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27/05/17

Recensione di Noi due ai confini del mondo di Morgan Matson

Trama: Amy Curry pensa che la sua vita sia uno schifo. Suo padre è recentemente scomparso in un incidente d’auto e sua madre ha deciso di trasferirsi dalla California al Connecticut, proprio durante il suo ultimo anno di scuola. Il viaggio in macchina per raggiungere la costa opposta degli Stati Uniti è lunghissimo, e con lei ci sarà Roger, figlio di un’amica della madre, che Amy non vede da quando erano bambini. Perciò, quando se lo trova di fronte, Amy ha uno strano sussulto, che però è brava a nascondere. La verità è che non è esattamente entusiasta all’idea di attraversare il Paese con qualcuno che non conosce, ma la strada è infinita e bisogna darsi il cambio alla guida. Il tragitto scrupolosamente programmato da sua madre viene però completamente stravolto, via via che l’iniziale diffidenza tra i due diventa simpatia, e il viaggio si trasforma, ora dopo ora, in qualcosa di diverso, molto speciale e più profondo… Noi due ai confini del mondo è un grande successo internazionale, un viaggio romantico e indimenticabile che vorresti non finisse mai.

Mi sono trovata a dover leggere un libro di viaggi on the road, genere che non apprezzo molto.
"Noi due ai confini del mondo"  invece è stato carino e scorrevole, anche se la mia passione per la tipologia di romanzo resta bassa(e nonostante fosse un NA/romance newton, ma quello è un altro discorso...).
Amy Curry da tre mesi fa finta di vivere, dalla morte del padre. Ha chiuso tutti fuori, non prova nulla, sa che deve fare finta che tutto sia a posto ma è anche consapevole che deve tenere le distanze se non vuole crollare. Poi sua madre decide che devono andare a vivere in Connecticut, via dalla solare California. Amy non vuole lasciare la sua casa anche se nulla sarà come prima e ci si mette pure l'imprevisto: lei non guida più quindi dovrà fare il tragitto in auto con Roger, il figlio di un'amica della madre, fino alla sua nuova casa.
La madre vive lì già da un mese e il costo per il trasporto dell'auto ed un volo per la figlia è esoso.
Il guaio è che Roger è pure carino e simpatico, riaccende la curiosità in Amy anche se lei costringe i suoi sentimenti. I due però non vogliono seguire il noioso itinerario della madre di lei e fanno di testa loro, consci di mettersi nei guai. Ma, diamine, vogliono vedere l'America (hanno fatto voglia anche a me che non vado matta per gli Usa). Roger ed Amy, pur non espandendosi troppo a vicenda, stabiliscono subito una buona intesa e capiscono presto gli umori dell'altro. Sarà un viaggio benefico per entrambi, liberatorio ed emozionante.
Intendiamoci, non è il libro del secolo. Però è divertente, simpatico, si fa leggere senza fatica, scritto bene. Il grande pregio è la presenza di pagine formato diario di viaggio e leggendo capirete perchè. Perfetto per una vacanza, specialmente in spiaggia.
Solo che a me la sofferenza di Amy non ha raggiunto. Ero solidale con lei, capivo il suo dolore, empatizzavo la sua rabbia verso la madre, ma a livello razionale. E dire che almeno per il comportamento della madre c'era da imbestialirsi. Non si cura della salute dei figli dopo il fattaccio (il gemello di Amy lo sbatte semplicemente in un centro di recupero), pretende che Amy non le dia problemi, comunica le decisioni e dispone tutto. Adesso, che tu soffra per il lutto ci sta, ma guardati intorno!
Carina Amy che si riferisce ad una se stessa ideale o alla se stessa di prima come ad Amy!, intendendo una lei che sa cosa fare, come, sempre splendida ed adeguata. non la nuova Amy, fantasma di se stessa.
Comunque una lettura gradevole.
                                                                

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