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15/02/17

Recensione di Orgoglio, Pregiudizio e Zombie di Seth Grahame-Smith

Trama: Ricordate il capolavoro di Jane Austen? Siamo nelle campagne di Meryton, e la signora Bennet non pensa ad altro se non ad accasare le sue quattro figlie. Ma il signor Bennet sembra molto più concentrato sulla sopravvivenza delle sue ragazze, che sta addestrando per diventare nientemeno che cacciatrici di zombie. Sì, perché alla storia così come la conosciamo è stato aggiunto questo piccolo particolare e improvvisamente tutto è diverso: oltre all'amore e al corteggiamento ci sono battaglie cruente contro i non morti, oltre al romanticismo e ai cuori infranti ci sono duelli e cervelli spappolati. Meryton non sarà più la stessa, e Elisabeth e Darcy si ritroveranno a interpretare un ruolo che sembra creato su misura per loro.

Cosa ho mai fatto? Sì, me lo chiedo perchè merito di venire fustigata nell'aldilà per aver portato avanti simile lettura. 
Vidi questo libro anni fa ed ero fermamente convinta di non leggerlo, buona o meno lettura che fosse, in rispetto a Jane Austen. Poi mi sono trovata a doverlo leggere in questi giorni e devo dire che all'inizio stavo per farmi fregare.
Ho già letto il romanzo originale e la trama di base è quasi la stessa. Una famiglia di ceto medio composta da Mr e Mrs Bennet e le cinque figlie che la signora vorrebbe maritare: Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia. In questo romanzo però esse sono anche cacciatrici di zombie, la piaga che ha colpito l'umanità una cinquantina d'anni prima che la vicenda avesse inizio. Presto arriveranno in città Mr Bingley e Mr Darcy, due scapoli d'oro. Mrs Bennet si accorge subito delle simpatie di Bingley per la maggiore Jane che ricambia. Da subito assistiamo allo scontro tra le forti personalità di Elizabeth/Lizzie con Mr Darcy che silenziosamente ammirerà la giovane per le sue doti, mutando il suo giudizio negativo.
Ed altro non c'è da dire. La storia ha un linguaggio molto adattato al tempo, un poco movimentato, ma fin troppo cucito allo stile di Orgoglio e Pregiudizio originale, di cui ho il sentore che alcuni passaggi siano stati copiati pari pari, come i caratteri dei personaggi. Pari pari è senz'altro lo svolgimento della storia. Leggete il classico e capirete. A parte l'elemento zombie, combattimenti truculenti così ad minchiam, sangue e sbudellamenti saltuari (che mi sarei risparmiata), qualche blateramento su onore ed insegnamenti orientali c'è poco altro. La mia simpatia va solo a Mr Bennet di cui amo il sarcasmo e che ha l'unica colpa di essersi scelto una donna frivola come moglie, la quale non capisce l'importanza secondo cui una signorina deve pensare anche alla formazione e non solo a mariti e balli.
Come dicevo l'inizio mi aveva fatto ben sperare, ma è diventata presto un'agonia!


4 commenti:

  1. ahahah ma perché la gente scrive questi libri? io capisco la moda zombie o vampiri del momento ma dai.... e poi su un classico come orgoglio e pregiudizio? sicuramente dopo la tua recensione sono ancora più convinta che libri del genere non fanno per me !!!
    ah volevo farti sapere che ti ho taggata nel mio ultimo tag-post se ti va di partecipare! :)
    buon weekend

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    1. Cerco di passare appena possibile!!! :-)
      No, be..questo è uno dei peggiori. Quelli di fiabe sono più carini ed originali. Già di base la fiaba è spesso una storia nata da una storia e similari. Magari non si tratta di capolavori, ma certo sono più creativi e non ricalcano passo passo.

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  2. Onestamente è un libro che non leggerei mai e poi mia. Ho amato Orgoglio e pregiudizio e sarebbe un abominio leggerlo in questa versione. Tra l'altro, storie di zombie proprio non mi piacciono per cui passo volentieri.

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    1. È il secondo tentativo che faccio. Mi fido pensando che possano essere originali, solo che o non lo sono oppure lo sono in maniera ridicola. Almeno riguardo ai classici

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