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09/04/18

Recensione in anteprima di All'ombra di Julius di J.E. Howard

Trama: Sono passati vent’anni dalla morte di Julius, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato il segno nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, ha paura degli uomini. Cressida, la maggiore, vedova di guerra, cerca l’amore in una serie di relazioni con uomini sposati. Esme, la vedova, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, è persa nella routine domestica della sua bellissima casa. E poi c’è Felix, ex amante di Esme, che l’ha lasciata quando il marito è morto. E infine Dan, un estraneo. Si ritrovano tutti a trascorrere un weekend insieme in campagna: giornate disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius.

Quando la Fazi mi ha chiesto se fossi interessata a questo romanzo della Howard, ho fatto i salti di gioia ed accettato immediatamente.
Ho conosciuto l'autrice tramite la saga dei Cazalet.

La scena d'apertura è sempre casuale, casalinga, quotidiana.
E' così che ci viene presentata Emma, giovane londinese di ventisette anni, in procinto di andare a lavoro presso la casa editrice di famiglia. Subito dopo sarà il turno della sorella  maggiore Cressida, soprannominata Cressy, che si risveglierà triste per la sua situazione sentimentale con un certo Dick, coetaneo sposato che chiaramente non vuole impegnarsi con lei. La più piccola, nubile, è piena di compassione per lei e cerca di consolarla. Entrambe dovranno recarsi, come loro solito, presso la casa di famiglia, dove le attende la madre, Esme, donna ancora piena di vita e con molti pensieri per la testa. Suo ospite sarà anche Felix, sua vecchi fiamma, elemento che causa uno sconvolgimento interiore segreto nella signora. E ci sarà anche un ospite a sorpresa: Dan, scrittore conosciuto da Emma. La ragazza è uno spirito sensibile e decide di offrirgli asilo, subodorando che non abbia una dimora.
Dietro ad ogni contatto con Esme, Emma e Cressy, la famiglia, Grace, incombe il ricordo di Julius, patriarca della famiglia venuto a mancare durante la seconda guerra mondiale, caduto come eroe volontario e ricordato da molti con onore e rispetto proprio per questo.

Chiaramente le cose sono più  complesse e questa è, giustamente, solo un'infarinatura.
Penso ai Cazalet. Innanzitutto, è una saga. In comune c'è il principio, ovvero l'inizio della storia da un fatto ordinario e di tutti i giorni. Certo, qui è tutto meno complicato e si tirano abbastanza presto le fila, ma sostanzialmente si usa la quotidianità per iniziare una narrazione che poi percorre i vari punti di vista, creando collegamenti sensati e riempiendo buchi. Il tutto rimanendo nel realismo e nella razionalità.
Rispetto alla vecchia saga, che attraversa un'epoca, l'atmosfera è assolutamente più dinamica e moderna, l'epoca vittoriana, il restrizionismo, molti pudori sono svaniti da un pezzo. Però è anche un problema perchè la visione vecchia e quella moderna si scontrano spesso violentemente. E qui c'è l'elemento di novità: i protagonisti sono borghesi, gente agiata, però c'è l'elemento "povero", ovvero Dan, che ha opinioni obsolete. Quindi c'è anche uno scontro ideologico a livello di classi sociali. Per lui è stranissimo che non vi sia un uomo a capo di una famiglia e naturalmente le donne della famiglia Grace hanno molti problemi perchè non sono controllate, non hanno pensieri, sono senza freni. Gli sembra assurdo avere una casa talmente grande da avere  una stanza dei giochi, tra le altre cose. Non riesce ad entrare in sintonia con quello stile di vita. E gli sembra strano che Emma sia così alla mano, in armonia con la sua personalità, teme che prima o poi si riveli frivola. Ha idee più pungenti circa Cressy che certo sembra infantile e di costumi abbastanza facili. Ovviamente c'è di più e ci sarà dato sapere cosa leggendo.
Guardando al libro in generale ci sono vari elementi nuovi per la vita di allora: donne che non si sposano, che si sposano tardi, che hanno o meno figli, più disinvolte nell'avere un amante, che sono contente del loro lavoro. C'è però ancora l'idea del doversi sposare, ad un'età accettabile, occuparsi della casa ed essere obbedienti. Magari nell'ambito borghese con quel poco di elasticità in più.
E' la descrizione dell'epoca che ha portato al caos che c'è oggi (siamo lungi da aver trovato un assestamento benchè la storia sia ambientata in Regno Unito e non in Italia!).

I personaggi invece sono assolutamente perfetti. Caratterizzatissimi in ogni aspetto della loro personalità. Possono piacere o meno, ma è impossibile dire che siano vuoti, mal tratteggiati, impersonali. Si presentano in punta di piedi, vediamo come interagiscono col mondo, capiamo chi sono stati e perchè sono così adesso, quali le speranze per il futuro.
Anche le descrizioni di luoghi ed arredamento le ho trovate realistiche: mi figuravo tutto benissimo.

Il romanzo in sè non lascia un senso di incompiutezza come coi Cazalet, è molto più dinamico e pervaso da allegria e sagacia. Il finale è vagamente malinconico, ma conciso. Avrei voluto sapere qualcosa di più, per certi versi mi è parso tutto affrettato, però so a grandi linee cosa potrebbe accadere. Sono solo vaghe ipotesi, in ogni caso tutto torna.
Non si può rimproverare alla Howard di essere imprecisa, prolissa o noiosa e, si dovesse avere tale percezione, probabilmente è un romanzo che non fa per quel determinato lettore.
Questa scrittrice è la più abile pittrice del secolo scorso che io conosca.

8 commenti:

  1. Ciao! A me invece ha convinto in pieno, un altro romanzo che porterò nel cuore. certo, non ti nego che mi sarebbe piaciuto un seguito, ma comunque mi ritengo soddisfatta così. E concordo pienamente con te, i personaggi sono assolutamente perfetti, grande dote dell'autrice.
    A presto!

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    1. Temo di essermi spiegata male, i cazalet mi sono sembrati molto incompiuti. Questi si, ma tutto sommato le vicende hanno una fine. In complesso mi è piaciuto moltissimo. Coi cazalet mi sono vista la storia troncata di brutto benché mi sia piaciuta tutta la saga.

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  2. Visto il periodo di scrittura di questo - precedente rispetto alla saga dei Cazalet - credo che questo fosse un preludio all'idea di romanzo che ruota attorno ad una famiglia, molto diversa rispetto a quella dei Cazalet ma pur sempre una famiglia. Ho trovato moltissime similitudini ma paradossalmente tante differenze e, soprattutto, un'apertura mentale alla vita più in questo che nella saga che è successiva.
    Un po'come se la vita della Howard le fosse stata talmente ostile - e questa è una certezza - da portarla ad una chiusura verso gli uomini, il sesso è la modernità. Ma ovviamente è solo una mia analisi non basata su certezze! Ora devo leggere il libro che mi manca per vedere cosa mi saprà riservare questa straordinaria autrice! ;)

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    1. È interessante il tuo pensiero e devo dirti cHe questo volume mi è piaciuto molto! ho sentito dinamismo e vita. Però mi sono piaciuti anche i cazalet che sono molto impegnativi benché fantastici. Nel primo volume c'era una post fazione che parlava della sua vita e della sua formazione e nei cinque volumi ho potuto ripetutamente verificare similitudini tra vota e romanzo.

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  3. Mi sembra una lettura impegnativa! Io mi sento una lettrice un po' troppo adolescente (sebbene sia decisamente fuori età massima) per un libro così intenso! :)

    Ne approfitto per dirti che ti ho nominata per questo award, spero ti faccia piacere! :)

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    1. Non saprei. .. sono anche io una lettrice "adolescente"(penso tu intenda Young e new adulti, fantasy, etc), ma questa lettura scorre. I cazalet invece sono tosti e non te lo consiglierei perché è pieno e denso come ciclo di libri.
      Grazie della nomina, vengo volentieri a vederla, però non prometto di poter scrivere un post di ricezione e nuova assegnazione. Scusami!

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  4. Devo ancora recuperare la saga dei Cazalet, che mi hanno consigliato in tanti.
    In generale questa scrittrice mi incuriosisce, anche perché dalla tua recensione (e da altre che ho letto in giro) mi pare di capire che è molto abile nel tratteggiare i personaggi e lo sviluppo della storia in generale.

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    1. Decisamente! La Howard ha ben chiaro in mente come si costruisce un romanzo degno di questo nome!

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