giovane. Si tratta di quattro storie legate fra loro da un filo conduttore: il rapporto umano. 


Trama: Marco si sveglia dopo l'ennesima notte di eccessi. Marianna vomita in un bagno dell'università. Mario si ritrova bloccato in un letto di ospedale. Marika finisce a letto con un professore. Tante vite che si bruciano, annientandosi con tutto ciò che è legale ed illegale, alla ricerca disperata di un'altra boccata di ossigeno. - Quale futuro mi riserva la vita?- pensa senza mai dirlo Marco. Osserva Marika, invece della lezione, fantastica su di lei, se ne innamora. Si innamora dell'idea di vita con lei. La insegue durante una delle mille feste, salvo perderla per sempre. Marianna vive la propria vita senza limiti. Si concede ai ragazzi. Ama le griffe, l'estetica, l'apparenza le illude la vita. La realtà le serve il conto facendole scoprire che aspetta un bambino. È innamorata di Marco, ma la loro relazione è finita lasciando dei conti in sospeso fra i due. Ora aspetta un bambino, e pensa sia suo. Mario frequenta l'ateneo da pendolare. Ha un'esistenza quieta e fatta di pochi fronzoli. Ha litigato con Marco perché ha frequentato Marianna. Ora, dopo un ma-lore, la malattia e l'ospedale capisce che la vita è molto di più che tenersi a galla. Marika è una ragazza spagnola, arrivata a Pavia grazie ad uno dei tanti progetti Erasmus. Lavora e studia. Una routine che non le lascia grande spazio per una vita sociale amplia. La rottura con Jorge la spinge ad intraprendere un viaggio nei party bagnati dall'alcol e animati dalle droghe. Finirà in coma dopo un incidente stradale. Si riprenderà qualche giorno dopo, desiderosa di cancellare quella parentesi frenetica dai suoi ricordi. Un caleidoscopio su tante giovani vite, intrappolate dall'ansia di vivere la vita al massimo. Il raggiungimento dell'abisso li spingerà a riemergere, obbligandoli a prendere decisioni drastiche.

INCIPIT
Inverno 2009
Forse è la solita storia, o forse lo è solo per alcuni, si è giustificata qualche anno dopo, perché in fondo lei sapeva che la vita è strana e comunque lei era al secondo anno di università, stava facendo l’Erasmus alla facoltà di Farmacia dell’Università di Pavia, un venerdì di gennaio ed era fuori a tal punto che era fi-nita a letto con un professore, un certo Tacchi o Facchi (?): lo avevano fatto in una stanza della cascina, dove poco prima la squadra di canottaggio si era sbronzata di brutto per festeggiare. Lei, in realtà, stava dietro a un altro, Marco, un ragazzo di Farmacia un po’ tossico un po’ stronzo, ma carino e affascinante. Era un fuori corso, a cui piaceva sballarsi insieme ad altri due, Alberto e Oliviero, credo si chiamassero, o forse Alfonso, due di architettura. Marco quella sera era ben vestito, le parlava con sicurezza, la guardava stordito dall'alcol e dalla droga, il suo tono era suadente, sicuro. Mentre snocciolava una serie di aneddoti e nomi, Marika si accorse dello sguardo indagatore di Rosanna, una bella ragazza del quinto anno, che li fissava, forse gelosa, forse solo curiosa. - Vado in bagno - disse Marika defilandosi dal ragazzo. Mentre si allontanava pensava a Marco e a Jorge. Quanto desiderava vedere Jorge, aveva bisogno di una riga.

Autore: Davide Rossi
Titolo: E alla fine c' la vita
Pagine: 189
Editore: Apollo Editore

Ora due righe sull'autore...

Biografia: Davide Rossi è nato il 18/01/1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina.
Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, risulta nel film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film).
Parrallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi.
"E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi.

Vi lascio anche la lettura effettuata da Valter Zanardi dell'introduzione del romanzo:

e il link che rimanda alla pagina del libro:

A presto con nuove segnalazioni! Spero che l'opera di Rossi vi intrighi e che mi riferirete pareri se deciderete di leggerla.

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