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16/01/14

Recensione di La profezia dei Romanov di Steve Berry

Trama: Ekaterinburg, 16 luglio 1918. Sono trascorsi alcuni mesi da quando i bolscevichi hanno preso il potere. È notte e l'Armata Bianca sta avanzando verso la città in cui Nicola II e la sua famiglia sono tenuti prigionieri dai rivoluzionari. Lo zar confida ancora nella salvezza. Invece i Romanov vengono freddamente giustiziati. Mosca, oggi. Il popolo russo ha deciso: dopo la caduta del comunismo e una serie di governi deboli, la monarchia sarà ristabilita e una commissione sceglierà il nuovo zar tra i lontani discendenti di Nicola II. E Miles Lord, un avvocato di Atlanta profondo conoscitore della cultura russa, è stato mandato a Mosca proprio per sostenere la rivendicazione al trono di uno di essi. Tuttavia Miles non può immaginare che le sue ricerche d'archivio potrebbero cambiare il destino della Russia... Prima viene avvicinato da un anziano professore, che gli rivela l'importanza dei documenti da lui ritrovati, e in particolare della profezia con cui Rasputin annuncia la scomparsa e la successiva rinascita della dinastia Romanov. Poi scopre di essere diventato il bersaglio di un gruppo di criminali, determinato a manipolare la scelta del nuovo sovrano. L'unica possibilità di salvezza per Miles è trovare il vero successore dello zar. Ma, per riuscirci, dovrà seguire messaggi enigmatici e indici criptici, e ricostruire la tragica fine della famiglia imperiale russa, perché, forse, quella terribile notte di luglio, non tutte le tracce del sangue Romanov si sono disperse per sempre...


Ho sempre avuto una particolare passione per questo periodo storico della Russia, nonostante io detesti la storia dell'800-900. Ma credo sia tutta colpa di Anastasia, il film animato, che da piccola e da adolescente ho visto davvero centinaia di volte (l'unico!) e solo dalle superiori in poi ho notato le falle storiche che devono essere abolite per farne una fiaba a lieto fine. E finalmente ho trovato il "coraggio" di riesumare questo libro, comprato nel 2010, da una serie di scatole del trasloco che feci nell'ottobre di quell'anno e che hanno una storia travagliata. Quando con un libro passa troppo tempo divento diffidente e titubante..Per quanto i gusti siano quelli possono sempre modificarsi.

La storia si apre con un prologo che si affaccia sulla strage della famiglia Romanov e poi veniamo direttamente catapultati ai giorni nostri, epoca in cui la Russia, visto il fallimento comunista, approva la sua volontà di tornare allo zarismo, una realtà non certo migliore ma motivo di orgoglio.
Il problema sta nel trovare un candidato che rispetti tassativamente tutti i criteri di elezione a zar di un membro di famiglia reale e purtroppo vi sono pochi Romanov in circolazione.
Miles Lord è un avvocato della commissione dell'elezione dello zar che deve verificare che non vi siano prove contro Stefan Baklanov, il favorito dell'intera faccenda.
Peccato che si trovi coinvolto in un complotto che rischia di farlo morire sin dalle prime pagine. Quel che non gli appare chiaro è il perchè ovvero l'aver inavvertitamente trovato informazioni che potrebbero davvero invalidare la candidatura del favorito, a sua volta al centro di un complotto politico di grandi dimensioni che vede al suo interno potenti e vaste personalità russe...ed americane. Peccato che Lord ignori per molto tempo ogni cosa e che continui a fidarsi della gente sbagliata. Scoprirà poi di essere al fulcro di una profezia assieme ad un personaggio che conosciamo presto e la sua personalità razionale verrà veramente scossa sin nel profondo. La profezia ci fa intendere che..potrebbero esserci veri reali ancora in vita!

Del romanzo mi aveva convinto poco l'inizio. Thriller o meno non posso iniziare la lettura e trovarmi in una sparatoria con tanto di inseguimento! Per lo meno ci si riprende subito e i fatti vengono portati avanti man mano con varie parti tutte da decifrare, per non rovinare il gusto della suspence e senza rinunciare all'azione.
La vicenda viene condotta con abilità fino alla sua naturale conclusione, assolutamente non forzata. I personaggi però, salvo i protagonisti, li ho trovato veramente poco delineati. A momenti anche i protagonisti stessi mi sono sembrati stilizzati al massimo. Chissà magari è la caratteristica dei thriller..Buttare su storia, indizi ed azione e meno sulle persone.
E' una visione particolarissima di una storia alternativa a quella ufficiale e  molto affascinante. Senza contare che non si sono mai trovati i resti di due cadaveri della famiglia reale. Insomma, il dubbio che tutto ciò possa essere reale lo si deve concedere a Steve Berry!
Un romanzo promosso benchè ci sia qualche perplessità. Indicato agli amanti di complotti, storia russa e thriller in genere.

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