Trama: È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.
Che Laini Taylor fosse brava lo sapevo già. La chimera di Praga ed i suoi seguiti li ho amati.
Non mi aspettavo, per cui, un volume così speciale!
Ma andiamo con ordine...
Tra gli esperti di Zosma viene convocato Thyon Nero, un famoso e spocchioso giovane alchimista che ha in antipatia, per motivi personali, l'innocuo bibliotecario che troverà il modo di partire con loro, irritando la promessa dell'alchimia. Perché ai sogni non si può rinunciare.
Inutile dire che questo viaggio sarà occasione per il nostro topo di biblioteca di vedere il mondo, crescere ed incominciare a credere in sé stesso. Questo è un sogno che si avvera, sento l'emozione di Lazlo crescere come fosse la mia!
Mi rivedo molto in lui... Orfana no, ma non ho certo vissuto un'adolescenza spensierata, abituata ad essere meno e nessuno, ho sempre subito il fascino dei misteri e, soprattutto, ho passione per le origini, le lingue. E questo ragazzo ricostruisce la storia di questa civiltà e il linguaggio da documenti e libri non più consultati da molto, molto tempo. Ci credo che, quando è stato il momento, non se lo sia lasciato sfuggire! E cosa non è Pianto, anche nel suo declino...Un regno incantato, coperto da un'ombra piena di dolore e paura...
Sono rimasta irretita dalle parole del libro, mi ha incantata. E' stata una sofferenza leggerlo velocemente, ma è stata una sofferenza anche dover interrompere la lettura.
Scopriamo le leggende di questo mondo, una vita lontana e magica, ma anche la verità su Pianto ed è qualcosa di immenso.
Non posso dire di più, però c'è un collegamento tra passato e presente unico. Non è possibile parlarne senza fare spoiler. I colpi di scena poi sono vere cannonate.
Non vedo l'ora di avere tra le mani La Musa degli Incubi perché mi manca già. Ovviamente l'ho conosciuta ed è stato un incontro incredibile.
In questo romanzo c'è tutto. Una storia incredibile, fiabesca, unita ad una scrittura ricca, densa benché semplice, ma in grado di dar vita ad una storia ipnotica e magica, un sapore d'altri tempi ed altri mondi. Personaggi complessi, ben delineati ed immersi in uno worldbuiling complesso e chiaro.
Cinque stelle piene, nonostante Laini Taylor sia una carogna! Grande! E chi lo ha già letto sa perché...
so perchè! Ma che finale atroce, per tua fortuna non devi aspettare il seguito
RispondiEliminaNo, infatti! Sarà uno dei prossimi libri che leggerò prima di fine anno!
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