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23/05/13

Il circolo letterario #3 - Recensione di Mark Johnson e le chiavi di Allen di Giuseppe Attanzio

Buongiorno a tutti! 
Ecco il terzo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autoubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. 
Trama: La vita di Mark è cambiata in una notte. Niente sarà come prima. Scoprirà intrighi, passioni, battaglie, tradimenti e il vero significato dell’amicizia e dell’amore. Da adolescente come tanti altri si trasformerà in Condottiero dotato di un immenso potere. Riuscirà a salvare il continente di Allen dalla minaccia dei Nahul? Riuscirà a scampare a una sorte avversa? 


Ho terminato questa mattina Mark Johnson e le chiavi di Allen che l'autore, Giuseppe Attanzio, mi ha gentilmente inviato!
Il volume parla di Mark, un giovane di diciassette anni che durante una sera passata a casa dei suoi nonni materni viene sbalzato in un altra dimensione quando trova una chiave misteriosa e finemente decorata e la infila in uno scrigno nello scopo di aprirlo.
E' l'inizio di un'avventura che vede l'inesperto giovane precipitare nel continente di Allen ed entrare in contatto con la massacrata città di Tuluse dove trarrà in salvo Leyla, unica superstite ed assieme si recheranno nella vicina Excelsior dove verrano poco gentilmente rapiti e condotti a Green Garden, luogo dove verranno formati per divenire Magister. Così spiega il Magister a capo di quel luogo che svela loro di essere Magi in qualità del loro possesso di quelle chiavi elaborate. Sono destinati ad un grande disegno: essere formati per combattere il male e nella fattispecie i Nahul, creature che spargono sangue e distruzione.

Il romanzo è ben strutturato e coinvolgente. Però ho trovato parecchi punti che hanno distorto la mia lettura.
Mi sembra che i fatti avvengano ad un ritmo eccessivamente rapido. D'accordo, è un fantasy però tutta questa velocità non permette di gustare il libro. Al pari di un linguaggio estremamente semplice e che a volte ha termini particolari (non li ho annotati, ma a memoria ricordo un "zampillante" riferito ad una mano) o estremamente ripetuti (forse sognerò varie notti "l'urlo belluino" che è una costante dell'ultimo terzo di libro).
Credo che questo romanzo potrebbe svilupparsi ed affermarsi veramente bene con qualche accorgimento in più.
Un susseguirsi di eventi più morbido e ragionato assieme ad un linguaggio più prolisso e particolareggiato con descrizioni adeguate. I classici fantasy sulle descrizioni rischiano di essere noiosi ma sono doverose. Al pari di uno sviluppo armonioso e incalzante nei momenti giusti.
L'idea però è fenomenale anche se non originalissima. Ma d'altronde avere idee originali al momento è veramente difficile. Bene o male tutto è già stato fatto. Si può lavorare solo su elementi sorpresa e modalità di narrazione all'effettivo. Parlando del tema principale, ovvero le chiavi e i loro proprietari caratterizzati da un potere specifico che apprenderanno ad usare è veramente intrigante. Avrei voluto saperne di più invece che avere qualche assaggio sulle lezioni, sulle origini dei Magi, la storia di Allen, gli incubi di Mark (hanno fondamento?).
Unica nota semi-seria: i nomi di Mark, di sua mamma e dei suoi nonni...Ma di origine non sono siciliani????Sarebbe stato carino inserire qualche elemento dialettale e/o nomi del posto ovvero
italiani se non proprio tipici siciliani. Come i nomi dei piatti cucinati da nonna Maggie. Passi il padre di Mark (magari sua madre si è sposata il sig. Johnson!) però i parenti italiani sarebbe stato bello saperli italiani davvero anzichè internazionalizzati!
Il mio momento preferito è stato il torneo tra Magi per vedersi assegnare un prestigioso incarico. Li mi sono veramente divertita ed appassionata! L'autore ha reso benissimo l'atmosfera e le sensazioni dei protagonisti, le prove e la crescita personale.
Fatto sta che la lettura non è stata pessima come potrebbe far credere la recensione. Anzi, l'interruzione brusca porta il lettore a chiedersi cosa succederà e se ha ben capito i fatti finali o se sta solo sognando!

A questo romanzo segue Mark Johnson e Il libro delle Verità già disponibile su Amazon.it

4 commenti:

  1. l'ho letto anch'io...mi sono riservata un giudizio però a serie ultimata....mi è spiaciuto ma non sono riuscita a farmi una vera idea

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    1. fai bene. però bene o male mi piace avere un'idea volume per volume...ho visto il tuo giudizio su goodreads e ho apprezzato la tua opinione sulla caratterizzazione dei personaggi che condivido e che mi è passato in secondo piano. Io li ho amati tutti (i buoni of course). Uno dei rari casi. Anche io ho spesso pensato ad hogwarts!!!!SORAIRO

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  2. circolo letterario, interessante :) Ti aspetto da me, intanto continuo a navigare qui.

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