E' un utile saggio che mi ha spesso messo davanti ad errori e convinzioni sbagliate, non sempre condividendo ciò che leggevo però.
Il concento del bambino competente è interessante e veritiero, anche quando il bambino ci sembra "riottoso", in realtà è collaborativo e sta agendo per come ha potuto interpretare la realtà attraverso di noi.
Non avevo mai pensato alla differenza tra autostima (consapevolezza di sé) e fiducia in sé (saper fare) e che la seconda non esiste se non c'è la prima. Esempio: se non so fare qualcosa, per me non è una tragedia se ho autostima valida.
Utile anche per parlare di responsabilità personale e sociale (se la prima è ben evoluta, la seconda è più naturale).
Si parla anche di limiti, dialogo, adolescenza e genitore come figura ed individuo nonché di dover rispettare e non violare gli altri, nemmeno a parole.
E' importante basare il dialogo sul personale, non essere impersonali col bambino, ma chiari. Esempio: "voglio/mi sento" e NON "sarebbe meglio/dovresti".
E' necessario liberarsi dagli schemi del passato. Si tratta di un lavoro lungo e difficile sia lavorare su di noi che vedere risultati nei figli, ma fa capire quanto sia basilare non smettere mai di voler migliorare sé stessi e le cose in generale.
Finito il 19/05/2020
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