Pagine

07/05/14

W...w...w...Wednesdays #72

Carissimi Lettori,

spero vivamente che leggerete il post perchè programmato e non perchè sono ancora in attesa del parto! E' un'attesa un pò logorante....

Ma veniamo alle letture ed al post.
Le regole per commentare non variano..Basta dire cosa si è letto, cosa si sta leggendo e cosa si leggerà...

Ho letto...

ecco il link della recensione



presto il link della recensione

Sto leggendo...

Leggerò...



E voi?

06/05/14

Recensione di Terrestre di Jean-Claude Mourlevat

Trama: In una stradina di campagna, Anne Collodi, diciassette anni, trova il punto di passaggio per un altro mondo, o meglio l'altro mondo, quello vero, in cui è finita sua sorella Gabrielle, sedotta e rapita dal "cacciatore" Jens. Il viaggio in questa realtà asettica e futuribile è pericoloso: se scoperta, Anne rischia la morte. Ma grazie alla sua determinazione e a preziosi compagni di viaggio riuscirà a tornare sulla Terra con la sorella un attimo prima che il passaggio si chiuda per sempre.

Terrestre è uno degli ormai rarissimi romanzi autoconclusivi che popolano le librerie.
Protagonista è Anne Collodi, giovane adolescente vicina alla maggiore età alla ricerca della sorella Gabrielle, scomparsa il mattino dopo del suo matrimonio e mai più ritrovata. Da allora passa un anno. Ma Anne trova una traccia ed un passaggio verso un mondo parallelo al nostro dove Gabrielle potrebbe trovarsi. E’ un mondo dove gli esseri “umani” lo sembrano e basta. Non respirano, non provano emozioni, sono pressoché immobili e terrorizzati dai microbi. Sono dei manichini. I sentimenti proibiti e sbagliati. E’ grazie alla signora Stormiwill che la ragazza non si fa subito eliminare. Infatti lì i Terrestri come Anne sono visti per lo più come una leggenda e vengono abbattuti appena si riconoscono. Cosa facilissima. Basta respirare, ridere, starnutire… Insomma essere vivi. Anne, che si imbatte in questa signora amante dei terrestri e receptionist dell’hotel dove la protagonista alloggia al suo arrivo, non immagina la fortuna di cui dispone. Poi torna a casa e colleziona un alleato ovvero lo scrittore Etienne Virgil, amabile semplicemente per il carattere affabile e la generosità.
La storia in seguito si sposta a Lorfalen, zona più interna di questo mondo dove potrebbe realmente trovarsi Gabrielle e dove trova l’importante appoggio di Bran Ashelbi, locale ibrido (nato da madre umana e padre del luogo; vi sono altri come lui ma la loro esistenza è un segreto di stato) invischiato nella scomparsa di Gabrielle ed infine ad Estrellas, zona dove la vita degli abitanti di questo mondo ha la sua fine. Infatti essi non muoiono di vecchiaia, si spengono e vengono trasportati qui.
Il racconto è scorrevole e ben strutturato, con un linguaggio semplice ma efficace. Inizialmente è un po’ difficile capire con che storia abbiamo a che fare. Se si tratta di un distopico, di uno sci fi, se stiamo interagendo con extraterrestri. Forse è un mix di tutti e tre. Fatto sta che l’autore francese è abilissimo ad intrecciare i vari avvenimenti e la descrizione dei personaggi è perfetta. Non si ha mai l’idea di non sapere chi abbiamo davanti che sia un Terrestre o un abitante di questo mondo parallelo. Il mondo dove poi è stata portata Gabrielle fa paura. Non c’è pioggia, vento, freddo, caldo. Tutto è insipido ed immutato. Certo, si vive in “pace”, non si paga, ma basta uscire dai binari per essere duramente puniti o “spenti”. Non esiste compassione o inefficienza Le emozioni sono bandite ed i Terrestri visti come un morbo mortale da temere ed abbattere se per caso se ne avvistano. Essi non esistono, ufficialmente.  Diverso è per Gabrielle, “ospite speciale” rapita ed occultata per fare da cova ai funzionari del governo che non solo sanno per certo che i Terrestri esistano, ma che ne organizzano periodicamente i rapimenti. Altro fatto apprezzato è che la scomparsa delle Terrestri è orchestrata perfettamente e per fortuna non si ricorre all’espediente di farle sparire, cancellandone il ricordo. Insomma, è un romanzo realistico fino alla fine, nonostante il tema abbastanza fantascientifico ed un po’ surreale.
Perfino lo svolgimento della storia è atipico e non prevedibile come il finale aperto ma a suo modo anche conclusivo.

Ho scoperto con Mourlevat un autore sorprendente da non sottovalutare mai.

05/05/14

Recensione di Di me diranno che ho ucciso un angelo di Gisella Laterza

Trama: A volte gli angeli cadono. Precipitano dalle loro altezze e sono costretti ad adattarsi a un mondo che non è il loro. Del nostro, di mondo, non capiscono molto: tutto è mistero ai loro occhi, soprattutto le varie forme che assume l'amore. L'angelo di questa storia è innamorato di una demone, di ciò che lo attrae e lo respinge, e nell'inseguirla finisce sulla terra. Aurora, una sedicenne di ritorno da una festa, lo incontra all'alba su un tram. Lei è un po' brilla, lui decisamente strano. Comincia a raccontarle la sua storia, e Aurora lo ascolta incredula, sempre più presa da questa strana creatura innocente e pericolosa... 

Aurora è di ritorno da una nottata in discoteca piena di dolore a causa di una delusione amorosa, dura da mandare giù soprattutto a sedici anni. E’ in tram ed inizia una conversazione con uno strano giovane che non ha nome e che dice di non essere umano, bensì un angelo. Le racconta che sta cercando la via per l’umanità dopo essere caduto ed essersi innamorato di una demone. All’inizio è spaventata da questo ragazzo singolare, ma ben presto si crea armonia e decide di credere al suo racconto di starlo ad ascoltare, convinta per lo più che sia un sogno. Sarà dura convincerla che l’angelo è davvero alla ricerca di se stesso e del modo di diventare umano, di apprendere davvero cosa siano i sentimenti e l’umanità.
E così il viaggio riparte. Quello di Aurora sul tram e quello dell’angelo. E , senza che loro lo sappiano, anche della demone.
Un viaggio difficile in cui ci si deve guardare dentro, capire chi siamo, cosa vuol dire amare. Un viaggio assolutamente non scontato, che si vive con una moltitudine di persone che lo compiono a loro volta, anch’esse soffrendo, sbagliando, cercando di capire.
Un racconto onirico e pieno di poesia, una dolce ninnananna che ci conduce ad un finale dolce amaro ed uno sprone a non arrenderci, a cercare le risposte, ad amare anche se fa male.
Lettura atipica ma speciale ed unica nel suo genere. Gisella Laterza sorprende e mi fa sperare presto in un altro racconto così speciale e pieno di significati nascosti.


Recensione di Wintergirls Così leggere da bucare le nuvole di Laurie Halse Anderson

Trama: Lia e Cassie sono amiche dall'infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un'assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da "punirsi" per aver mangiato. Si ingozza d'acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda. Nel suo libro più toccante e poetico dopo Speak, finalista al National Book Award, L. H. Anderson esplora l'impressionante discesa di una ragazza nel vortice dell'anoressia.

Lia e Cassie sono due migliori amiche che stipulano un patto. Essere sempre magrissime, l’una col digiuno e la seconda con la bulimia. E’ una specie di competizione. Solo che ad un certo punto si dividono, quando Lia viene ricoverata per la seconda volta in una clinica per chi soffre di gravi disturbi alimentari. Lia sarebbe in fase di riabilitazione, ma viene schiacciata dalla notizia della morte di Cassie in un motel.
Peccato che Lia non abbia mai voluto guarire. Lei ha sempre dato ai medici ciò che volevano da lei, ma per farli tacere. Lei è forte e sa dominarsi. Sicuramente meglio della sua ex migliore amica, per cui finge di non provare mancanza, dolore. Ignora ogni segnale di aiuto, preso come intrusione. Odia tutti. Madre, matrigna, padre, dottoressa. Ama solo la sorellastra minore Emma che subisce il dolore della sorella maggiore, anche se non lo capisce bene avendo molti meno anni.
Il suo è un mondo che calcola automaticamente calorie, senso di colpa e rigore. Controllo sul suo corpo. Più è leggero più e lucido. E il dolore passa incidendosi la pelle.
La storia, narrata quasi come un diario, scorre, scivola via. I veri pensieri Lia li cancella e li sostituisce con la frase adatta, la frase controllata, quel pensiero controllato che prende il posto di istinto ed emozione.

Questo young adult ci mostra attraverso le due protagoniste un popolo di cui si tiene poco conto. Ragazzine che scelgono di farsi del male per un semplice modello che si reputa l’unico ed il migliore, esclusivo garante di successo e forza in un mondo dominato da apparenza e false icone. Altre invece si trascinano verso il fondo per fuggire da un abisso familiare degradante. Meglio distruggersi che cercare una via di salvezza da famiglie che si fanno a pezzi o che ti umiliano in mille modi. Altre ragazze ancora invece cadono nel baratro una volta che un evento tragico le investe. La morte di un familiare, il divorzio dei genitori, episodi di bullismo. In altri casi ancora è tutto un mix. Le vie scelte sono le più differenti….Lasciarsi morire di fame, bruciare lo stomaco e l’intestino a furia di lassativi, farsi a pezzi…Nessuna però si immagina mortale, preda della Signora con la Falce perché sono meccanismi che danno potere e paiono allontanare il dolore. Una volta che si è dentro è difficile uscirne. E spesso non si vuole. Come per ogni dolore dell’anima bisogna scegliere di lottare e farcela ed in questo caso oltre alla lotta bisogna includere anche una forza di volontà fuori dal comune capace di forzare le convinzioni di cui si impregna l’animo.
Molti potranno odiare Lia e Cassie, ma non siamo nella loro testa. Hanno una vita perfetta da fuori, però più motivazioni le uccidono dentro. Vuoi obiettivi irraggiungibili, vuoi problematiche familiari sottili e subdole in cui tutti feriscono e nessuno se ne rende conto. Inoltre, secondo me è difficile capire il punto di vista di chi cade nel baratro. L’autrice l’ha reso molto bene, quando di solito è privilegio, se vogliamo chiamarlo così, di chi prova su pelle queste sensazioni.

Spero che chi lo legga ne tragga conoscenza. Per non cadere per primo e per fare attenzione ai segnali di amici e parenti. 

03/05/14

Recensione di Inheritance di Christopher Paolini

Trama: Sembrano appartenere a un'altra vita i giorni in cui Eragon era solo un ragazzo nella fattoria dello zio, e Saphira una pietra azzurra in una radura della foresta. Da allora, Cavaliere e dragonessa hanno festeggiato insperate vittorie nel Farthen Dûr, assistito ad antiche cerimonie a Ellesméra, pianto terribili perdite a Feinster. Una sola cosa è rimasta identica: il legame indissolubile che li unisce, e la speranza di deporre Galbatorix. Non sono gli unici a essere cambiati: Roran ha perso il villaggio in cui è cresciuto, ma in battaglia si è guadagnato rispetto e un soprannome, Fortemartello; Nasuada ha assunto il ruolo di un padre morto troppo presto; il destino ha donato a Murtagh un drago, ma gli ha strappato la libertà. E ora, per la prima volta nella storia, umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû'baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell'ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c'è una nuova Alagaèsia, e l'occasione di lasciare in eredità al suo popolo un futuro in cui la tirannia del re nero sembrerà soltanto un orribile sogno. Tutto è iniziato con "Eragon", tutto finisce con "Inheritance".

Ci ho messo tre anni per affrontare questo mattone. Non sarà un'opera che richiede così tanta attenzione e preoccupazione, ma neanche una che mi facesse smaniare dalla voglia di leggerla. Ma alla fine ho deciso di "farla finita".
Eragon ed i Varden sono sempre più vicini alla resa dei conti con Galbatorix. La campagna bellica di Nasuada, capo dei Varden, per quanto sofferta si dimostra eccellente, gli uomini vincono e procedono, le speranze di sconfiggere Galbatorix sembra che diventino concrete benchè si sappia che l'obiettivo è esageratamente superbo e le vere risorse in mano ai combattenti sono pressochè zero. E la lotta bisogna che abbia fine in un modo o nell'altro.
Ma le sorprese non mancano e spesso arriveranno aiuti insperati e sensazionali.
Devo dire che la lettura di questo volume è davvero stata dura e sofferta. Il libro è lento e pieno di capitoli, a mio parere, inutili. I capitoli su Roran...A che diamine servono???? E non uno ma mille! Come la descrizione del parto di Eilan e della guarigione del labbro leporino della figlia ad opera di Eragon. Serviva davvero tutta sta roba?
Poi , a prescindere se uno abbia o meno apprezzato la storia è il finale...La storia finisce cento pagine prima e col capitolo finale quindi uno si sorbisce cento pagine e passa con le elucubrazioni di Paolini.
Per lo meno lo stile di scrittura è scorrevole e semplice, godibile quindi la lettura è rapida e procede senza intoppi.
A onor del vero il finale è anche atipico. In questo l'autore è stato bravo sia scegliendo un esito anomalo ed assolutamente non da "happy ending". 
La parte migliore però sono i rigraziamenti....Paolini vuole farci sapere che gli servirebbero altri quattro libri per farci capire come la sua vita è cambiata in seguito alla quadrilogia. Ma anche no! Lo supplico! Non li leggerei ma sarebbe un trauma....
Ed ha pure promesso di essere più veloce a scrivere. ma da fine 2011 non ho visto nulla!
E poi..Dodici anni per questa quadrilogia non sono troppi? Tolkien in questo tempo è stato almeno ad un terzo del suo lavoro e tra mappe, alfabeti, dizionari, racconti e via discorrendo ne ha scritti di materiali e facendo contemporaneamente il professore universitario!

Mi sorprendono poi i positivi giudizi in rete. Per carità, sono felice che sia piaciuto a molti. per la fatica di Paolini e per i lettori stessi. Però una quadrilogia iniziata in maniera promettente è scesa molto di livello allungando troppo il brodo.

01/05/14

In my mail box #3

Carissimi Lettori,

ecco i nuovi arrivi presenti nella mia libreria...Pochi ma buoni!

Trama: Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.


Trama: L'agghiacciante nenia di una sirena assetata di sangue. Una giovane strega desiderosa di vendetta che invoca demoni oscuri. Un uomo disposto a tutto pur di ricordare il suo passato. Città immaginarie, portali che separano il quotidiano dall'incubo. Echi provenienti dall'abisso dell'animo umano e che affiorano minacciosi come ombre. Tra le pagine di questi racconti, tutto può accadere. Una straordinaria antologia che coglie con un unico sguardo il mondo del sovrannaturale. Diari dal Sottosuolo ci inizia al perturbante confronto con un universo dalle tinte cupe e dai labili confini, quello dello Urban Fantasy, nel quale risuonano le voci di dieci talentuosi autori italiani che credono nella suggestione del diverso e nel fascino dell'orrore.
Trama: Dopo WOOL, il secondo capitolo della saga distopica che ha conquistato gli Stati Uniti. Cosa faresti se fossi costretto a sopravvivere mentre tutti coloro che hai amato sono morti? E se l’unico luogo sicuro fosse sepolto metri e metri sottoterra? Siamo all’inizio del silo, prima di Wool. In un futuro a meno di cinquant’anni da noi, il mondo è ancora come lo conosciamo. Il tempo continua a scivolare tranquillo, ma la verità è che sta per scadere. In pochi sanno quello che il futuro ha in serbo: solo gli uomini al potere, che si stanno preparando in segreto per qualcosa di terribile. Due invenzioni fondamentali cambiano il corso della storia: una tecnologia in grado di rallentare l’invecchiamento, e una pillola capace di eliminare ogni brutto ricordo. L’umanità, nello stesso momento, scopre i mezzi per causare la propria disfatta totale e il modo per dimenticarsene. È un percorso che porterà alla distruzione, un percorso che ci porterà sotto terra. La storia del silo sta per essere scritta, il nostro futuro sta per iniziare. Claustrofobico e inquietante, Shift si immerge sempre più nelle profondità dei silos, guidandoci fino alle loro origini. In un susseguirsi di rivelazioni, le domande di Wool trovano qui una risposta. O meglio, una delle tante possibili. In attesa di Dust, capitolo conclusivo dello straordinario mondo creato da Hugh Howey.
Trama: Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare. In un'avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l'azione di Io sono leggenda , Rick Yancey narra l'avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.
Cosa ne pensate? Avete già fatto queste letture? Quali sono i vostri nuovi arrivi?

Domani che verrà - Il film

Immagina di andare in vacanza, di passare alcuni giorni felici e spensierati. Poi ritorni e la guerra piomba nella tua vita. Non c'è più nessuno, tutti catturati e coi tuoi amici siete tra i pochi sfuggiti alla cattura.
Scopri che sono i paesi orientali ad aver attaccato il paese e che la sopravvivenza d'ora in poi sarà più che dura. Ogni istante potrebbe essere l'ultimo a meno che non sia possibile assestare un duro colpo al nemico.

Questa grosso modo la trama del film.
Non è stato un pessimo film, ma sono perplessa...Dovrò leggere il libro, che ho, però spero vivamente che le cose siano più spiegate. Perchè sennò le motivazioni della guerra non le trovo e mi fa ridere che dei ragazzini riescano a farla in barba all'esercito molte volte! Contro militari addestrati soprattutto....
Di reale però c'è l'istinto di sopravvivenza, il venir fuori delle paure umane, a volte spregevoli e che mostrano la codardia. Ma anche il coraggio e le risorse che vengono fuori dal nostro animo e che forse non sarebbero mai sbocciate in tempi di pace ed agio.
Insomma...Mi è piaciuto ma ho delle riserve che spero di cancellare leggendo il libro.

Il libro: 
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per questa avventura. Hell è la loro destinazione; una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la loro vita non sarà più la stessa. L'Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere per riprendersi il loro domani.

Hansel & Gretel - Il film

Chiunque penso conosca la storia di Hansel e Gretel. I due ragazzini abbandonati nel bosco perchè la famiglia non ha più cibo per loro e che si imbattono nella casa di marzapane, dove una vecchina li accoglie per rivelarsi una strega. Grazie a Gretel, che butta la strega nel forno, i due sono liberi e tornano dai genitori pieni di ricchezze.
Qui le cose vanno un pò diversamente....Hansel e Gretel non tornano dai genitori, non diventano ricchi, ma la lotta dura con la strega apre la via alla loro carriera di cacciatori. Divengono famosi e giungono in un villaggio che richiede il loro aiuto a causa di molte sparizioni di bambini, assai rare perchè raramente le streghe si avvicinano ai villaggi. I due scopriranno che tutto fa parte di un grande disegno ordito da tempo...
Le musiche sono coinvolgenti e la storia dark al punto giusto. E altro che i due bimbi ingenui ed indifesi della fiaba...Qui Hansel e Gretel picchiano e anche duro!
Rivisitazioni di questo tipo sono sempre un piacere....Tetre, piene di azioni, divertenti ed atipiche.
Un film davvero consigliato!