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31/12/18

Recensione di Cuore oscuro di Naomi Novik

Trama: Agnieszka è una contadina diciassettenne goffa e sgraziata che vive insieme alla famiglia in un piccolo villaggio del regno di Polnya. Su tutti loro incombe la presenza maligna del Bosco, che sta progressivamente divorando l'intera regione. Per mantenere al sicuro se stessi e i loro villaggi dalle minacciose creature del Bosco e dai sortilegi mortali che lì si compiono, tutti gli abitanti della valle si affidano a un misterioso e solitario mago noto con il nome di Drago. Quest'ultimo sembra l'unico, infatti, in grado di controllare con la sua magia il potere imperscrutabile e oscuro del Bosco. In cambio della sua protezione, però, l'uomo pretende un tributo: ogni dieci anni avrà la possibilità di scegliere una ragazza tra le diciassettenni della valle e di portarla con sé nella sua torre. Un destino a detta di tutti terribile quasi quanto finire nelle grinfie del Bosco. Con l'avvicinarsi del giorno della scelta, Agnieszka ha sempre più paura. Come tutti dà infatti per scontato che il Drago non potrà che scegliere Kasia, la più bella e coraggiosa delle "candidate" nonché sua migliore amica. Ma quando il Drago comunica la sua decisione, lo sgomento è generale. 


Amo queste storie gotiche, piene di mistero e paura. 
Questo libro poi mi ricorda i libri di Rosamunde Hodge, mescola aspetti che ho trovato sia in Il sentiero del bosco incantato che in Bellezza Crudele. Questa somiglianza però mi faceva tanta paura perché...E se è brutto? Se è una copia venuta male?
Per fortuna, leggendo, i dubbi vengono presto fugati.

Agnieszka è una giovane di Dvernik, villaggio abbastanza prossimo al Bosco.
Il Bosco è un'entità malvagia che vuole fagocitare tutta la valle, prova gioia nel far soffrire gli abitanti, ad essere  crudele e terrorizzarli. Solo lo stregone della torre lo argina.
Ogni dieci anni il Drago, stregone della valle, chiede una fanciulla tra le diciottenni del villaggio. Questo è un anno di scelta e la giovane si sente smarrita perché sa che toccherà alla sua amica Kasia, dolce, bella e ricca di talenti. Lei invece è sgraziata, sciatta, si sporca facilmente e le buone maniere non sono il suo forte, non è tanto brava in nulla salvo sporcarsi e rendersi impresentabile. Immaginate, quindi , lo shock quando si trova di colpo nella torre del Drago. La prescelta alla fine è stata lei.

Seguono giorni di terrore e sconforto, non allietati certo dal Drago che è assolutamente irascibile e scorbutico. Ma presto il rapporto tra i due ingrana perché la giovane non sa stare con la bocca chiusa, c'è comunque un motivo se lo stregone l'ha scelta. Ciò non vuol dire che andranno d'accordo, anzi, ma ne leggeremo delle belle proprio per questo.

Ecco...Io mi sono innamorata! Del libro, del Drago/Sarkan, del mondo magico della Novik...
La storia è ambientata in un mondo di fantasia, ma mescolato alla realtà visto che ogni tanto è stata menzionata Venezia. La mia idea è che la storia sia ambientata in Polonia, magari in qualche confine a ridosso con la Germania che sia ricco di boschi. La motivazione viene dai nomi, alcuni palesemente polacchi come Malgorzhata, il nome di un personaggio secondario che scopriremo a metà circa. Ma anche la stessa Agnieszka, infatti la madre dell'autrice è di origine polacca. Poi può essere anche a livello geografico, ma i nomi sono stati decisivi nelle mie supposizioni.
Leggere di questo villaggio, della torre del Drago, del Bosco è stato magico. Sembra tutto medioevale, epoca storica in cui si credeva che il male fosse tra noi. C'è un worldbuilding non indifferente perché si cambia spesso ambientazione tra villaggio, bosco, capitale (interni ed esterni), tragitti...E tutto è ben inserito nei vari ambienti, la struttura regge ed ha senso.
Le creature magiche sono terribili, oscure e letali come il bosco che le genera.
La magia poi è definita nel senso più comune del termine: ci sono stregoni capaci di evocarla ed ognuno ha capacità e talenti diversi.
Nonostante tutto è il Bosco il vero protagonista. Perché tutto vi ruota attorno. Il comportamento e le paure dei paesani, le azioni di Sarkan e di Agnieszka. Ed esso è senziente, sa come spaventare e colpire. E' un concentrato di negatività, un archetipo di malvagità e paure, sembra essere lì da sempre.
I personaggi sono perfetti, tutti ben caratterizzati e fedeli alla propria natura. Non ho trovato veri e propri stereotipi (se non nelle madri di Kasia e Agnieszka magari), ma persone a 360 gradi, tanto che alcuni di loro mi è pure venuta voglia di disegnarli.
Il finale è sorprendente, logico, lineare ed asciutto. Forse ci ricama troppo poco su, ma è perfetto.
I capitoli magari sono piuttosto lunghi, ho fatto un pò fatica proprio per questo leggendo dal reader. Preferisco capitoli più brevi. Ma la storia mi ha presto avvinta e stregata. Prende e mantiene il suo ritmo, i periodi dell'autrice non sono necessariamente lunghi, non sono complessi, sono facili da seguire e sono esaurienti, sempre.
Sarkan ed Agnieszka mi mancano tanto e un pò mi dispiace che si tratti di un autoconclusivo.

8 commenti:

  1. Mancano anche a me... avevo paura non mi piacesse e invece!

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  2. Ciao! Splendida recensione, hai detto tutto e molto di più!

    Anche io ho notato che la storia in generale potesse essere ambientata tra Polonia e Germania, e sì, oltre alle citazioni più chiaramente reali, i nomi sono stati abbastanza determinanti in questa supposizione.

    Il nesso che invece non ho notato è stato quello con i libri della Hodge, ma ora che lo fai notare in effetti devo dire che sì, c'è eccome! Avevo adorato entrambi i libri, soprattutto Bellezza Crudele, ed è meraviglioso trovare una connessione con Cuore Oscuro! *-*

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    1. Questo mondo fantastico è meraviglioso quando è capace di fagocitarti e scatenare il desiderio di non voler uscire più!

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  3. Mi sarebbe piaciuto leggerlo con il gruppo di lettura, ma non ci sono arrivata (sigh). Comunque non ero tanto convinta, ma ho visto che è piaciuto tanto, quindi senza ombra di dubbio ci farò un pensierino!

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    1. Io ero diffidente solo perché la trama somigliava ai libri della mia amata Hodge, ma mi sono dovuta ricredere. Sono curiosa circa il tuo parere e spero lo leggerai presto.

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  4. Sono felice ti sia piaciuto, anch'io l'ho amato e mi ha ricordato un po' i libri della Hodge!

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    1. Ci penso ancora a distanza di giorni! Ormai è una rarità che un libro, per quanto lo abbia amato, scavi così! E poi.. ricorda la Hodge, lo riconfermo, ma amo entrambe, ormai!

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