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20/12/13

Recensione di Novemila giorni e una sola notte di Jessica Brockmole

Trama: Cara figlia mia, tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima. Se tu solo sapessi... E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia. Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l’unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d’addio. Una lettera che è l’appassionata dichiarazione d’amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla? Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell’umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente. La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all’odio di spegnerla. La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino.

A volte amo seguire il mio istinto! Soprattutto nella lettura dove spesso le scelte d'impulso mi hanno portato frequentemente fortuna.
Ed è il caso di Novemila giorni ed una sola notte. Titolo purtroppo sensato a metà perchè i novemila giorni sono nominati nella penultima pagina senza menzionare la sola notte. Era più azzeccato "Letters from Skye" poichè il tema principale è uno: la corrispondenza.
Questo è infatti un romanzo epistolare dolcissimo ambientato a metà tra Prima e Secona Guerra Mondiale...
Tutto comincia quando un certo David, baldanzoso studente americano, inizia a scrivere lettere da ammiratore ad Elspeth Dunn, poetessa dell'isola di SKye, dopo aver letto ed adorato un suo libro di poesie. Da che lei risponde la corrispondenza decolla così come la conoscienza tra i due. Non si sono mai visti eppure si conoscono meglio che ogni altro.
Margaret, figlia di Eslpeth inizia a scoprire i segreti della madre in concomitanza della seconda guerra mondiale. Durante un bombardamento scopre una lettera di un certo David ad una certa Sue. La madre ne è sconvolta e fugge via. Per Margaret è l'inizio della ricerca della storia della madre, una storia che le è sempre stata preclusa, e di quel David e di quella Sue che lei non ha mai sentito nominare. La faccia tosta non le manca, scrivendo persino ad uno sconosciuto zio scorbutico, e neanche il coraggio visto i continui spostamenti che fa.
Tutto il romanzo è un alternarsi di lettere che hanno per corrispondenti soprattutto Sue (il soprannome di Elspeth scelto dal suo corrispondente) e David, ma anche Margaret, il fidanzato Paul e vari altri personaggi che fanno parte dell'entourage familiare di MArgaret.
Lo stile dell'autrice è ammaliante. Finita una lettera si finisce quasi quella successiva, avvinti dal ritmo delle sue parole che sono incantatrici.
Non c'è romanticismo smielato. Anzi le corrispondenze sono realistiche e poco farcite di termini dolci. Soprattutto per i due corrispondenti principali la scrittura è cerebrale, ironica, stuzzicante. Anche se qualche parola dolce arriva lo stesso. La dolcezza è nell'intera storia, nello svilupparsi della relazione tra Elspeth e David, nel continuo scoprire il loro io più intimo ed i loro segreti che diventano sempre più sorprendenti man mano che si arriva alla fine. Nonostante il contorno di MArgaret, sono loro i veri protagonisti per cui si spera in un lieto fine alquanto improbabile.

Una lettura per cuori romantici che odiano le storie da carie all'ultimo stadio ma che non vogliono rinunciare alla pienezza dei sentimenti.



2 commenti:

  1. Risposte
    1. :D Grazie Mille , Ilenia! Fa sempre piacere ricevere un sincero complimento per il lavoro svolto!!! ^////^

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