Pagine

08/01/18

Recensione di Tutto Cambia di E. J. Howard - I Cazalet -Quinto volume

Trama: …E alla fine sono arrivati gli anni Cinquanta. Quest’ultimo romanzo della saga dei Cazalet si apre con una perdita significativa: la Duchessa viene a mancare. Andandosene, porta via con sé gli ultimi frammenti di un mondo che sta scomparendo: quello della servitù domestica, della classe sociale, della tradizione. È quel mondo polveroso, dalle atmosfere d’altri tempi, che ci aveva conquistati all’inizio di questa appassionante storia. Molti anni sono passati, molte vicende ci hanno fatto sorridere e commuovere, molte cose sono cambiate. Il mondo moderno si dimostra pieno di insidie, e gli uomini Cazalet si rivelano poco equipaggiati per affrontarlo e incapaci di seguire le orme del padre: la gestione dell’azienda di famiglia non è cosa facile, e ogni certezza viene meno. Nel frattempo, le donne cercano di farsi strada, ognuna a modo suo. Louise, ormai divorziata, resta invischiata in una relazione con un uomo sposato, mentre Polly e Clary faticano a conciliare il matrimonio e la maternità con le loro idee e ambizioni lavorative; Villy, da tempo abbandonata dal marito, alla fine deve imparare a vivere in maniera indipendente. Ma sarà Rachel, che ha sempre vissuto per gli altri, a dover affrontare la sfida più difficile… Nelle commoventi pagine finali, una nuova generazione Cazalet si ritrova a Home Place per Natale. Solo una cosa è certa: niente sarà mai più lo stesso.

Ed eccoci alla fine. 
Quando ho aperto il libro, la prima sorpresa  è stata: ma i capitoli sono brevi, inaudito per la Howard. E già qui dovevo iniziare a tremare. Invece mi sono goduta la lettura bella tranquilla.
Le vicende riprendono pochi anni dopo, nel dopoguerra ed è tutto vivace, eccezioni a parte (vedi Villy è l'incapacità di andare avanti).
Polly e Clary sono immerse nelle loro vicende familiari. L'una fagocitata da progetti, quattro figli ed una casa più grande di lei. L'altra annullata dalla questione economica (e la capisco molto, molto, molto bene) e che ha messo momentaneamente da parte il proprio sogno di scrittura perchè la vita familiare è bella ed appaga, ma impiega ogni energia. Quest'ultima affronterà anche un'imprevedibile crisi che mi ha sconvolto un sacco!
Il papà di Polly per fortuna si risposa e le cose per Rupert e Zoe vanno benissimo. Il loro rapporto di coppia e coi figli è meraviglioso anche nelle beghe. (Zoe con Juliet poi... La copia di Zoe da giovanissima in tutto e per tutto).
L'unico finito nel sacco è Edward. La sua unione con Diana gli causa solo guai. Lui non ha mai saputo soffrire le situazioni difficili, le ha sempre sfuggite, ma ha proprio perso forza e leadership, mentre Diana si rivela sempre più squallida ed arrivista, da che qualche diritto poteva pur vantarlo o generare qualche simpatia negli anni in cui aveva problemi. Invece ama solo mettere in cattiva luce la famiglia e far vedere che è una prima donna.
Dai guai i Cazalet saranno travolti e la loro capacità di reinventarsi ed affrontare questi nuovi anni dove essere "Cazalet" non basta sarà durissima, soprattutto per gli anziani.
Non che per i giovani sia meglio. Teddy, Simon e Louise saranno quelli più confusi benchè non rimangano mai con le mani in mano e vivranno tutti e tre situazioni ben complesse nelle quali trovare un equilibrio sarà dura.

In questo romanzo si narra proprio la fine di un'era.
Mi ha colpito molto la supercialità, o meglio, l'inadeguatezza e l'ignoranza sul tema anziani. So che parliamo di parecchi anni fa, ma alcuni personaggi anziani mi sembra chiaro soffrano di Alzheimer, mentre nel libro ci si limita a parlare di demenza. Possibile che nemmeno un medico ne sapesse nulla? Chissà che sofferenza. Ancora oggi l'assistenza non è sempre adeguata, non oso immaginare allora.
E che allora il concetto di pulizia fosse più..elastico. Non che fossero sporchi, ma non dedicavano mille energie come facciamo oggi se non nell'essenziale. Giusto o sbagliato che fosse, forse era più equilibrato. Ad esempio sono rimasta sconvolta da Rachel che bolle acqua vecchia di mesi in casa della sua amica. Stavo per svenire! Non vecchia di un giorno, ma mesi!!!
Oppure noi ci lamentiamo molto delle usure. Le suppellettili di Home Place sono ormai alla frutta eppure Rachel non è una sprecona, le fa andare bene. C'è chi, come Diana, vuole vivere perfettamente, ma molti invece sanno adattarsi, cosa rara al giorno d'oggi. Ieri si stava anche peggio, ma si avevano più cervello e spirito di sacrificio.
Quel che lascia col disappunto è che non c'è la parola fine. D'accordo, non avremmo potuto leggere le vicende della famiglia fino al 2000 e acchiappalo, ma almeno fare un punto della situazione vero e proprio! Certo, l'autrice è morta, ma cavolo... Prevedere il futuro per i suoi poveri lettori poteva essere una buona idea XD
In ogni caso un finale col magone perchè non possiamo essere lasciati così! Ok, abbiamo l'immaginazione, ma anche paura per le sorti dei personaggi...E' tutto avvolto nella foschia! Mancano pezziiiiii!
In ogni caso una lettura che va fatta e che ci mostra uno spaccato, penso abbastanza veritiero, dell'Inghilterra del tempo. Le mie impressioni circa  la scrittura eccellente restano le medesime, ma la Howard qui ha dato il suo meglio con l'intreccio. La storia alterna una narrazione lenta a mazzate ed emozioni in maniera più spiccata degli altri volumi.

Nessun commento:

Posta un commento