Trama: «Essere democratici è una fatica immane. Significa fare i conti con la complessità, fornire al maggior numero di persone possibile gli strumenti per decodificare e interpretare il presente, garantire spazi e modalità di partecipazione a chiunque voglia servirsene per migliorare lo stare insieme. Inoltre non a tutti interessa essere democratici. A dire il vero, se guardiamo all'Italia di oggi, sembra che non interessi piú a nessuno, tanto meno alla politica. Allora perché continuiamo a perdere tempo con la democrazia quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura? Il fascismo non è un sistema collaudato che garantisce una migliore gestione dello Stato, meno costosa, più veloce ed efficiente?» Dando prova di un'incredibile capacità dialettica, Michela Murgia usa sapientemente la provocazione, il paradosso e l'ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. E ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte più nera che alberga in ciascuno di noi.
Questo piccolo libretto è veramente un piccolo tesoro.
In nemmeno cento pagine Michela Murgia ci parla in maniera fintamente sprezzante di "come diventare fascisti".
Ultimamente il clima che si respira in Italia è sempre più teso e ricco di beoti che inneggiano all'odio verso il diverso, felici di un governo imbarazzante composto da persone come noi (e si vedono i risultati!) e incapaci di vedere al di là del proprio naso e dei contentini.
Ma questo volumetto non parla solo "dell'italiano medio", bensì di tutti noi. Infatti anche chi non è fascista, chi non odia i migranti, chi è critico è possibile vittima del vecchio regime dittatoriale riguardo alla modalità di pensiero.
Vengono resi evidenti i limiti della democrazia. Se tutti possono tutto, come si può dire ad una persona, al suo gruppo politico, che sbagliano, che sono razzisti, restrittivi senza passare per repressivi ed ipocriti? Tecnicamente anche i no-vax (poi ci sono anche i free-vax...brrr!) hanno ragione, benché su questioni di scienza e medicina ci sarebbe poco da obiettare.
La cosa ironica e preoccupante è che sotto sotto molte cose sono così. In questo clima parlano tutti, ma nessuno emerge. Però i messaggi di odio, paura e razzismo passano benissimo.
Oggi giorno tutti hanno un nemico.
A fine volume c'è un test che ci permette di verificare il proprio livello di fascismo. Per fortuna ho ottenuto un punteggio misero, ma qualche frase l'ho condivisa (il cittadino medio è come un bambino di 12 anni non troppo intelligente, come può fare il ministro uno che non ha manco il diploma, le indennità dei parlamentari sono un insopportabile privilegio, vi ricordo che questa gente vota, anche i partigiani comunque non erano stinchi di santo, sotto sotto ho opzionato pure comunque è vero che ha fatto anche cose buone perché ho letto romanzi accurati e sentito testimonianze di chi ha avuto risolto la vita grazie al duce, rendendomi chiare luci ed ombre del periodo). Purtroppo la maggior parte delle frasi, terribili, le sento uscire molto spesso dalle bocche altrui. Si parla di buonismo, se ti piacciono gli immigrati portali a casa tua, prima dovrebbero venire gli italiani, i nostri emigrati erano diversi, cenni alla famosa ruspa, ci rubano il lavoro (eh, ti ci vedo in mezzo ai campi o come operaio in nero), la famiglia naturale,... Tanti argomenti che un vero nazionalista porta avanti ed a cui tanti cretini che non hanno voglia di pensare vanno dietro.
Se il Duce fosse vivo andrebbero davanti al plotone d'esecuzione in meno di cinque minuti. Poi vorrei vedere se tutte le loro rosee speranze si realizzassero quanto bene farebbero all'Italia gli effetti. Già si vedono quelli strabilianti del decreto...sicurezza.
La democrazia ha dei limiti, verissimo, ma occorre evitare che il razzismo, l'odio e la paura la facciano da padrone. Ed io vedo tanto buio in questo paese, come se avessimo perso la bussola e fossimo capaci di ragionare ed agire solo con la pancia. Sempre più persone si infiammano per quanto di più distruttivo possibile ci sia. Questo è accaduto anche il secolo scorso, non solo in Italia.
In nemmeno cento pagine Michela Murgia ci parla in maniera fintamente sprezzante di "come diventare fascisti".
Ultimamente il clima che si respira in Italia è sempre più teso e ricco di beoti che inneggiano all'odio verso il diverso, felici di un governo imbarazzante composto da persone come noi (e si vedono i risultati!) e incapaci di vedere al di là del proprio naso e dei contentini.
Ma questo volumetto non parla solo "dell'italiano medio", bensì di tutti noi. Infatti anche chi non è fascista, chi non odia i migranti, chi è critico è possibile vittima del vecchio regime dittatoriale riguardo alla modalità di pensiero.
Vengono resi evidenti i limiti della democrazia. Se tutti possono tutto, come si può dire ad una persona, al suo gruppo politico, che sbagliano, che sono razzisti, restrittivi senza passare per repressivi ed ipocriti? Tecnicamente anche i no-vax (poi ci sono anche i free-vax...brrr!) hanno ragione, benché su questioni di scienza e medicina ci sarebbe poco da obiettare.
La cosa ironica e preoccupante è che sotto sotto molte cose sono così. In questo clima parlano tutti, ma nessuno emerge. Però i messaggi di odio, paura e razzismo passano benissimo.
Oggi giorno tutti hanno un nemico.
A fine volume c'è un test che ci permette di verificare il proprio livello di fascismo. Per fortuna ho ottenuto un punteggio misero, ma qualche frase l'ho condivisa (il cittadino medio è come un bambino di 12 anni non troppo intelligente, come può fare il ministro uno che non ha manco il diploma, le indennità dei parlamentari sono un insopportabile privilegio, vi ricordo che questa gente vota, anche i partigiani comunque non erano stinchi di santo, sotto sotto ho opzionato pure comunque è vero che ha fatto anche cose buone perché ho letto romanzi accurati e sentito testimonianze di chi ha avuto risolto la vita grazie al duce, rendendomi chiare luci ed ombre del periodo). Purtroppo la maggior parte delle frasi, terribili, le sento uscire molto spesso dalle bocche altrui. Si parla di buonismo, se ti piacciono gli immigrati portali a casa tua, prima dovrebbero venire gli italiani, i nostri emigrati erano diversi, cenni alla famosa ruspa, ci rubano il lavoro (eh, ti ci vedo in mezzo ai campi o come operaio in nero), la famiglia naturale,... Tanti argomenti che un vero nazionalista porta avanti ed a cui tanti cretini che non hanno voglia di pensare vanno dietro.
Se il Duce fosse vivo andrebbero davanti al plotone d'esecuzione in meno di cinque minuti. Poi vorrei vedere se tutte le loro rosee speranze si realizzassero quanto bene farebbero all'Italia gli effetti. Già si vedono quelli strabilianti del decreto...sicurezza.
La democrazia ha dei limiti, verissimo, ma occorre evitare che il razzismo, l'odio e la paura la facciano da padrone. Ed io vedo tanto buio in questo paese, come se avessimo perso la bussola e fossimo capaci di ragionare ed agire solo con la pancia. Sempre più persone si infiammano per quanto di più distruttivo possibile ci sia. Questo è accaduto anche il secolo scorso, non solo in Italia.
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