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14/06/17

Recensione di Il marchio di Atena-Eroi dell'Olimpo di Rick Riordan

Trama: Percy Jackson si è risvegliato alla Casa del Lupo, nel Campo dei semidei Romani, senza alcun ricordo a parte il nome di Annabeth. Proprio mentre sta andando a salvarlo, la ragazza scopre che tra Greci e Romani si sta scatenando la guerra, e a bordo della Argo II, la nave volante creata da Leo, cerca di raggiungere il Campo Giove insieme a Jason e Piper. Certo il natante, che ospita a bordo un drago di bronzo sputafiamme, non ha un'aria amichevole: i Romani capiranno che la loro è una missione di pace? E la pace, quanto durerà? Atena, infatti, ha affidato ad Annabeth, sua figlia, una terribile missione: «Segui il marchio di Atena. Vendicami.» Percy si ricorderà dei suoi vecchi amici, o sarà passato dalla parte dei Romani? Il gruppo di semidei dovrà scoprirlo in un viaggio per terra e per mare alla volta della splendida e terribile Roma. 

Eccoci giunti al terzo capitolo della serie e devo dire che è un capitolo di tutto rispetto.
Annabeth arriva a Nuova Roma con tutta la cavalleria, non vede l'ora di riabbracciare Percy e spera proprio che i romani non li attacchino. Straordinariamente, con un compromesso i semidei greci e Jason vengono accolti dai romani. Annabeth e Reyna, il pretore di Nuova Roma, hanno molto di cui discutere, ma ad un certo punto l'Argo II, la nave dei greci, inizia ad attaccare la città. I nostri semidei devono scappare in fretta e furia, Annabeth scuce un accordo a Reyna, nonostante i propositi omicidi dell'augure (ed avvoltoio!) di Ottaviano e si mette in salvo con gli amici, determinata a scoprire cos'è successo sulla nave.
I ragazzi si dirigono, dopo varie prove, per lo più dedicate ad Annabeth, verso la vera Roma, dove la giovane semidea deve riuscire nell'impresa di ritrovare qualcosa di sacro ad Atena che fu rubato molto tempo prima ed unica possibilità per pacificare greci e romani. Infatti, i romani si vogliono rifare sul campo Mezzosangue non potendo colpire i diretti nemici che hanno attaccato Nuova Roma.
Peccato che la ricerca di Annabeth sia stata un fiasco mortale per ogni semidio figlio di Atena che ha preceduto Annabeth. Questo "oggetto" risulta proprio disperso e nessuno che l'ha cercato ha mai fatto ritorno.
Nemmeno da dire Gea ed ogni sorta di cattivo dividerà e metterà i bastoni tra le ruote ai nostri semidei. E c'è da ricordarlo?
Se il primo volume mi è sembrato un riscaldamento, il secondo una movimentazione consapevole degli eventi, qui tutto è proprio nell'attivo della storia con cognizione di causa.
Certo, come vengono a volte uccisi o sconfitti i cattivi a volte fa ridere (sono degli scemi anche quando potentissimi!), ma ci sta...E' una serie per ragazzi!
Poi si inizia a vedere un'evoluzione degli eroi che fanno scelte più mature ed a volte proprio difficili, come decidere se un amico deve assolutamente cavarsela da solo e mantenere la parola data.
Riordan ama i finali interrotti (vorrà provare l'ebbrezza di una maledizione greca o romana da parte dei lettori?) e si corre al volume successivo per sapere (e soffrire!).


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