Caduto fuori dal tempo è un romanzo singolare o, per l'esattezza, una storia a più voci.
Narra la storia di un uomo che, ad un certo punto, si alza da tavola per andare "laggiù". Cerca di convincere la moglie a seguirlo, ma invano. E così parte e cammina verso questo luogo dove rincontrare il figlio defunto cinque anni prima e la cui perdita mai s'è risanata.
Lungo il cammino s'aggiungono il Duca di quelle terre, una levatrice ed il marito ciabattino, la donna delle reti, lo Scriba della città. E da casa il "Centauro", uomo fisicamente bloccato nella scrivania, che capisce solo quando scrive, li segue con la mente. Sarà lui "l'autore" della storia.
Tutti i personaggi hanno in comune il fatto di aver perso il figlio e tutti continuano a patirne la mancanza.
QUi si descrive il cammino che ognuno intraprende verso il dolore.
C'è chi si vieta di pensarci (Il Duca) o vieta ad altri di pensarvi (Il Duca verso lo Scriba), ordinandogli di cercare e scrivere i dolori altrui, soprattutto del Centauro. Vi è chi si spegne ogni giorno, chi vuole capire, chi diviene scansante e così via.
Si nota uno schema nel racconto: la sofferenza che ci annienta e ci inebetisce, il nostro andare avanti e mimare una vita apparente. Alcuni (quelli che viaggiano verso laggiù) cercano di raggiungere il loro caro (letteralmente o meno), affrontano la rabbia della perdita per lasciare posto alla dolcezza del ricordo che, se perso, segnerà la vera morte della persona pianta.
Non vi è una risposta davanti alla perdita, ma molte esperienze diverse ed il vivo consiglio del ricordo, il rifiuto dell'oblio.
Purtroppo presto o tardi tutti dobbiamo sopportare la perdita.
Non è mai facile. Il dolore, magari non finisce, ma si trasforma e ci si impara a convivere finchè è parte di noi e non è sempre un male.
I morti sono, come dice il romanzo, "caduti fuori dal tempo" ovvero costretti ad uscire dai binari della vita. Questa è una costante di tutto il libro.
Lo stile del romanzo è particolare. A tratti testo (buona parte di quanto scritto dallo Scriba) a tratti poesia, tutto versi e strofe.
Si tratta per l'appunto di un racconto a più voci ed in tal senso la struttura è molto libera.
I personaggi non ci vengono presentati, descritti. Ci viene raccontato il loro viaggio e la loro vita. Conosciamo la loro persona e possono essere chiunque, anche dei nostri conoscenti.
Il più incisivo ed anche "sboccato" è il Centauro, unico personaggio "descritto". Infatti è fuso con la sua scrivania nella stanza del figlio e la parte inferiore del corpo è quella della bestia mitologica, con tanto di zoccoli. Ed è circondato da carta e penna, da tutti gli oggetti del figlio. Lui è concreto, cinico, espressivo, aggressivo, sagace.
Le altre descrizioni dei personaggi sono blande. Ad esempio la moglie dello Scriba. Si capisce che è una bella donna, sensibile, aperta. Si punta tutto su psicologia, interpretazione, fatti, interiorità.
gli unici che vengono presentati per nome sono i figli defunti, coloro che devono essere ricordati.
Un romanzo particolare che, come quelli del genere, è difficile che piaccia e sicuramente non al pubblico comune. HA il gran pregio di poter essere interpretato e letto in molti modi.
Questo è il primo libro che leggo di questo autore molto conosciuto e prolisso. gran parte dei suoi romanzi sono pubblicati e conosciuti in Italia, tra cui anche parecchie pubblicazioni per ragazzi e saggi inchiesta sulle realtà che più conosce da vicino come "La guerra che non si può vincere" (2003) e "Con gli occhi del nemico" (2007).
Nasce e vive a Gerusalemme, dove si impegna pubblicamente per il processo di pace in Medio Oriente. Collabora infatti con le testate di quotidiani "LA Repubblica", "The New York Times" e "The Guardian".
non dev'essere una lettura leggera, il tema è davvero toccante e mi ha fatto venire voglia di leggerlo.Sono convinta che i libri che facciano pensare vadano letti anche se magari non sono proprio tra quelli che ci piacciono..un po' come le medicine.Me lo segno e vedrò un po'.
RispondiEliminaLeggerissimo non è anche se devi sforzarti di capire perchè il modo in cui è scritto ti costringe a concentrarti perchè è come leggere una poesia...Però vale sicuramente la pena.
EliminaMagari lascialo dopo alcune letture semplici e quando ti senti pronta. Non è massacrante, ma leggere di un viaggio in onore al ricordo dei defunti non è proprio adatto ai momenti noir che ognuno di noi passa!
Eliminaquesto lo inserisco subito nella mia wish list..credo sia toccante...
RispondiEliminaMolto! L'autore è capacissimo di narrare con semolicità e senza pesantezza. Ma allo stesos tempo fa riflettere!
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