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06/01/18

Recensione de la ghostwriter di Babbo Natale di Alice Basso

Trama: Per la maggior parte delle persone il Natale è il periodo più bello dell’anno: strade illuminate, cene in famiglia, regali da scartare. Ma non per Vani Sarca. Per lei, che normalmente odia la prossimità delle persone, il Natale è il peggior incubo che si possa immaginare. Non vorrebbe fare altro che restarsene da sola a leggere i suoi amati libri e continuare a indossare il suo look noir, così poco in tono con le tinte natalizie. Eppure una ghostwriter come lei non può mai andare in vacanza, nemmeno a Natale: c’è sempre bisogno della sua dote speciale, della sua capacità di comprendere le persone solo da un gesto, da un’inflessione della voce, da un atteggiamento. Insomma, anche sotto le feste deve vestire i panni di qualcun altro... e non di uno qualunque, ma addirittura di Babbo Natale. 

Ho deciso di concludere le festività natalizie con una recensione più adatta al 25, ma in un certo senso siamo ancora nel periodo. 
Da troppo tempo non leggevo nulla di Alice Basso ed è come bere acqua fresca dopo ore nel deserto rovente. Peccato che il racconto sia così breve, quasi una bottiglia da 0.50 cl.
La brevità però è compensata dalla qualità e  da una chicca che molti lettori hanno desiderato : Vani Sarca agli inizi, prima ancora de Le edizioni L'Erica.
Infatti, nei libri ufficiali conosciamo una Vani scafata, già avviata al mestiere, più che cinica. Ma la Vani giovanissima, bimba proprio, non me la sarei mai aspettata come regalo di Natale.
La troviamo felicissima di poter stare a casa, malata, sola il giorno di Natale che tra l'altro odia. Ma che idea ha la sua famiglia "amatissima"? Andare a trovarla perchè da sola a Natale non può stare! Chiaramente mescolando abilmente recriminazioni a finta preoccupazione. Ovvero la catastrofe! A salvarla però ci pensa una crisi dal piano di sopra che crea un parapiglia rumoroso... C'è una festicciola natalizia tra bambini delle elementari, ma uno di loro ha rubato un gioco, non si sa chi e rischiano di scannarsi anche i genitori. Pur di liberarsi della famiglia Vani è ben felice di immergersi tra gli infanti, non sapendo ancora che dovrà fare la ghostwriter per conto di Babbo Natale.
E quante risate ragazzi! Vani è nata spettacolare, c'è poco da discutere. Nemmeno mezz'ora di lettura, ma comunica più questo racconto che storie da mille e passa pagine  a volte.
Io vi consiglio di fare questo tuffo nel passato a costo zero. Sì, zero, perchè Alice Basso ci ha fatto questo regalo di Natale.

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