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18/06/19

Recensione di Rebel La nuova alba di Alwyn Hamilton - vol.3

Trama: Fuggendo dal suo sperduto paesino nel deserto, mai Amani avrebbe immaginato di unirsi a una ribellione e tanto meno di prenderne da sola il comando. Ma quando il sanguinario Sultano del Miraji imprigiona il Principe Ribelle nella mitica città di Eremot, non le rimane altra scelta.

Armata solo della sua infallibile mira, della sua intelligenza e dei suoi poteri Demdji, Amani guida lo sparuto esercito dei ribelli in una missione attraverso le distese implacabili del deserto, per soccorrere i compagni.

Ma quando vede proprio coloro che più ama mettere a repentaglio le proprie vite per affrontare Gul e soldati nemici, si chiede se davvero è lei la leader di cui hanno bisogno o se invece non li stia guidando tutti alla morte.

Amore, vita, morte, queste le parole chiave delle scelte che la aspettano.

Alwyn Hamilton ha iniziato questa trilogia con una protagonista d'eccezione, vicende movimentate e indimenticabili atmosfere.
Sono stata costretta a vedere Aladdin da mio figlio maggiore e certe scene mi facevano pensare a questa serie.
Ogni volume è stato coerente e compatto, adrenalinico. Il rischio di essere delusi era ESTREMO.
Alwyn ce l'avrà fatta con La nuova alba, volume conclusivo e dunque critico?


Amani ha un importante compito. Non può arrendersi. Con Ahmed in prigione e i ribelli dispersi o imprigionati con lui, le forze sono ai minimi termini. Però occorre deporre il Sultano e quindi uscire da Izman, procurarsi un esercito e vincere la rivolta. Non esattamente una cosa semplice. Sa che potrebbe essere l'ultima battaglia per tutti loro.
La ragazza però ha più di un asso nella manica o lo creerà e saprà farsi strada tra mille difficoltà per tentare l'eroica impresa, anche azioni ben oltre lo sconsiderato.
Purtroppo non ci sarà solo una grandiosa avventura, anche se molto complessa. Alwyn Hamilton è sadica, molto sadica, sadicissima.
Credetemi, il vostro cuore palpiterà per essere distrutto il secondo dopo. Soffrirete, a volte gioirete, soffrirete e gioirete e soffrirete assieme. Colpisce dove fa male, punto. Tra gioie e dolori, unioni e morti, il vostro petto sarà una massa in fin di vita a fine lettura. Anche perché è realistica. C'è una rivolta, la guerra avrà luogo. Guerre e rivolte sono eventi dolci e tutti ne escono sani e salvi? D'accordo che qui abbiamo della magia, ma ovviamente no!

Ogni volume è stato polvere da sparo, esattamente come Amani che è fatta di sabbia, carne e proiettili.
La storia è stata più lenta e molto è stato abbreviato, fino all'epico finale, ma quei pochi capitoli carichi recuperano per tutti. Io comunque ho ADORATO la trilogia e questo libro, scritto con lo stile fluido, asciutto ed essenziale, dinamico, che contraddistingue la Hamilton che ci vizia con capitoli veri e propri e altri fiabeggianti, ricchi di elementi fiabeschi e di cultura araba.
Una serie di racconti che starebbe proprio bene ne Le mille e una notte.
Adesso dovrò farmi passare questo buco che ho nel petto, sperando che le prossime letture sapranno emozionarmi molto, anche se temo non come la trilogia di Rebel. Enrico Galiano col suo nuovo libro ha molte possibilità.

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