Pagine

07/01/17

Recensione di Spellbound di Rachel Hawkins

Trama: Proprio quando Sophie Mercer aveva deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici di un demone, il Consiglio glieli ha tolti.

Ora Sophie è indifesa e in balia dei suoi nemici giurati, le Brannick, una famiglia di donne guerriere che dà la caccia ai Prodigium. 

Allora, la trama non è esattamente veritiera. Ho mantenuto quella trovata su goodreads, quella in italiano Newton diceva qualcos'altro di non spoileroso, ma completamente sbagliato.
Adesso bisogna vedere cosa ho capito io, leggendo dall'inglese, ma i punti principali credo di averli afferrati.
Sophie stava scappando da Thorne Abbey, sede secondaria del consiglio visto che la sede principale è stata distrutta dai cacciatori di soprannaturale "L'Occhio di Dio". Questa volta è toccato a Thorne Abbey che stava bruciando in fiamme. Sophie è riuscita a fuggire grazie all'Itineris, ma essendo di fatto "umana" l'Itineris l'ha dispersa per diciassette giorni, non riconoscendo la sua natura. Quando è stata risputata per lei è come se il tempo non fosse passato e il suo obiettivo primario era cercare le Brannick. Sembra follia andare nelle mani del nemico, ma questo nome le è stato indicato prima di fuggire perchè sembrerebbe che sua madre sia con loro. Si imbatte nelle famose cacciatrici durante una loro battuta di pattugliamento in cui l'oggetto cacciato è un licantropo e si difende miracolosamente dal licantropo e dalle Brannick grazie alla possessione da parte del fantasma di Elodie, usando così la magia.
Ritrova sua madre e scopre un paio di segretucci di famiglia un poco sconvolgenti. Però quello su cui le Brannick sono concordi è che per fermare le Casnoff, la preside della scuola e sua sorella, Sophie necessiti dei suoi poteri e recuperi un pò di demonglass dall'inferno per combattere l'armata di demoni che le due sorelle vogliono creare. A dare suggerimenti è Torin, un mago impirigionato a fine 1500 per colpa di un incantesimo troppo difficile per lui e che ha sviluppato una sorta di preveggenza. E' un personaggio che fa ridere parecchio nella sua particolarità e vezzi.
Certo, Sophie vorrebbe anche sapere che ne è stato del padre, dell'amica Jenna, del suo promesso Cal e del suo amato Archer. Da quando è scappata non sa nulla, se sono salvi o meno.
E questa è solo l'idea generale della trama senza svelare nulla di compromettente.
Ne accadono di ogni come fino alla fine. Anche se l'unico vero difetto del libro è che la storia ha tanti colpi di scena che, va bene, sono colpi di scena e devono essere repentini, ma a volte accadono senza logica e ad un ritmo troppo sostenuto.
Il finale è stato bello e straziante al contempo. Secondo me qualche domanda senza risposta c'è e vorrei conoscerla anche tramite qualche novellina.
Poi le cattive.. Si, cattive lo sono, nulla da dire, ma almeno Lara, la sorella della preside, era troppo ciarliera e poco attiva. E' anche vero che il libro è per giovanissimi e non si dovrebbe scendere troppo nel truculento e sanguinario.
La scrittura è sempre scorrevole, facile (ovviamente in inglese non ho sempre afferrato tutto) ed ironica. Sophie poi non si smentisce mai!
Una lettura che temevo mi deludesse e che invece è stata un pò di più di quanto mi aspettavo.



Nessun commento:

Posta un commento