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28/12/20

Recensione di La piccola farmacia letteraria di Elena Molini

 

Trama: A volte il treno dei sogni passa prima che tu riesca a raggiungere la stazione. Allora hai due possibilità: guardarlo andare via per sempre, oppure percorrere quel binario a piedi e continuare a rincorrere i tuoi desideri.


E così decide di fare Blu Rocchini – sì, proprio Blu, come il colore -, che vive a Firenze insieme ad altre tre ragazze, tutte più o meno trentenni, tutte più o meno alle prese con una vita sentimentale complicata. Blu ha un sogno: lavorare nel mondo dei libri. Ci ha provato con una breve esperienza in una casa editrice specializzata e, ancora, in una grossa catena di librerie.

Poi la decisione: aprire una libreria tutta sua. Ma la vita è difficile per una piccola libreria indipendente... finché Blu ha un’intuizione: trasformare i libri in “farmaci”, con tanto di indicazioni terapeutiche e posologia, per curare l’anima delle persone. Nasce così la Piccola Farmacia Letteraria, che si rivela subito un grandissimo successo.

Peccato che ora Blu abbia altro per la testa: come fare a ritrovare il meraviglioso ragazzo che sembra uscito dalle pagine del Grande Gatsby e con cui ha trascorso una serata indimenticabile, ma al quale non ha chiesto il numero di telefono?

In una divertentissima commedia dal finale sorprendente, Blu scoprirà che i sogni, a volte, sono molto più vicini di quanto si possa immaginare. Basta saperli riconoscere.

Dovevo leggere questo libro per una challenge poi abbandonata e per curiosità, seguendo l'omonima libreria su Instagram.
Comunque necessito di letture leggere e questa lo è.

La protagonista è Blu, sì, come il colore. E che ci volete fare, è colpa dei genitori! 
Ha finalmente coronato il sogno di quasi ogni lettore: aprire una libreria. Peccato che non sia tutto rose e fiori, come poteva però ben immaginare visto i precedenti impieghi in libreria e per una casa editrice.
La nostra eroina, tra figuracce e problemi, non si dà per vinta, fino alla vittoria benché, scoprirà,  non si è mai arrivati e di guai ne arrivano sempre, invece.

Questo libro è leggero, senza rinunciare alla sostanza e ricco di ironia.
Non si può gridare al capolavoro letterario, però è una lettura piacevole (purtroppo con refusi ed errori di battitura, come, ormai, in tutti i libri).
I personaggi sono piuttosto ben caratterizzati ed è impossibile non amare le coinquiline di Blu o Giulio Maria, il suo migliore amico e barista del locale accanto alla libreria.

Questo libro regala risate ed anche positività perché dimostra che, a non arrendersi, prima o poi tutto torna indietro. D'altronde è la rivisitazione di com'è nata la libreria originale, immagino. Il tutto nella splendida Firenze come cornice.
Perfetto da leggere soprattutto in estate o in periodi in cui la testa è pesante. In più presenta, alla fine, numerosi esempi di bugiardini letterari (ovvero tutti i libri nominati nel corso della storia).

Finito il 02/07/2020

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