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24/11/17

Recensione di Confusione - I CAzalet volume terzo - E. J. Howard

Trama È il 1942: da quando abbiamo salutato i Cazalet per l’ultima volta è trascorso un anno. I raid aerei e il razionamento del cibo sono sempre all’ordine del giorno, eppure qualcosa comincia a smuoversi: per le giovani Cazalet la lunga attesa è finita e finalmente Louise, Polly e Clary fanno il loro ingresso nel mondo. Quella che le aspetta è una vita nuova, più moderna e con libertà inedite, soprattutto per le donne. Le cugine si avviano su strade disparate, tutte sospese tra la vecchia morale vittoriana del sacrificio e un costume nuovo, più disinvolto, in cui le donne lavorano e vivono la loro vita amorosa e sessuale senza troppe complicazioni. Mentre Louise si imbarca in un matrimonio prestigioso ma claustrofobico, sul quale incombe l’ingombrante presenza della suocera, Polly e Clary lasciano finalmente le mura di Home Place per trasferirsi a Londra e fare i loro primi passi nell’agognata età adulta, che si rivela ingarbugliata ma appagante. Per quanto riguarda il resto del clan, fra nascite, perdite, matrimoni che vanno in frantumi e relazioni clandestine che si moltiplicano, i Cazalet vanno avanti a testa alta e labbra serrate, sognando, insieme ai loro amici e ai loro amanti, la fine della guerra: «il momento in cui sarebbe iniziata una vita nuova, le famiglie si sarebbero ricongiunte, la democrazia avrebbe prevalso e le ingiustizie sociali sarebbero state sanate in blocco». Ormai ci sembra di conoscerli personalmente, e non possiamo che attendere insieme a loro quel momento. Nel frattempo, godiamoci i colpi di scena di Confusione, che ci lasceranno senza fiato.

Ci ho messo più del dovuto ad iniziare questo volume dei Cazalet, ma poi l'ho letto quasi tutto d'un fiato!
Le vicende riprendono dal 1942. Gli anni che si avvicinano alla fine del conflitto saranno cruciali per questa famiglia, almeno da quanto ne ho potuto evincere.

Di nuovo sotto esame i capitoli sotto lo sguardo di Clary, Polly e Louise, alternati ai capitoli sulla famiglia. 
Di stravolgimenti ne abbiamo? Altrochè!

Louise si trova velocemente maritata e dire che il matrimonio sarà claustrofobico è dire poco. Infatti si troverà stretta tra suo marito, che non considera minimamente i suoi sentimenti, e la suocera Zee che non fa mistero della sua antipatia verso Louise, come verso le donne in generale. La giovane si sentirà sempre sotto esame, ma non avrà mai il coraggio di opporsi platealmente, vittima dei costumi dell'epoca e della soggezione.
Polly e Clary sperimenteranno la libertà prima vivendo con Hugh, il padre di Polly (che inizialmente troviamo in lutto per la moglie), i primi lavori, le prime relazioni sociali. Clary coltiva ancora la speranza che suo padre sia vivo, ma inizia a nutrire dei dubbi. Per entrambe sarà preziosa l'amicizia di Archie, l'amico di Rupert, il padre di Clary. Io lo adoro! E' gentile, educato, empatico, aperto di mente.. Che ci fa un uomo come lui negli anni '40? Tra un pò non esistono nemmeno oggi!
Anche i personaggi che passano per Home Place ne hanno delle belle da raccontare... Villy dovrà fare i conti con la sua infatuazione per Lorenzo, il cantante amico di Jessica ed Edward conduce sempre più una doppia vita con la sua amante Diana, la quale sta iniziando a stufarsi di vivere nell'ombra e nei problemi.
Zoe invece inizia a vivere, ma non si lascia andare completamente perchè non sa se considerarsi vedova o sposata. Questo dubbio circa la sorte di Rupert è terribile, non permette a Zoe di conoscere la verità e dunque di indirizzare la sua vita da qualche parte. E' in un limbo.
Rachel resta prigioniera dei suoi obblighi da figlia nubile, non capendo che Sid sta per superare ogni limite di sopportazione a mio avviso. 
Anche i personaggi minori avranno le loro emozioni, ma non sto qui a raccontarvele, altrimenti tanto vale scrivere una relazione dettagliata di ogni personaggio!

Questo volume, a mio parere, è ancora meglio del precedente! La storia è sempre più nel suo culmine. Gli eventi, pur raccontati senza fretta, scorrono veloci. Tutti i personaggi, come d'abitudine, hanno occasione di dire la loro.
La narrazione e lo stile di scrittura sono sempre impeccabili e secondo me sono migliorati ulteriormente. O sarà che mi sono affezionata ai personaggi ed alla storia? Ma la qualità c'è!
E' interessante  questo ritratto di un'epoca, ritratto che al quinto volume ci trascinerà fino agli anni '50, abbastanza però per fare un raffronto con la società odierna.
Innanzitutto già vediamo la differenza tra la generazione di Villy e Rachel e delle giovani Cazalet, le prime chiuse negli obblighi e schifate dalla sessualità di qualunque genere. Non sarà così per tutte, ma racchiudono bene il disagio circa il tema dell'intimità, tipico dell'epoca e che ci trasciniamo ancora, nonostante le apparenze libertine degli anni 2000. Le seconde invece sono ancora titubanti, cercano a tentoni la loro strada nel mondo, però si vede che iniziano ad emanciparsi, a sentirsi libere e fare le prime esperienze, cose che le loro madri difficilmente avrebbero fatto e sicuramente in maniera ben diversa. Anche se noto poco sgomento, forse perchè si è ancora confusi dal conflitto e le differenze sono ancora poche. Però dei tabù e dei clichè persistono, come l'abitudine a considerare la moglie buona a fare figli e la naturale ed obbligata reazione della donna nell'amare i bambini. A me stupiscono però le donne che possono fumare a piacimento. Almeno qui in Italia, grosso modo in quegli anni, una donna che fumava era molto malvista. Nella saga dei Cazalet invece un pò di riprovazione a volte si vede, ma nemmeno troppa.
La parte storica fa un pò da sfondo, ma ovviamente conta altrimenti la storia non reggerebbe.
Concludo, dicendo che sono assolutamente soddisfatta della lettura!

2 commenti: