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23/02/17

Recensione di La Lettrice di Traci Chee

Trama: Sefia sa cosa significa dover sopravvivere. Dopo che il padre è stato brutalmente ucciso, è fuggita con la misteriosa zia Nin, che le ha insegnato a cacciare, seguire le impronte e rubare. Ma quando Nin viene rapita, Sefia rimane completamente sola. L’unico indizio che può aiutarla a ritrovare Nin è uno strano oggetto rettangolare che il padre ha gelosamente custodito fino al giorno della sua morte. Un manufatto mai visto prima, di cui nessuno le aveva mai parlato, perché nel mondo in cui è nata e cresciuta la lettura è un’attività proibita. Con l’aiuto di questo libro e di un ragazzo che nasconde oscuri segreti, Sefia cercherà di salvare la zia Nin e scoprire che cosa sia realmente accaduto il giorno in cui suo padre è stato ucciso. Con un meraviglioso alternarsi di storie di pirati, duelli di cappa e spada e assassini spietati, La lettrice è un’avventura raccontata in modo magistrale da uno straordinario nuovo talento. 

Cosa posso dire se non che è stata una lettura meravigliosa?
Onestamente non so cosa aspettarmi. Della Newton diffido! Innanzitutto il titolo è sì calzante con la storia anche se non vien riportato il titolo della saga, ma la ragazza.. Cacchio ci fa una biondina avvenente vestita con un abito a fiori ed un giubbino di jeans? Tutta bella curata? Passi non mettere una ragazza coi capelli neri (si scopre leggendo questo dato sulla protagonista), ma in un libro ambientato praticamente in un mondo semimedievale che ci fa una in abiti moderni? 
Escluse le rimostranze sulla copertina, la storia, ambientata in un mondo duro e senza libri, è speciale.
Innanzitutto conosciamo Sefia, una ragazza che da quando ha nove anni non ha più famiglia. La madre è morta anni prima, mentre il padre è stato trucidato e da allora è costretta a fuggire. Sa che possiede qualcosa che non dovrebbe avere e che è costato la vita al padre, qualcosa per cui viene braccata anche se nessuno sa chi sia Sefia. La ragazza da quel giorno vive e viaggia con Nin, una ladra chiamata "Fabbro" ed amica dei genitori, ma per una disattenzione della giovane la furfante viene catturata. L'obiettivo di Sefia è ora salvare Nin, riscattare la sua codardia, vendicarsi e scoprire  la verità sul passato, cos'è ed a cosa serve il suo oggetto misterioso, la fonte dei suoi
guai. La cosa che la sorprende è che è solo un mucchio di carta pieno di simboli (tutta la morte ed i guai sulla sua strada solo per della carta, si chiede) e le serviranno mesi per iniziare a capire, a leggere addirittura. Ma, sulla strada della vendetta, si imbatte nei Marchiatori, ladri di bambini che li istigano poi al combattimento. Decide di seguirli perchè sulla cassa che trasportano c'è il simbolo del libro e perchè spera che dentro vi sia Nin.
La sorpresa quando troverà uno dei ragazzi rapiti che sembra un animale. Lo aiuterà a fuggire. Lui non vuole separarsi da lei che sarà costretta ad accettarlo, ad aprire di nuovo la sua vita ad un altro essere vivente, con tutti i rischi che comporta, nonostante il pericolo che incombe su di lei. Il ragazzo è muto e Sefia lo chiamerà Arciere (ma anche un semplice John, no?).
Ecco, c'è tanto, tanto altro.
Innanzitutto la narrazione che mi sembra un pò epica, da narrazione eroica o comunque di gesta lontane e gloriose. L'autrice usa un linguaggio moderno, semplice eppure anche evocativo.
La cosa strepitosa è che riesce ad infilare diverse trame tra loro, a renderle apparentemente non intrecciabili, salvo darci qualche indizio man mano e poi tirare le fila all'ultimo , rendendoci chiaro che fino a quel momento ci eravamo sbagliati. Passato e presente sono fusi, pronti a regalare un futuro forse deciso forse no. Ma la vera correlazione di eventi la scopriremo solo alla fine.
Sono belli i capitoli dedicati al famigerato capitano Reed di chi Sefia legge nel libro e che poi incontra nella vita vera, una delle famose trame che capiremo a fine libro.
Anche quelli dedicati alla Biblioteca, baluardo letterario(ma non solo) di cui nessuno sa nulla e che addestra Apprendisti che saranno in grado di migliorare il mondo con le loro capacità.
In questo mondo antichità e magia sono fuse benissimo. Poi adoro Sefia ed Arciere. Sefia è una finta burbera, che soffre una vita in solitudine e che sa di non doversi affezionare a nessuno.
Arciere invece è un ragazzo buono, dolce, pieno di premure, a dispetto dei brutti momenti che ha passato e che non dimentica, anzi ne viene tormentato. Era da tempo che non mi imbattevo in un duetto simile.
Peccato dover aspettare per scoprire come andranno avanti le vicende.


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