Recensione di Proibito di Tabitha Suzuma e citazione del manga Splendid Lovestory

Tosto, un libro davvero tosto e difficile, ma proprio per questo splendido.

Maya è una sedicenne chiamata a crescere troppo in fretta a causa dell'abbandono del padre e la madre è alcolista e spesso assente (più depravata non si può), inoltre ha un "ragazzo" divorziato che altri figli non ne vuole. Assieme al fratello Lochan si occupa di crescere i  tre fratelli ed andare a scuola, benchè pressochè tutto il carico spetti a lui e lei lo spalleggi caldamente.

La situazione è disperata, degna delle migliori realtà degradate di cui sono stata direttamente testimone ed in altri casi solo orecchio ascoltatore. Diciamo che per la maggiore so cosa vuol dire, personalmente, cercare di far andare tutto bene, nascondere i segreti, essere adulti nell'età dei giochi, sentirsi diversi, emarginati, esclusi, privati anche delle cose più semplici, sentirsi in difetto quando quelle che all'epoca sono nostri coetanei dovrebbero baciarsi le mani per la sorte fortunata che hanno avuto. 

Capisco la rabbia repressa di Lochan, il suo autolesionismo, le sue motivazioni, i suoi problemi, il peso che grava sulle sue spalle, la voglia di rivalsa e libertà. Quel peso che ad un certo punto diviene insostenibile e minaccia di schiacciarlo. Deve studiare per la maturità, pensare ai fratelli, fare le veci della madre, pensare alla spesa ed ai pagamenti, a non fare accorgere dei servizi sociali circa la loro situazione...ed a reprimere qualcosa di ingiusto ed immorale, ovvero l'attrazione per sua sorella.

Maya dal suo canto non è indifferente. E capisce Lochan sia per le difficoltà che per il sentimento, lei che fà tanto la forte in pubblico ed in realtà regala la bella maschera di sè.

Non vorrei generalizzare, ma, anche se tutto ciò è sbagliato, è tenero, reale, sincero. Giusto nel suo modo. Visto che noi chi siamo per definire il giusto? Certo è un'attrazione anomala, perfino disgustosa. Suvvia, a chi non verrebbe disgusto pensare a tutto ciò riferito ai familiari? Però provate a vivere come han vissuto loro e forse vedrete che è, sì nato un rapporto morboso, ma in mezzo a tutta la falsità ed i pesi è l'unica cosa sincera e genuina per due fratelli cresciuti come pari, che si sono visti come vice genitori e non come consanguinei. In un certo senso ho sperato nella scoperta di falsi legami di parentela, anche se ciò avrebbe fatto perdere spessore al libro. Chissà comunque che i due magari non avrebbero provato la stessa attrazione se la famiglia avesse potuto essere felice, comune a tutte le altre.

I fatti che si sviluppano sono molti, complessi, duri. Purtroppo veri, ne succedono di continuo a persone di cui al massimo si può sospettare.

La tematica "incestuosa" ovvero l'amore tra fratelli non è cosa nuova. Molte letterature ed arti se ne sono avvalse. Nel mio cuore è rimasta l'opera manga "Splendid Love Story" di Miyuki Kitagawa. Kasumi e Yoshiki si trovano entrambi a Roma. Lei per dimenticare un amore e lui per lavoro, è un archeologo. Il loro incontro sarà rovente ed anche di breve durata. Infatti lei deve ripartire subito alla volta del Giappone per il funerale del padre che non vede da anni, precisamente dal divorzio dei genitori quando era ancora piccolissima. Alla funzione incontra Yoshiki che è... suo fratello! Inutile dire che ci saranno mille problemi e tutti i tentativi di evitare che la storia prosegua sia da parte dei due ragazzi che da parte dello spasimante di lei e della ragazza di lui, figlia del "promotore universitario" di Yoshiki nel campo archeologico. Insomma ce ne sono di cotte e di crude. La storia è bella, strappacuore, meravigliosa. Ok, è "sbagliata", ma mi ha commossa profondamente e come me milioni di lettori. In fondo Kasumi e Yoshiki sono due estranei costretti a separarsi causa legame familiare che mai avrebbero sospettato di avere. Molto diversa dalla situazione di Maya e Lochan, ma con evidenti assonanze. Due situazioni poco comuni che magari con altre circostanze non avrebbero preso questa piega.