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09/11/18

Recensione di The sun and her flowers di Rupi Kaur

Descrizione:
questa è la ricetta della vita
disse mia madre
tenendomi fra le braccia mentre piangevo

pensa a quei fiori che pianti

in giardino ogni anno

t’insegneranno
che anche le persone
devono appassire
cadere
radicare
crescere
per poter fiorire



- rupi kaur



Che mi è saltato in mente di leggere poesia? Colpa delle Personal Book Shooper di Padova! E pure di Glinda di Atelier dei libri, ma questa è un'altra storia...


Come si è capito per me questo è un tipo di lettura decisamente atipico, preferisco un testo diretto.

Qui sta il bello perché le poesie di Rupi Kaur sono e non sono poesie. 
C'è un linguaggio "in versi", ma senza essere tradizionalista, è quasi un dialogo, il tutto è come un discorso. Sono riflessioni, pensieri, opinioni. Categoricamente senza lettere maiuscole.

Si parla di tutto: della fine di una relazione amorosa (e qui il dubbio: che si trattasse di una relazione malata lo avevo capito, ma è nata da una violenza? è diventata violenta per poi finire col tradimento di lui????), del rispetto che ci dobbiamo, di infanticidio e tradizioni, dell'immigrazione dei suoi genitori (così presumo io) e del rapporto che ha con loro, con la mamma in particolare. Le sezioni hanno a che fare con la vita di un fiore perché si appassisce, ci si radica, si sboccia.


Arrivata alla parte con le poesie sull'immigrazione ho iniziato a sottolineare come una pazza, quasi fino alla fine del libro. E' un tema che mi rende sensibile e che Rupi affronta con grazia e con istantanee di sentimenti e scene, al pari di quelle che vedono il ricongiungimento dei suoi genitori, i suoi pensieri sulla mamma, le considerazioni sulla tradizione per una donna con le sue origini e  per via del suo orientamento religioso.

Le riflessioni che si possono fare sono numerose, anche solo sulla fine di un amore o su un amore malato, che distrugge.

Ci sono vari elementi però che mi riempiono di dubbi: è la storia di Rupi Kaur in versi?
L'unica cosa che mi ha disturbato è stato il linguaggio troppo, troppo realistico, per lo meno in alcuni punti. Mi ha un poco infastidita, per esempio, vedere sottolineato che la seduta dalla psicologa costa, allora si sforza di parlare. Perché sottolinearlo? Si vede che vuole dare voce al cuore, ma a volte ho visto troppa contestualizzazione. Anche quando parla di trucchi e trattamenti di bellezza per lo spasmodico desiderio di molte donne di essere belle, accettate, desiderate, si scende troppo nel realistico. Questo mi è rimasto molto impresso.

E' bello il messaggio finale: dobbiamo aver rispetto di noi stesse perché abbiamo diritto di contare ed affermarci e non possiamo arrenderci al dolore, pure se sembra talmente facile. E credetemi, ci penso spesso perché alzarsi al mattino è sempre difficile. Dare troppa attenzione ai problemi fa impazzire, pensarci meno e trovarseli sempre lì fa anche passare la voglia di agire, proteggendosi vivendo solo al momento presente ed agli impegni "minori". Mi devo sforzare a trovare un equilibrio.
In questo senso il libro mi è stato d'aiuto e mi ha dato supporto, regalandomi emozioni e sentimenti perché o si odia o non è possibile rimanere del tutto indifferenti alle parole che ci regala.

Il volume poi è impreziosito di illustrazioni disegnate dall'autrice stessa ed in linea con la poesia cui è riferita. Anche nelle rappresentazioni "osé" è delicata e fine.

Questo volume è adatto ad animi delicati e sensibili, magari ad appassionati di poesia, ma può essere apprezzato anche da altri, come avete visto.

2 commenti: