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21/05/18

Recensione de Il profumo del mosto e dei ricordi di Alessia Coppola

Trama: Lavinia vive a Firenze con la madre e lavora come restauratrice. È una ragazza schiva: poche parole e pochi legami. Quando un giorno un telegramma annuncia la morte del nonno, con il quale la madre aveva interrotto i rapporti da anni, sarà lei a doversi recare in Puglia a valutare l'entità dell'eredità ricevuta. Al suo arrivo trova un'antica masseria da ristrutturare, terre e vigneti. Ma trova anche una grande famiglia ad accoglierla: i dipendenti del nonno. Lavinia, ragazza di città, si sente a disagio in quell'ambiente rustico, mentre quegli uomini e quelle donne la accudiscono con grande affetto, convinti che Lavinia sia venuta per risollevare le sorti della tenuta. Invece lei è pronta a vendere, anche se non ha il coraggio di dirlo. E quel viaggio ha delle sorprese in serbo per lei. Alessandro, il giovane agronomo che lavorava al fianco del nonno, le fa conoscere ogni angolo della proprietà, per svelarle i segreti nascosti dietro i silenzi di sua madre. Ripercorrere quel passato avvolto dal mistero le farà cambiare idea su tante cose... 

Alessia Coppola era una delle autrici nostrane che ancora non avevo avuto il piacere di leggere. In realtà ne ero intimorita. Rosa e storici, soprattutto se Newton mi mettono ansia. Mi sono cimentata per caso con Angela Contini e Patrisha Mar, temevo in flop proprio alla terza autrice. Invece posso dire che l'esperimento è andato a buon fine e chissà che io legga altro di tutte loro.

La storia parte in sordina e fatico ad immedesimarmi. Sì, è chiara, però ci ho messo quelle cinquanta pagine ad ambientarmi. Una volta riuscita nell'intento mi sono goduta tutte le pagine del libro.
Ho conosciuto Lavinia, giovane studentessa di arte e restauro che vive a Firenze e che vede cambiare repentinamente le sue certezze. Suo nonno è morto, ma non anni fa, bensì recentemente. E non finisce qui: lei e la madre sono le eredi della tenuta pugliese di Santa Cesarea, altro particolare che Lavinia ignorava. La ragazza però non si fa sconfortare e decide di andare a vedere di persona la proprietà per decidere cosa farne, visto che la madre non ci vuole pensare né rivelare il passato alla figlia. Quel che non si aspetta è di venire travolta da affetto ed attenzioni da persone, di fatto, a lei sconosciute e che però erano legate a sua madre Bianca. Poi c'è il giovane Alessandro, pugliese doc legatissimo a quella terra che gliene illustrerà le meraviglie. La confusione dunque sarà alle stelle perchè lei viene vista come una salvatrice quando lei non è che abbia granchè idea di rimanere e ristrutturare. 

Il mio parere è decisamente positivo.
Non posso affermare che la storia sia originalissima. Credo segua il modello di molti romanzi rosa, ma quel che mi ha colpito è la scrittura. Sì, perchè ne sono stata avvinta. Una volta imparato a conoscerla mi sono sentita confortata ed ho passato momenti di gioia, romanticismo e risate.
E' una scrittura semplice, pura, priva di fronzoli eppure anche comunicativa. La lettura è stata rigenerante e confortante.
Poi bè...c'è Alessandro, la fortuna al cubo che ogni ragazza potrebbe incontrare. In pratica un'utopia perchè trovare un uomo di campagna giovane, colto, muscoloso, saggio e quant'altro è davvero raro, almeno per quanto ho potuto vedere in giro e credo di averne trovato uno dei pochi.
Assomiglio molto a Lavinia, anche io programmo molto, ho dedicato molto impegno agli studi e sono schiva, chiusa, difficilmente mi lascio andare. Quindi l'immedesimazione è stata facile nonchè i suoi mille dubbi e timori.
Inoltre amo il meridione e sentir parlare di Salento, vigneti e mare è stato magico. Per una storia ambientata in Abruzzo sverrei, addirittura.
I personaggi di contorno sono veri e pieni di sentimenti ed  insegnamenti, soprattutto Anna, la madre adottiva di Bianca che prende sotto la sua ala anche Lavinia. Certo, nella realtà dubito che ogni persona possa essere davvero così positiva, ma sembrava di avere i personaggi davanti agli occhi tanto erano resi vividi e reali. Con la mamma ho avuto qualche problema, anche se alla fine si arriva a capirla.
In sintesi, un romanzo che regala ore di svago a chi apprezza il genere  o vuole staccare la spina. Ultimamente, sfidando i miei timori, ho scoperto letture piacevoli ed autrici/autori da tenere d'occhio.
Grazie, Alessia per questo tuo lavoro!


4 commenti:

  1. Ciao! Purtroppo non ho avuto la stessa esperienza tua con Patrisha Mar...l'ho trovata piuttosto deludente. Questo romanzo, invece, sembra molto carino. Non conosco l'autrice... proverò!

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    1. Di Patrisha ho letto Il tempo delle seconde possibilità e mi è piaciuto molto. Sto cercando di andare oltre blandi pregiudizi. La maggior parte delle volte funziona.

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  2. Grazie per aver recensito il mio romanzo. ^_^

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  3. Bella recensione, sembra proprio una lettura carina *__*

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