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16/07/13

Recensione di Darkest Mercy di Melissa Marr

Trama:  Le corti sono nel caos, Keenan, il re dell'Estate, è sparito e le fate della Corte della Notte stanno lentamente perdendo la loro forza. Così inizia il capitolo conclusivo della serie di Wicked Lovely dove incontriamo tutti i personaggi che si sono avvicendati nei quattro romanzi precedenti.




Tutte le cose migliori prima o poi finiscono ed è il caso diella serie di Wicked Lovely dove abbiamo conosciuto un universo di personaggi non indifferente. Credo una delle migliori rivisitazioni delle fate degli ultimi tempi, senza che nessun personaggio si copra di ridicolo come in altre serie similari che nemmeno possono competere. I personaggi sono veri, seguono un percorso di crescita e sono fedeli a loro stessi ed alla loro natura. Gli esseri fatati più umani di quanto credano eppure anche tanto distanti da questa natura che a loro non appartiene.

La storia si apre con il solito prologo con effetto sorpresa che ci spiegheremo a fine lettura, come sempre. 
Le corti sono tutte nel caos più totale con Bananach, la Discordia, che vuole ingaggiare battaglia e divenire sovrana, sovvertendo tutte le regole del mondo fatato.
I regni, nonostante le difficoltà, cercano di allearsi contro la minaccia comune. Il percorso è irto di problemi inusuali ed improvvisi, inauditi, soprattutto considerando che la Discordia cercherà di mettere loro i bastoni tra le ruote per destabilizzarli ed aizzarli tra loro e magari allaersi con lei e quando giungerà voce del potere di Seth, neonata creatura fatata, ovvero la veggenza poichè si ritiene che questi avrebbe dovuto dire molte cose. 

Otterremo tutte le risposte, tutti avranno la fine o l'inizio che meritano. Ci saranno perdite e conquiste ed ogni personaggio maturerà enormemente quasi da rendersi una persona diversa da quella conosciuta.
L'universo di Melissa Marr si riconferma complesso ed indimenticabile. Infonde nel lettore la voglia di non averne mai abbastanza e gli fa temere di essere sotto l'influsso di droghe dei regni fatati, i quali sembra sempre di averli appena conosciuti.
Troppo complessi e vasti..L'Alta Corte, il Regno dell'Estate e quello dell'Inverno, quello del Buio, la Corte Oscura e di Far Dorcha ed Anouka, i signori della morte. I loro intrighi e i loro protocolli, per non dimenticare le creature solitarie che avvicina Keenan nel prologo.
Le sorprese nel finale saranno veramente tante e sbalorditive.
Il miglior finale che si potesse desiderare che chiude le fila di tutti i romanzi precedenti non lasciando nulla al caso o in sospeso. Nonostante i momenti bui che l'autrice doveva creare, la chiusura è stata magistrale e soddisfacente per tutti benchè fino alla fine paura e timori non accennassero a diminuire. Ed invece ho girato l'ultima pagina con la sensazione di essere appena arrivata in un'accogliente famiglia e con tutto il futuro davanti.

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