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22/03/18

Recensione Schegge di Me /Shatter Me di Tahareh Mafi

Trama: Sono 264 giorni che Juliette, 17 anni, vive segregata in una cella. Non ha contatti con il mondo esterno e nessuno può avvicinarla perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. L'organizzazione militarizzata che l'ha rinchiusa la considera un'arma grandiosa, ma per lei non è altro che una maledizione. Un giorno arriva Adam, a condividere la cella con lei. Juliette si tiene distante, non vuole fargli del male, ma quando lui la prende tra le braccia per consolarla, una notte che è in preda agli incubi, scopre che è immune al tocco di lei. Insieme si danno alla fuga. Per Juliette è un tentativo di ritrovare se stessa, di smettere i panni del mostro e fare i conti con il suo dono. 

Ho letto qualche anno fa questo libro. 

Ho avuto modo di riprenderlo in mano grazie ad un gruppo di lettura organizzato da La lettrice sulle nuvole, come saprete se avete partecipato al GDL.


Juliette è prigioniera da 264 giorni. E' isolata e soffre. Questo da tutta la vita, ma ora è proprio rinchiusa. Lei ha un potere pericoloso che ha causato la sua prigionia in questa specie di manicomio/centro di recupero minorile che serve a perdere il senno piuttosto.

Inaspettatamente le viene concessa compagnia. Un ragazzo. Cosa che la terrorizza, ma pian piano inizia a fidarsi. Finchè non scopre che è un soldato infiltrato e questo la condurrà ad essere la bambolina di Warner, il folle figlio del capo della Resistenza, movimento nato per aiutare la popolazione dopo la rovina del pianeta e che in realtà è solo una dittatura.
Ma Adam, quel ragazzo, era sincero e farà di tutto per dimostrarlo.


Bè il romanzo è spettacolare sin dalla grafica delle prime pagine, aspetto che può far amare o odiare il libro da subito a seconda della persona ancora prima di leggere sul serio il libro.
Ci sono poche virgole. Juliette è andata a scuola, ma dubito che le virgole fossero la sua priorità in cella. Aveva un pezzo di carta e scriveva quando poteva. E poi i suoi pensieri cancellati... Quel che pensa intimamente lo cancella. E' insicura, sofferente, cinica, terrorizzata. Potrebbe distruggere il mondo (cara mia, io avrei già fatto un genocidio al posto tuo) ed invece si lamenta e soffre. La capisco, eh. Una vita da sola, abbandonata da genitori che ormai la odiavano, bullizzata a scuola come non ci fosse un domani, senza poter essere toccata e senza poter toccare, pena sofferenze per chi viene toccato da lei.
E' mostruoso essere trattati così. Però è anche vero che alcune persone meritano di soffrire. E' un pensiero crudele, ma vero. Certo, non a partire dalle simpatie, ma mi sorprende che Juliette non abbia desideri di vendetta. E' estremamente buona e caritatevole.
La narrazione ci contrappone Warner ed Adam. Se uno è determinato, meschino, geniale e folle, l'altro è calore, protezione, sicurezza. So di essere una delle poche mosche bianche a non amare il, pur affascinante, bad boy.
Juliette cresce molto. Il suo pensiero diventa più sicuro, lo cancella meno. Cresce e con lei la sua determinazione. Le lamentele calano (quando si lamentava del caldo, però, la capivo...). E' una vera e propria evoluzione che quasi non ce la fa riconoscere se andiamo alle prime pagine.
Nella lettura si parla anche del pianeta. Il nostro egoismo, la disattenzione ce lo hanno fatto distruggere e rendere velenoso, inabitabile, ostile. Non siamo corsi ai ripari ed anche quando la situazione era critica, speravamo nella manna dal cielo. Funzionasse così! Ed ecco che la Restaurazione ha potuto allungare le proprie zampe e questo mi ricorda l'attualità. Potrebbe essere il nostro futuro e per certi aspetti è già così.
Il libro non è che si fa leggere, si divora! La storia è appassionante, ci si trova coinvolti sin dal primo capitolo ed i propri sentimenti volano anche in base alla preferenza su Warner o Adam.
Lo stile di scrittura della Mafi è celestiale. Certo, non è colto, costruito o strutturato, ma è spontaneo ed appassionato. Contagia il lettore.
Sicuramente continuerò la serie. Rimando da troppo!

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