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07/09/21

Recensione di Truthwitch di Susan Dennard - The witchlands #1

 

Trama: NELLE LANDE STREGATE ci sono infiniti tipi di magia: tanti quanti i modi per mettersi nei guai, come ben sanno due giovani donne molto speciali. Safiya è una Strega della Verità, ha il dono di riconoscere le menzogne. C’è chi ucciderebbe per avere quel potere, e così lei lo tiene ben nascosto, se non vuole essere usata come una pedina nello scontro tra gli imperi. Iseult invece è una Strega dei Fili: sa vedere i legami invisibili che uniscono le persone attorno a lei, ma non riesce a percepire i sentimenti che la riguardano direttamente. Le due ragazze hanno personalità complementari – impulsiva e focosa Safi, fredda e prudente Iseult – e soprattutto sono inseparabili. Tutto ciò che vogliono è essere libere di vivere le loro vite come un’avventura continua, ma le ombre della guerra si addensano sulle Lande Stregate. Con l’aiuto dell’astuto principe Merik, Safi e Iseult si troveranno a combattere contro imperatori, mercenari e uno Stregone del Sangue votato alla vendetta, decisi a tutto pur di dominare il potere di una Strega della Verità.

Ecco, se partiamo dalla trama ci siamo al 50%.
Safiya fon Hasstrel ed Iseult det Midenzi sono Sorelle di Filo, due streghe legate da un naturale vincolo magico. La prima è una nobile di Cartorra anche se si è allontanata dalla nobiltà e sogna una vita libera. La seconda è una ex-appartenente della tribù stabile nomatsi di Midenzi. E' una strega dei fili, però incapace di  fare alcune magie tipiche del suo ramo. Non potrebbero essere più diverse né piùù legate, l'una spericolata e l'altra riflessiva.
Sarà l'impulsività della prima a cacciare sempre nei guai la seconda, ma stavolta la posta in gioco è molto più alta e si troveranno pedine di una grande scacchiera dalle regole complesse e dagli intrighi e complotti più svariati. Il loro destino sembra legato a quello del principe di Nubrevna, Merik Nihar, un nobile che cerca di fare l'impossibile per il suo amato popolo, nonostante la cupidigia della sorella maggiore.
Non esattamente ciò che promette la trama, un po' fuorviante.

Questo libro scorre che è una meraviglia anche se non è eattamente epico.
Ha una narrazione lenta e riflessiva, concentrata all'azione se necessario, ma comunque esplicativa.
E' il fantasy di cui avevo bisogno da tempo, classico eppure innovativo.
Il worldbuilding è complesso e si scopre man mano come ogni aspetto di questo libro, per cui noi impareremo leggendo e facendo i dovuti collegamenti.
E' inevitabile fare paragoni tra la mappa del libro ed il mondo vero: per me Venaza (con la n alla spagnola che non so fare), la città dove vivono Safi ed Iseult, è Venezia e Nubrevna sembra uno strano mix tra Grecia, Croazia e Burano (mentre leggevo avevo questa impressione).
Ho amato la magia ed il sistema magico descritto dall'autrice, le leggende di questo mondo sul Cahr Awen ed i personaggi, anche se ad evolvere sono per lo più i principali. Gli altri sono funzionali alla storia e li vediamo impegnati essenzialmente nelle scene chiave.
Certo è evidente che questo è il libro d'introduzione. Accadono cose, ma fino ad un certo punto e quanto effettivamente succede, al netto di tutto, spiega tipo il 20% di quanto ancora non sappiamo, per quanto qualche sospetto ce lo abbia.
Però non vedo l'ora di conoscere il destino di Safi, Merik ed Iseult, mi sono affezionata a tutti e tre. Per la verità mi stanno simpatici quasi tutti, in particolare Evrane, monaca di Carawen che ha un ruolo abbastanza importante qui.
Un libro complesso e ben intrecciato, dal ritmo adeguato al momento narrativo, una narrazione riflessiva ed un linguaggio semplice e scorrevole, ma mai sciatto.
Qualche difettuccio c'è, però c'è gran margine di miglioramento.
Una coccola consigliata a chi ama il fantasy tradizionale, ma non troppo e con donne toste, atipiche ed abili nel combattimento come protagoniste. Poi magie, maledizioni, intrighi...
L'ho amato!

Finito il 04/07/21

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