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13/07/17

Recensione di Gregor - La profezia del Sangue di Suzanne Collins

Trama: Quando riceve questo messaggio Gregor capisce che è giunto il momento: lui e la sorellina Boots devono tornare nel Sottomondo. Insieme a Ripred il ratto, a Temp lo scarafaggio gigante, e guidati da una colossale lucertola, dovranno attraversare una giungla infestata da piante carnivore e sopravvivere a pericoli inimmaginabili. Per sconfiggere la piaga mortale e mettere fine agli effetti devastanti dell'antica minaccia il guerriero di Sopramondo dovrà attingere a tutto il suo potere e a tutto il suo coraggio: solo lui può salvare il Sottomondo. E non solo. Perché il contagio si espande, e già due delle persone che gli sono più care rischiano di essere perdute per sempre.

L'ultima volta che Gregor è stato nel Sottomondo, è scampato per miracolo ad un'esecuzione in quanto ha, secondo molti, apertamente disatteso la Profezia del Flagello, si è rifugiato a casa in attesa di sapere cosa sia accaduto ai compagni di viaggio dispersi o ricoverati. Ormai teme di non ricevere più notizie ma arriva un messaggio: il Sottomondo è colpito da un'epidemia. Cè bisogno della presenza di Gregor e Boots, anche solo per verificare che non siano  infetti loro stessi. La malattia si è infatti diffusa dopo l'ultima spedizione. Peccato che la madre non voglia che tornino nuovamente laggiù. Il problema non si pone perchè sono costretti dai ratti e la madre decide di andare con loro.
Comunque lei dovrà arrendersi all'evidenza. Il loro soggiorno sarà lungo perchè verrà infettata e compito dei suoi figli e dei nuovi compagni di viaggio sarà di trovare la cura tramite gli indizi della Profezia del Sangue.

Questo libro si che vede una netta crescita dei personaggi!
Intanto abbiamo più a che fare, anche se poco, con la madre di Gregor, Lizzy e Boots. Capisco che non voglia avere a che fare col Sottomondo, che le abbia portato solo guai, ma scelta non c'è e potrebbe prendere l'occasione di ampliare i propri orizzonti già che c'è.
Ma i miei complimenti a tutti gli altri!
Certo, Gregor ha i suoi malumori visto che ha un carattere suscettibile, ma è anche aperto al dialogo e ad ammettere i propri errori. Non da poco per un ragazzino della sua età, reso comunque più maturo dai guai finanziari della famiglia. Niente da fare, quasi sempre sono solo le disgrazie a far maturare. In più occasioni noteremo questo suo tratto, presente anche negli altri libri, ma lo trovo più maturo solo adesso. Almeno questa è la mia percezione.
Boots invece mi sembra cresciuta. Sempre spensierata, ma anche molto più consapevole (anche se a meno di tre anni è un genio a conoscere l'alfabeto benchè solo vocalmente!) e cerca di comprendere davvero il mondo attorno a lei.
Altri personaggi invece li vedo statici oppure, a fine lettura, peggiorati. Sono pochi quelli che migliorano e crescono come il protagonista indiscusso.
Le ambientazioni sono sempre più incredibili (non ho letto il famoso libro di Vernes ma temo che stia facendo a gare con lui, la Collins) e pericolose, ma anche magiche e sorprendenti perchè se durante la prima missione abbiamo visitato la Terra Morta, nella seconda abbiamo navigato per giungere al Dedalo coi serpenti marini, stavolta siamo in viaggio verso il Vigneto degli Occhi, una giungla tanto affascinante quanto insospettabilmente letale e dove incontreranno singolari personaggi ma anche dove si trova la cura.
Questa volta i colpi di scena, nel bene o nel male, mi hanno sorpreso (la Collins non si risparmia nemmeno nelle saghe  per più "piccoli").
Adesso sono curiosa di conoscere le ultime due profezie!


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