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03/12/19

Cover Reveal di Chiamami col mio nome di Mariangela Camocardi

Buongiorno Lettrici,

come state? Qui oggi splende il sole, per fortuna! Ed è anche giorno di Cover Reveal.
Rimaniamo nel campo storico con un nuovo lavoro firmato Mariangela Camocardi.
Ecco tutto quel che dovete sapere:


Titolo: Chiamami con il mio nome
Autore: Mariangela Camocardi
Collana: Historical Romance
Editore: Dri Editore
Genere: Storico/Romantico
Formati disponibili: ebook 2,99€ / cartaceo 12,99€
Pagine: 205
Data di uscita: 9 dicembre

Trama: Deryl Ashley, visconte di Brentwood, si reca a Dover ad accogliere Mabel, la sua promessa sposa, scoprendo che la nave su cui era imbarcata è colata a picco durante una violenta tempesta. Tra i pochi superstiti, fortunatamente, la sua fidanzata... o forse no? A bordo c’erano i baroni Montorsi, genitori di Mabel, e Melissa, la cameriera personale. Chiunque sia, la ragazza sopravvissuta ha perso la memoria a causa dello choc dovuto al naufragio e non ricorda nulla del passato, neppure la propria identità. Chi è dunque, Mabel Montorsi o Melissa Donati? Un interrogativo che non cesserà di opprimerla.
Un amore nascente, una domanda a cui trovare risposta e insidie imprevedibili ostacoleranno i piani del visconte, che si troverà combattuto tra l'onore e il sentimento.


Biografia:
Mariangela Camocardi ha firmato circa 70 titoli tra romanzi e racconti. Con una predilezione per lo storico, ha scritto horror, women fiction, romance, fiabe, commedie romantiche. Tra i romanzi più apprezzati, Sogni di vetro (Mondadori, Fanucci, Harper Collins) Tempesta d’amore (Mondadori, Emma Books) Il talismano della dea (Harlequin Mondadori, Harper Collins) La vita che ho sognato (Mondolibri) I Pirati del lago (Mondadori, Amazon Publishing) Ciribalà (Alberti Editore). Mariangela Camocardi è tra gli autori di Nessuna più (Elliot) antologia curata da Marilù Oliva contro il femminicidio, e il cui ricavato è stato devoluto al Telefono Rosa per aiutare le donne vittime di violenza. Si è anche cimentata in due testi teatrali, “Correva l’anno...” omaggio all’ultracentenaria
Emma Morano, e Il mio primo ballo, dedicato al Ballo Debuttanti di Stresa. L’autrice è stata direttore della rivista Romance Magazine, collabora da anni con riviste a diffusione nazionale ed è stata una socia fondatrice di EWWA (European Writing Women Association). Dopo Matrimonio per procura, “Chiamami con il mio nome” è il secondo romanzo pubblicato con la Casa Editrice DriEditore.




Estratti:
E che aura di sensualità trasudava da lui: magnetica, coinvolgente, disarmante, un mix erotico al quale nessuna avrebbe potuto resistere. Premesso questo, perché accontentarsi di una moglie come lei?


Lui studiò l’effige della ragazza con attenzione. «Ammesso che io sia così fortunato da rinvenire segni del suo passaggio da Brentwood Court a Londra, potrebbe volerci comunque tempo, per individuarla» lo avvertì.
«Non vi ho affidato un compito facile» ammise Deryl in tono avvilito. «Ma purché la ritroviate, attendere più o meno a lungo non costituisce un problema.»
Avrebbe comportato soltanto un crescendo di corrosiva ansia, aggiunse tra sé. Si chiese altresì se sarebbe riuscito a chiudere occhio nelle notti che si sarebbero avvicendate da quel momento in poi. Poteva solo sperare che a Melissa non succedesse niente di male in quella città densa di insidie.



«Il guaio è che i sogni non vogliono saperne di morire.»
«Non posso contraddirti.»
«I miei sono ancora tutti intonsi malgrado gli sforzi di volontà che mi sono imposta per poter cancellare le illusioni.»
«Illusioni, l’hai detto. Sei fresca come una rosa e purtroppo ti scarseggia l’esperienza, ma ti consiglio di imparare alla svelta che la realtà è un’altra cosa. Devi essere capace di tenere a bada quel genere di lusinghe mentali, ragazza: sono deleterie e nuocciono dannatamente al benessere del cuore.»
«Me ne sto accorgendo.»
«Quelli come noi non possono quasi accostarsi alle persone altolocate come il tuo bel visconte. Puoi essere l’amante, quella che gli procura il piacere dei sensi, nulla di più, ma dubito che una come te si accontenterebbe. Rammenta che gli aristocratici si guardano con ogni scrupolo dal contaminare quel loro ricercato sangue blu con quello plebeo.» L’uomo scandì le parole con una sfumatura di amarezza.
«Non è il mio visconte, Alvaro. Non più.»
«Però non te lo togli dai pensieri.»
«Passerà anche il mal d’amore, non temete.»

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