Trama: Sembrano appartenere a un'altra vita i giorni in cui Eragon era solo un ragazzo nella fattoria dello zio, e Saphira una pietra azzurra in una radura della foresta. Da allora, Cavaliere e dragonessa hanno festeggiato insperate vittorie nel Farthen Dûr, assistito ad antiche cerimonie a Ellesméra, pianto terribili perdite a Feinster. Una sola cosa è rimasta identica: il legame indissolubile che li unisce, e la speranza di deporre Galbatorix. Non sono gli unici a essere cambiati: Roran ha perso il villaggio in cui è cresciuto, ma in battaglia si è guadagnato rispetto e un soprannome, Fortemartello; Nasuada ha assunto il ruolo di un padre morto troppo presto; il destino ha donato a Murtagh un drago, ma gli ha strappato la libertà. E ora, per la prima volta nella storia, umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû'baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell'ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c'è una nuova Alagaèsia, e l'occasione di lasciare in eredità al suo popolo un futuro in cui la tirannia del re nero sembrerà soltanto un orribile sogno. Tutto è iniziato con "Eragon", tutto finisce con "Inheritance".
Ci ho messo tre anni per affrontare questo mattone. Non sarà un'opera che richiede così tanta attenzione e preoccupazione, ma neanche una che mi facesse smaniare dalla voglia di leggerla. Ma alla fine ho deciso di "farla finita".
Eragon ed i Varden sono sempre più vicini alla resa dei conti con Galbatorix. La campagna bellica di Nasuada, capo dei Varden, per quanto sofferta si dimostra eccellente, gli uomini vincono e procedono, le speranze di sconfiggere Galbatorix sembra che diventino concrete benchè si sappia che l'obiettivo è esageratamente superbo e le vere risorse in mano ai combattenti sono pressochè zero. E la lotta bisogna che abbia fine in un modo o nell'altro.
Ma le sorprese non mancano e spesso arriveranno aiuti insperati e sensazionali.
Devo dire che la lettura di questo volume è davvero stata dura e sofferta. Il libro è lento e pieno di capitoli, a mio parere, inutili. I capitoli su Roran...A che diamine servono???? E non uno ma mille! Come la descrizione del parto di Eilan e della guarigione del labbro leporino della figlia ad opera di Eragon. Serviva davvero tutta sta roba?
Poi , a prescindere se uno abbia o meno apprezzato la storia è il finale...La storia finisce cento pagine prima e col capitolo finale quindi uno si sorbisce cento pagine e passa con le elucubrazioni di Paolini.
Per lo meno lo stile di scrittura è scorrevole e semplice, godibile quindi la lettura è rapida e procede senza intoppi.
A onor del vero il finale è anche atipico. In questo l'autore è stato bravo sia scegliendo un esito anomalo ed assolutamente non da "happy ending".
La parte migliore però sono i rigraziamenti....Paolini vuole farci sapere che gli servirebbero altri quattro libri per farci capire come la sua vita è cambiata in seguito alla quadrilogia. Ma anche no! Lo supplico! Non li leggerei ma sarebbe un trauma....
Ed ha pure promesso di essere più veloce a scrivere. ma da fine 2011 non ho visto nulla!
E poi..Dodici anni per questa quadrilogia non sono troppi? Tolkien in questo tempo è stato almeno ad un terzo del suo lavoro e tra mappe, alfabeti, dizionari, racconti e via discorrendo ne ha scritti di materiali e facendo contemporaneamente il professore universitario!
Mi sorprendono poi i positivi giudizi in rete. Per carità, sono felice che sia piaciuto a molti. per la fatica di Paolini e per i lettori stessi. Però una quadrilogia iniziata in maniera promettente è scesa molto di livello allungando troppo il brodo.
Ecco hai detto bene! Ha allungato troppo il brodo! Non l'ho ancora letto, ma visti i precedenti libri avevo il sentore che avesse scritto un altro mattone con varie parti inutili. Comunque prima o poi lo leggerò perchè sono curiosa di sapere come va a finire!
RispondiEliminaPer leggerlo ci vogliono coraggio e pazienza! Soprattutto pazienza...Ma é una missione fattibile :-)
EliminaQuesto libro è stato una delle mie più grandi delusioni.... i primi due romanzi mi erano piaciuti tantissimo, erano esattamente pane per i miei denti vista la mia passione per il fantasy! Ero così fissata con questa serie al punto da rileggerla di continuo fino ad arrivare ad ordinare l'edizione limitata di Brisingr, ma poi è arrivato Inheritance e... non so come descriverlo ma ci sono rimasta malissimo! Non è altro che un libro enorme in cui, battaglia dopo battaglia, avviene tutto quello profettizzato da Angela in Eragon! Cioè, ma và?? Io ho letto tutte queste pagine per poi scoprire che sapevo già tutto?! Non meritavo di essere stupita almeno un pochino? Per non parlare dei colpi di scena (ad esempio l'identità del terzo cavaliere) che sono stati scontatissimi! -.-
RispondiEliminaDopo tutti questi anni devo ancora mandare giù questo libro, non penso di averlo mai riletto ed è assurdo visto che ho riletto almeno una volta tutti gli altri cartacei in mio possesso! xD
Concordo pienamente! E dire che Paolini é orgoglioso di TUTTA la sua saga. Fino al secondo volume ha di sicuro ragione, ma col quarto caduta iper libera...capitoli inutili, pagine di troppo...
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