Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.
Trama: Lei fa la giornalista finanziaria. Ha due hobbit di sesso maschile. Il più grande ha quattro anni, ama le donne, il cioccolato e Il Signore degli Anelli. Da grande farà il cavaliere Jedi. Il più piccolo ama le papere e le scarpe. Ha gli occhi tondi, come il protagonista di un fumetto giapponese. Nei suoi quasi due anni di vita ha detto «sì» una volta sola e se n’è subito pentito. Lei ha un marito part-time, barese e comunista, che passa buona parte del suo tempo a Londra dove lavora e dove probabilmente ha una vita parallela con un’altra moglie e altri figli, inglesi. Insieme a loro c’è spesso Valentina Diolabenedica, la baby sitter degli hobbit, la persona più importante dell’elasti-vita. Abitano a Felicity Place. Intorno a loro c’è Milano, ma i residenti di questo bizzarro posto tra le magnolie sono convinti di vivere in un ridente sobborgo americano e crescono i figli a Coca-Cola con ghiaccio, tacchino ripieno e pop corn cotti nel microonde. Lei ha i piedi per terra, i capelli a carciofo e un cronico senso di colpa. Ha giornate complicate e notti impegnative. Non si veste da strafiga perché sta scomoda, non si trucca perché non ne ha il tempo, non si mette la crema idratante perché se ne dimentica. Se per sbaglio chiude gli occhi, crolla addormentata. Lei è un’elasti-mamma, nel bene e nel male.
Ogni tanto amo leggere i volumi di mamme scritti da mamme...Dare una piccola occhiata nelle vite altrui, soprattutto se sono di stampo umoristico. E' il caso di Nonsolomamma. Il mio preferito rimane Quello che le mamme non dicono di Chiara Cecilia Santa Maria (clicca su per la recensione) con cui morivo dalle risate...Ma anche questo sa il fatto suo. Molti hanno criticato una marcata presenza di aria di sinistra e radical chic...Ma a me questi dettagli non interessavano. Io volevo la storia della donna e madre e comunque amo i controsensi. Elasti è mamma di due hobbit scatenati e moglie di un tristo economista chiamato MisterWonder che passa 3/4 del suo tempo a Londra per lavoro (quindi Elasti fa tanto mamma single). La narrazione del loro menage familiare è comune a molte famiglie ma vederlo dall'esterno può risultare esilerante...Correre a lavoro, al nido, imprecare perchè il figlio sta male all'improvviso in giornate campali che possono sindacare la nostra vita, le difficoltà per cose semplici come cene e viaggi che sono fattibili ma con grande organizzazione e spirito di adattamento con piccoleti al seguito...Insomma la norma per ognuna di noi mamme. E questo è relativo ai doveri...Per quanto Elasti non dia segni di vivere col minimo sindacale, anche lei ha problemi a trovare tempo per palestra, amiche e serate con il suo MisterWonder. E come ci fa notare lei ad inizio libro...Basta un viaggio da sola su un aereo per meno di poche ore per sentirsi euforiche e conseguente vasca da bagno calda pronta ad accoglierci. Con questo libro io mi sono immedesimata. Giornate perse a correre ovunque e tanti desideri. Adesso, non che la famiglia sia una sciagura..
Anzi da che ne ho una mia la vita è diversa in tutti i sensi ed in meglio..Finalmente piena e con uno scopo, non più giornate fini a se stesse tipo lavoro-casa..Si è aggiunta la voce imprevisto, caos e colore! Ma la società di oggi, in Italia in particolare, fa di tutto per mettere bastoni tra le ruote alle famiglie...Che una madre sia lavoratrice o meno. E quindi viene naturale avere frequenti crisi isteriche come Elasti che ci rende partecipi delle sue paturnie, momenti no, scoramenti e similari...Insomma...Se dopo che pensi di poter andare al matrimonio di amica x che aspetti da mesi e poi devi annullare perchè tutti si ammalano daresti volentieri fuoco a casa! L'ironia l'ho trovata a fine capitoli ed alcuni erano proprio esileranti..Anche se Elasti avrà scritto così per non piangere o impiccarsi!
Anzi da che ne ho una mia la vita è diversa in tutti i sensi ed in meglio..Finalmente piena e con uno scopo, non più giornate fini a se stesse tipo lavoro-casa..Si è aggiunta la voce imprevisto, caos e colore! Ma la società di oggi, in Italia in particolare, fa di tutto per mettere bastoni tra le ruote alle famiglie...Che una madre sia lavoratrice o meno. E quindi viene naturale avere frequenti crisi isteriche come Elasti che ci rende partecipi delle sue paturnie, momenti no, scoramenti e similari...Insomma...Se dopo che pensi di poter andare al matrimonio di amica x che aspetti da mesi e poi devi annullare perchè tutti si ammalano daresti volentieri fuoco a casa! L'ironia l'ho trovata a fine capitoli ed alcuni erano proprio esileranti..Anche se Elasti avrà scritto così per non piangere o impiccarsi!
Nonsolomamma è la storia perfetta per chi cerca di voler vedere la vita familiare da un altro punto di vista oltre al proprio...E se si è già madri per dirsi "tranquilla, succede a tutte!"