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19/08/21

N.E.O. La caduta del sole di Ferro di Michel Bussi


 Trama: Una catastrofe ambientale ha spopolato il mondo. A Parigi gli unici sopravvissuti sono due gruppi di dodicenni, i ragazzi del tepee e i ragazzi del castello. Cresciuti senza genitori e senza l'assistenza di nessun adulto, i ragazzi del tepee sono una tribù abbastanza selvaggia che vive nella torre Eiffel tappezzata di pelli (il tepee, appunto) e si nutre andando a pesca sulla Senna o a caccia al Bois de Boulogne nel frattempo diventato una foresta. Anche i ragazzi del castello (il Louvre) sono cresciuti senza adulti, ma fin dalla loro nascita si sono ritrovati inseriti in un sistema di apprendimento che ha consentito loro di sviluppare un'organizzazione di vita diametralmente opposta a quella del tepee: sono vegetariani, coltivano loro stessi gli ortaggi che mangiano, sono istruiti.

I due gruppi, pur sapendo dell'esistenza l'uno dell'altro, non sono mai venuti in contatto.
A cambiare quello stato di tregua prolungata basato sulla reciproca diffidenza interviene uno strano avvelenamento dell'ambiente che comincia a sterminare uccelli e piccoli mammiferi. I ragazzi del tepee sono convinti che a diffondere il veleno siano quelli del castello.
La guerra sembra inevitabile.

Sono appassionata di distopia e sto cercando di seguire autori francesi, meglio se scrivono fantasy. La distopia è un sottogenere del fantastico e sono stata curiosa della prima prova di Bussi nell0 scrivere per ragazzi.

Siamo in un futuro recente (attuale? contemporaneo? Futuro prossimo?) e dodici anni prima una nube tossica ha sterminato l'umanità, risparmiando i nuovi nati.
Così a Parigi, vivono due tribù, quella del teppee e quella del Castello, costituite da dodicenni.
I capi del tepee, Mordelia e Akan, mandano Zyzo in missione a fare la spia al Castello. Non resteranno piccoli per sempre e devono scoprirne di più degli avversari.
Quel che il ragazzo non si aspetta è di rimanere prigioniero degli altri dopo aver salvato una coetanea sconosciuta da morte quasi certa.
Sarà l'occasione di conoscere un mondo nuovo e ricco di un sapere ed un'organizzazione che il suo gruppo  non conosce e che sarebbe bello condividere.
Peccato però che i "selvaggi" siano piuttosto pronti ad impugnare eventualmente le armi. La situazione non migliora perché scoppia una pandemia letale per gli animali, un rischio per le risorse dei ragazzi del tepee che incolpano i castellani.
Non tutti sono di vedute aperte come Zyzo e l'amico Agnel o Alixe, la castellana salvata dal giovane selvaggio.

Questa prima prova di Bussi mi è proprio piaciuta.
Ritrovo conferma dall'autore di saper costruire una trama sorprendente partendo da fatti comuni, narrati senza niente di straordinario. Certo, qui è decostruito, dev'essere un romanzo semplice visto il target.
E' comunque incredibile.
I dodicenni sono in bilico tra infanzia ed adolescenza..
Duole dirlo, ma l'umanità rischia l'estinzione. Si salva, può ricominciare ed ecco che rischia di ripetere gli stessi errori, di tornare in guerra e distruggere tutto.
I pochi illuminati non vengono presi in considerazione né seriamente...Quel che è triste è che, anche nelle avversità, ci siano differenze tra chi è al sicuro ed istruito come al castello e chi è in balìa del caso, senza che i primi vogliano condividere.
Ogni personaggio principale e i personaggi secondari sono ben descritti e delineati.
Il romanzo è estremamente scorrevole e bilancia bene le scene e la narrazione dei vari POV, per poi correre in un finale più concitato che svela qualche misero, seminandone altri. Ciò che poi mi piace è anche che Parigi si svela a noi lettori pian piano, capendo un po' prima dei personaggi di quali luoghi si stia parlando. In ogni caso questa città la amo idealmente e vorrei visitarla.
Il primo capitolo del secondo libro, in anteprima, è poi stuzzicante.

Per me assolutamente promosso. Non smuove mari e stelle, ma è così coinvolgente e fa pensare, perfetto per un ragazzo molto giovane.

Finito il 25/02/21


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