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03/02/17

Recensione di Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino


Trama: Un viaggiatore, una piccola stazione, una valigia da consegnare a una misteriosa persona... Da questa premessa si possono snodare innumerevoli vicende, ma sono dieci quelle che l'autore propone in questo sorprendente e godibilissimo romanzo.
"È un romanzo sul piacere di leggere romanzi: protagonista è il lettore, che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari, tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro."

Se una notte d'inverno un viaggiatore è un libro molto particolare ed a sè stante. Innanzitutto è l'opera che Calvino pubblica dopo alcuni anni d'assenza dal panorama editoriale nel 1979. Viene considerato un classico, ma sin dalla prima pagina è avvolto da una grande aurea di modernità. Certo, lo scrisse in anni moderni, mica nel 1915, però ci sono altri scrittori anche odierni che hanno una scrittura noiosa.
Innanzitutto la storia inizia con questo Lettore che arriva in libreria per comprare "Se una notte d'inverno un viaggiatore" di Calvino e qui l'autore già si fa amare perchè si fa anche dell'autoironia, come Pirandello, cosa grandiosa e che insegnerebbe umiltà a molti scrittori che credono di aver scritto I Promessi Sposi. Il bello del Lettore è che sembra un mio ritratto quando in libreria faccio lo scanner ai libri secondo le mie categorie: da comprare assolutamente, non letto ma come se lo fosse, libri che vorrei leggere ma ho una sola vita.
Il Lettore si crea poi l'habitat ideale alla lettura e sprofonda nel primo capitolo del libro, dove un uomo deve fare uno scambio illecito in una stazione ferroviaria sperduta, ma non trova il suo contatto ad aspettarlo. Al momento clou il Lettore scopre che la storia...si interrompe per un errore di stampa.
Il giorno dopo torna in libreria per una sostituzione, scopre che forse ha letto il capitolo di un altro libro stampato per errore nella copia da lui presa e fa amicizia con la Lettrice che ha il suo stesso problema e di lì inizia la parte della storia "paradossale": ogni volta che i lettori pensano di essere sulla traccia della storia giusta ecco che la storia finisce e vengono rimandati ad un altro titolo ed autore, coinvolti in un complotto assolutamente atipico e nato da motivazioni assurde. Praticamente c'è una storia nella storia che ha una sua genialità, alla Mille e una Notte.
"Nel romanzo "In una rete che s'allacciano", uno dei presunti sequel, il protagonista teme lo squillo del telefono e tutti i "se" chiamati in causa sembrano il ritratto della mia ansioliticità!
E' comunque sorprendente come lo scrittore abbia ideato questa successione di eventi. Gli autori odierni difficilmente possono raggiungere questa qualità e creatività.
E devo anche parlare del suo modo di scrivere erotismo. Ce n'è poco, ma quando c'è... Innanzitutto non è volgare. Calvino non si premura di farci sapere ogni dettaglio, posizione di Kamasutra, bondage o che altro e se la ceretta brasiliana della signora (o del signore) andrebbe ormai rifatta. Io so benissimo cosa stanno facendo i protagonisti e ,salvo passaggi espliciti, è tutto affidato alla mia capacità di immaginazione. Non è lo spezzone di un film pornografico trascritto, anzi, ma nemmeno solo l'intuizione che sta succedendo qualcosa. Signore e signori scrittori di erotici, imparate!
L'italiano talvolta è desueto (si usano con disinvoltura "i ginocchi" e "io deva"), ma è dinamico, articolato, discretamente colto ma assolutamente comprensibile e vario. Un piacere e una gioia.
Posso dire da dove è stata presa l'idea del film Inception... Incasinato quello, incasinato questo libro però...perfetto!!!!



2 commenti:

  1. Devo assolutamente recuperarlo, l'avevo iniziato tempo fa ma non era il momento giusto. Il mio preferito di Calvino è Il barone rampante :)

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    1. Forse quello lo lessi alle superiori. Ricordo che anche allora ero rimasta sorpresa dal modo di scrivere lieto e moderno. E dal l'anticonformismo di Calvino.

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