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02/04/17

Recensione di Lasciarsi andare di Alice Munro

Trama: Lasciarsi andare raccoglie diciassette racconti, scelti da Alice Munro tra i suoi preferiti. Diciassette pietre miliari che scandiscono un percorso affascinante lungo la sua carriera, le sue opere, i suoi temi. E che ci permettono di osservare, con un unico colpo d'occhio, l'evoluzione di un talento senza pari. Di un'autrice che, attraverso le sue storie, ci legge nel pensiero.

Alice Munro è un'autrice molto particolare nata lo scorso secolo nel 1931 in Ontario, in Canada, in una luogo così particolare da avere il nome di Sowesto, una zona nella zona.
Lì  essere artisti, specialmente scrittori è una rarità, un'esoticità. Meglio tollerati pittori e musicisti perchè almeno fanno qualcosa di tangibile anche se eccentrico, gli scrittori sono il non plus ultrà del nullafacente. Se poi chi scrive è anche donna è la fine (in uno dei suoi racconti, Meneseteung, c'è un pò di ironia attorno all'unica poetessa nubile e che vive da sola del paese). La stessa Alice pubblicherà ben molto tempo dopo quando aveva iniziato perchè appunto la scrittura non paga ed è vista stranamente.
La zona, la regione, dove vive lei è anche molto arretrata, bigotta, crede e non crede (un pò come la natura del Cristo, umano e divino assieme), ci sono molte sette minori cristiane (in famiglia della Munro sono presbiteriani ed anglicani). Tutti hanno scheletri nell'armadio più o meno pubblici, l'importante è non sapere o fingere di non sapere, finchè le cose non vengono scoperte allora scatta la critica selvaggia. Insomma, c'è tanta ipocrisia ritenuta normale.
I racconti di Alice Munro raccontano questo ambiente.
Uno dei miei preferiti è "La vergine albanese", che racconta della tradizione antica del luogo in cui una donna decide di "farsi" uomo e quindi si impegna a vivere come tale e rifiutare le attenzioni di un uomo, ma in questo modo non dovrà legarsi ad alcuno e sarà libera. Qui la "vergine albanese" sarà una ragazza canadese che viene rapita da una tribù albanese durante un viaggio ed inglobata nel villaggio. Si alternano i passaggi di una signora canadese che vuole scrivere la storia di questa persona e ogni tanto parla una libraia che va a trovare questa signora.
Un pregio della Munro è che sa costruire un universo degno di un libro intero in un solo racconto. Non è una dote comune.
Mi è piaciuto molto anche "Lasciarsi Andare" dove la protagonista è una bibliotecaria che riceve una lettera da un milite al fronte e da cui parte una bella corrispondenza.Le vicende poi evolvono in maniera particolare fino al finale.
Questi due mi hanno colpito molto.
Non è stato male nemmeno "La stagione dei tacchini", ambientato in una fabbrica di tacchini. I dettagli del lavoro sono crudi (ci vuole stomaco!) e c'è un lavoratore, Herb, molto gentile ed abile che tutte ammirano e molte vorrebbero per sè. Poi arriva un suo coinquilino e si fa intendere  che ci sia altro, l'omosessualità, tema assolutamente tabù.
Mi hanno lasciata indifferente i primi due, "Botte da re" e "La mendicante" dove protagonista è Rose e si parla prima della sua infanzia con la matrigna ed il padre, della sua istigazione alla matrigna e delle botte che prendeva dal padre in seguito e poi si narra della sua esperienza universitaria grazie alle borse di studio e del suo matrimonio fallimentare.
I racconti della Munro sono un genere a parte da leggere. Io personalmente ci ho messo un sacco a leggere ogni racconto. Le storie evolvono in maniera autonoma e diversa dal solito. La scrittura non è nemmeno difficile, certo più costruita e ricca di quella di molti autori odierni. Eppure secondo me è una raccolta di racconti che prende tempo e che bisogna godersi. Sforzarsi la fa prendere in odio. 
Quello che mi è piaciuto è stato leggere di questo tempo, di questo luogo, di questo spaccato sociale per certi versi simile a quello di piccoli paesi italiani ancora oggi. E vale la lettura solo per la prefazione di Margaret Atwood!!!


1 commento:

  1. L'ambientazione di questo libro sembra molto particolare e molto affascinante...
    Ci farò un pensierino!
    Un bacio

    Nuovo post sul mio blog!6
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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