Trama: In questa novella autoconclusiva di Laini Taylor, autrice della trilogia bestseller «La chimera di Praga», prende vita la storia di un divertente e fantasioso primo appuntamento. «Notte di marionette e torte» racconta di una notte solo accennata nella trilogia: il magico primo appuntamento tra Zuzana e Mik, due personaggi amatissimi dai fan. Narrata da prospettive alternate, è la storia d’amore perfetta per i fan della serie ma anche per chi non ha ancora letto la trilogia.
Per quanto piccola, Zuzana è tutt’altro che timida. La sua migliore amica, Karou, la chiama “fata rabbiosa”, si dice che i suoi “occhi vodoo” gelino il sangue e persino il fratello maggiore teme la sua ira. Ma quando si tratta di parlare con Mik, o “il ragazzo violinista”, il coraggio l’abbandona. Ma ora basta, quando è troppo è troppo. Zuzana è determinata a incontrarlo, accompagnata dalla sua magia e da un ingegnoso piano. È una caccia al tesoro meravigliosamente elaborata che porterà Mik in giro per tutta Praga in una fredda notte d’inverno prima di arrivare al tesoro: Zuzana!
La saga sta giungendo al termine, il gruppo di lettura anche, ma ci è venuto in mente di leggere la novella.
La storia riprende dal cuore de La chimera di Praga quando Zuzana decide di conoscere Mik, il violinista del suo cuore.
Quel che finora è stata una venerazione da lontano diventerà realtà secondo le intenzioni della giovane.
Zuzana preferirebbe avere il supporto della sua amica Karou, che ci sarà telefonicamente quando possibile, ma sarà in grado di architettare un piano geniale anche da sola. Ed è veramente superbo perché nulla è lasciato al caso, se non la reazione dell'ignaro musicista che dovrà correre per mezza Praga.
Ecco, pochissime pagine per redigere una storia ricca.
All'inizio non ero proprio entusiasta di leggere la novella perché Zuzana mi piace, ha il suo perché all'interno della storia, ha verve, ma non sono mai stata tanto attratta dal suo personaggio. Lo trovavo necessario, però inutilmente sopra le righe. Una scelta narrativa, insomma.
Leggendo questo racconto, invece, non posso dire che adesso la adori, ma la apprezzo.
Ho sentito "le bollicine", questa ragazza è stata frizzante sin da subito, simpatica, sarcastica. Ho finalmente visto le sue qualità.
Inoltre il suo affetto per Karou è forte e si capisce ogni volta che pensa a lei o parla con l'amica.
E' stato interessante conoscere qualche scena del passato delle due, quando le vicende erano ancora ben lontane dall'essere messe in moto.
Abbiamo anche uno sguardo migliore su Mik che però è un "tenerone" checché voglia farci pensare. Me lo immagino come una preda nella tela del ragno XD
Questa novella è dinamica, magica, un piccolo gioiello.
Sono quasi triste al pensiero di tornare all'ultimo volume della trilogia originaria.
La storia riprende dal cuore de La chimera di Praga quando Zuzana decide di conoscere Mik, il violinista del suo cuore.
Quel che finora è stata una venerazione da lontano diventerà realtà secondo le intenzioni della giovane.
Zuzana preferirebbe avere il supporto della sua amica Karou, che ci sarà telefonicamente quando possibile, ma sarà in grado di architettare un piano geniale anche da sola. Ed è veramente superbo perché nulla è lasciato al caso, se non la reazione dell'ignaro musicista che dovrà correre per mezza Praga.
Ecco, pochissime pagine per redigere una storia ricca.
All'inizio non ero proprio entusiasta di leggere la novella perché Zuzana mi piace, ha il suo perché all'interno della storia, ha verve, ma non sono mai stata tanto attratta dal suo personaggio. Lo trovavo necessario, però inutilmente sopra le righe. Una scelta narrativa, insomma.
Leggendo questo racconto, invece, non posso dire che adesso la adori, ma la apprezzo.
Ho sentito "le bollicine", questa ragazza è stata frizzante sin da subito, simpatica, sarcastica. Ho finalmente visto le sue qualità.
Inoltre il suo affetto per Karou è forte e si capisce ogni volta che pensa a lei o parla con l'amica.
E' stato interessante conoscere qualche scena del passato delle due, quando le vicende erano ancora ben lontane dall'essere messe in moto.
Abbiamo anche uno sguardo migliore su Mik che però è un "tenerone" checché voglia farci pensare. Me lo immagino come una preda nella tela del ragno XD
Questa novella è dinamica, magica, un piccolo gioiello.
Sono quasi triste al pensiero di tornare all'ultimo volume della trilogia originaria.
C'è sempre qualocsa di magico quando un racconto ti prende e ti lascia nostalgia di sè, alla fine. Grazie di aver condiviso con noi questa magia e auguri per il nuovo anno
RispondiEliminaE' verissimo! E ne ho ancora di più per la lettura successiva di cui parlerò lunedì.
EliminaTantissimi auguri anche a te per un nuovo anno, speriamo ricco di magie!