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23/08/19

Recensione di Shadowhunters - Città del fuoco celeste di Cassandra Clare - The Mortal Instruments vol. 6

Trama: Erchomai, ha detto Sebastian. Sto arrivando. E ancora una volta sul mondo degli Shadowhunters cala l'oscurità. Mentre tutto intorno a loro cade a pezzi, Clary, Jace e Simon devono unirsi con tutti quelli che stanno dalla stessa parte, per combattere il più grande pericolo che la società dei Nephilim abbia mai affrontato: Sebastian, il fratello di Clary. Il traditore, colui che ha scelto il male. Nulla, in questo mondo, può sconfiggerlo, e i tre - uniti da un legame profondo e indissolubile - sono costretti a cercare un altro mondo dove l'estremo scontro abbia una speranza di vittoria. Il mondo dei demoni. Ma il prezzo da pagare sarà altissimo. Molte vite saranno perdute per sempre, e l'amore sarà sacrificato per un bene più grande: scongiurare la distruzione definitiva di un mondo che non sarà mai più lo stesso. Perché la fine degli Shadowhunters è anche il loro inizio. 

E dopo anni ci sono e sto continuando la serie XD
Dovrei farmi delle belle riletture per recuperare buchi delle precedenti trilogie, ma ho avuto modo di catapultarmi nel capitolo finale della saga in questione. Era da tempo che desideravo farlo!


Questo libro rende difficile parlare senza far spoiler, spesso le trame o non dicono niente o ne fanno più dei blogger.
Sebastian e l'oscurità che porta con sé incombono. Sta iniziando a sferrare degli attacchi agli istituti per far capire quanto sia potente e pericoloso, quanto sia necessario arrendersi. 
Gli Shadowhunters si rifugiano tutti a Idris , cercando di capire come contrastare la minaccia. Scelta che non è approvata da tutti e fonte potenziale di attriti coi Nascosti, lasciati all'oscuro di spiegazioni su questa ritirata.
Certamente i giovanissimi non restano particolarmente con le mani in mano, benché le loro iniziative potrebbero piacere ben poco. In ogni caso, Sebastian sta arrivando e si deve agire.

Ritroviamo tutti i personaggi e le loro vicende sono più complesse che mai.
Clary e Jace sono uniti, più aperti tra loro, ma anche bloccati in una relazione-non relazione a causa del fuoco celeste. Isabelle e Simon invece continuano con il tira e molla, incapaci di aprirsi e parlare a cuore aperto. Alec è ferito dalla rottura con Magnus e cerca in tutti i modi di conquistarne il perdono. Non meno importanti le vicende  di Maia Roberts e Kyle Jordan, oltre che dei lupi mannari, come quelle di Maureen e Raphael, vampiri di New York o, ancora, la corte delle fate e dei membri adulti degli Shadowhunters. La storia inserisce i personaggi, coi relativi POV, di Emma Carstairs e Julian Blackthorn , scampati al massacro dell'istituto di Los Angeles che rivestiranno grande importanza nella prossima serie. Sono due tipi tosti anche se hanno solo dodici anni. Sono forti e, pur dilaniati dal dolore, non si arrendono e continuano ad agire, ovviamente ostacolati dagli adulti. Le loro famiglie sono state duramente colpite, massacrate e smembrate dagli eventi, non sarà semplice non crollare. Emma, ora orfana, e Jules collante tra i fratelli orfani.

Questo volume mette palate di chili di carne al fuoco, tanto che a volte urta il cambio continuo di scenario o Pov. Però si arriva all'ultima pagina completamente sravolti.
I fatti accaduti sono numerosi. Man mano ci vengono forniti elementi per decifrare la storia, a volte chiarendoci qualcosa, a volte angosciandoci, fino alla disperazione dell ultime centocinquanta pagine.La Clare è geniale a tenere traccia di tutto, veramente!
Allo stesso tempo fatti e personaggi sono fusi tra loro, tanto che abbiamo il focus sul personaggio e sul suo sviluppo senza perdere di vista la trama. E tutto ciò è inserito in uno scenario, il cosidetto world building, completo. Alicante la conosciamo già, ma viene descritta senza appesantire la narrazione, così come i luoghi mondani e gli altri dove hanno luogo vicende e scontri.
L'autrice non dimentica niente e nessuno, pensando a tutti gli aspetti necessari e lanciando ponti per la prossima serie.
Sarà anche occasione per fare incontri speciali, con personaggi di cui si è parlato molto, molto tempo fa. Ne sono stata contentissima perché mi sono piaciuti tantissimo nei volumi di appartenenza.

Il linguaggio è chiaramente semplice e scorrevole, altrimenti un tale mattone di 728 pagine, per ragazzi, sarebbe difficile da smaltire. Leggerò tutti i volumi della saga, anche se mi accorgo, inizialmente, di aver fatto fatica o, meglio, di non aver "fumato" il volume e di aver letto con distacco fino ad un certo punto. Mi sto abituando a leggere libri più "maturi", con un linguaggio, benché spesso semplice, più profondo e non solo funzionale alla storia e non solo fantasy che rimangono comunque i miei favoriti. Non trovo questi libri troppo "da bambini", anzi, li leggo con piacere. Mi emoziono, le trame sono complesse e ci sono molti fili intrecciati tra loro.
I messaggi che vogliono passare sono importantissimi: l'apertura verso i diversi orientamenti sessuali rimane un tema basilare, la capacità di credere in sé stessi e non arrendersi o pensare di essere segnati dal destino, l'importanza di avere fiducia e non accanirsi verso gli sconfitti, di conservare umanità, avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, di vedere in se stessi e dell'unione.
Una saga completa, complessa e capace di dare molto!
Un finale perfetto per The Mortal Instruments.


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