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20/01/13

Recensione de Il seggio vacante di J.K. Rowling

Il seggio vacante è il primo libro scollegato dall'ambito del fantastico che la sig.ra Rowling ha scritto e devo dire che è stato un tentativo estremamente riuscito.
Dimenticate maghi, intrighi, babbani ed eroiche gesta. Conosceremo la cittadina di Pagford, tipica cittadina inglese che ci ricorderà molto le piccole realtà locali italiane. Si tratta della classica realtà ridotta dove tutti conoscono tutti e la vita di ognuno è concentrata sulle notizie del vicino o del proprio "Nemico".
La vita tranquilla del posto viene stravolta dalla morte del consigliere locale BArry Fairbrother nel giorno del suo anniversario di matrimonio, appena quarantenne.
All'improvviso tutti sono interessati al suo seggio vacante per poter soddisfare i propri interessi. Tra questi vi sono Shirley e Howard Mollison, da anni nemici di Barry e vorrebbero il figlio Miles al posto vacante. Questi da anni, con altri concittadini facenti parte del consiglio, cercano di restituire i Fields alla città di Yarvil.
Questi Fields sono l'esito di una sorta di disputa territoriale cominciata anni prima quando il proprietario di quei terreni li vendette all'amministrazione di Yarvil che li usò per fare case popolari, scaricandone il peso a Pagford. E buona parte della città odia quei terreni. CI vive gente, sporca, derelitta e nullafacente se non drogata o peggio. La Pagford bene ne è orripilata; loro sono rispettabili cittadini che svolgono il proprio dovere.
Conosceremo un universo di personaggi che sono persone che potremmo incontrare ogni giorno.
LA vedova del morto, Mary con i suoi idilliaci quattro figli; l'assistente sociale Kay trasferitasi con la figlia Gaia da Londra per un amore falso da parte del libertino Gavin, a sua volta socio di Miles, il figlio dei Mollison sopra citati; Samantha, moglie insoddisfatta di Miles ed in perenne  lotta con la suocera, costei estremamente dipendete da cortesia ed apparenza; Andrew Price e la sua famiglia composta dal fratellino timoroso, il padre collerico e dai traffici poco puliti Simon e l'ingenua Ruth, sua madre; la psicologa scolastica Tessa Wall, l'ansioso marito Colin e lo sfrontato figlio adolescente Stuart, in arte Ciccio; la ragazza facile dei Fields Krystal Weedon  in perenne lotta con la madre tossica che rischia sempre di far perderle il fratellino Robbie; la dottoressa Jawanda Parminder estremamente pretenziosa verso i risultati della figlia dislessica ed autolesionista Sukhvinder; i subdoli Mollsion...La lista di personaggi e delle storie che si diramano potrebbe non finire mai. E da ognuna si possono trattare moltissimi temi.
Più facilmente si può evincere la classica tendenza di ogni piccola realtà nel far vedere quanto è bella perfetta, cortese e gettando malocchio alle zone meno agiate, anzi proprio deridendole e malfamandole peggio di ciò che già sono senza considerare nulla di quelle realtà. Non si può giudicare senza averle provate in prima persona o per lo meno senza conoscerle bene. Ma ciò che la gente fa bene è appunti parlare senza conoscere. E spesso sono persone che se vivessero di persona certi vissuti, ne sarebbero sopraffatti in brevissimo tempo. 
Ma anche all'interno delle stesse famiglie tutto non è perfetto. Ad esempio i Jawanda. La sig.ra Parminder è una donna di tutto rispetto che si impegna per la comunità, ma non comprende minimamente la figlia dislessica che anzi è caricata di aspettative ed impromperi dalla madre e solo prese in giro dalla scuola. Suo unico rifugio la lametta che le permette di stare meglio, purificarsi dal dolore. E posso dire di capirla, essendoci passata da adolescente. Ciò che lei pensa è ciò che probabilmente è per molti questo sfogo malsano. E una madre poco propensa al dialogo e piena di aspettative non aiuta.
Conosceremo anche il paraocchi che Kay, come molte donne, ha. Si trasferisce a Pagford per amore, ignorando che il suo Gavin non l'ha mai amata ma solo usata e lui non è riuscito mai a dirglielo. Gaia, la figlia, d'altronde non smette di rinfacciarglielo.
Conosceremo anche un altro paraocchi. Quello di donne come Mary. Triste per la dipartita del marito, ma anche arrabbiata. Giustamente perchè lui la trascurava a favore di altri impegni. Ma ha mai preso in considerazione di capire davvero le motivazioni del marito e chiesto, senza lamentarsi, del tempo per lei da parte del marito? D'accordo che è in lutto, però passa tutto il tempo a lagnarsi di lui ed inveire contro ciò in cui lui credeva, in primis aiutare la gente dei Fields. Una bella svegliata alla signora sarebbe d'obbligo.
E così inizia la corsa al seggio di Barry, cui molti cercheranno di approdare. E questa lotta per il potere metterà in mostra tutti gli scheletri nell'armadio degli abitanti del paese e tutte le loro meschinerie, debolezze, astuzie e segreti.

Francamente un libro memorabile che mostra quanto poco siamo perfetti. CIò che è imbattibile del volume è che è vero, reale. Non è il classico romanzetto col lieto fine, ma un romanzo contemporaneo pieno di spunti di riflessione e che ci illustra perfettamente la nostra società. CHiaramente non tutti gli aspetti sono affrontati, ma praticamente tutti quelli cui siamo abituati si.
Personalmente io ci ho colto questo messaggio, oltre alla descrizione della nostra società, ovvero: cercare di essere meno egoisti possibile, avere una mente aperta, agire per il giusto dopo un'attenta riflessione, non essere insensibili, non completamente al dolore altrui, informarsi sempre senza farsi imboccare da ciò che tutti ci dicono ovvero ragionare con la nostra testa. Vivere, magari senza farsi condizionare troppo dalla mentalità "pettegola di paese" che spesso è più dannosa che informativa!

Assolutamente consigliato!

4 commenti:

  1. lo leggerò..è piaciuto a tutti e io che pensavo avrebbe risentito del paragone con Harry Potter..invece..la Rowling dev'essere proprio brava..sarà il prossimo?? direi di si:)bella recensione...mi hai trasmesso quello che hai provato/pensato

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    1. Grazie mille! Ti sembrerà strano ma pareri negativi li ho letti! Soprattutto da chi si aspettava il romanzone e si é fermato a pag 30 o 60

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  2. Mi devo decidere a trovare il tempo di leggerlò y___y

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    1. Fallo! Ne vale la pena anche se spesso le umane vicissitudini umane ti fanno desiderare di far bruciare gli uomini u.u"
      Cmq è una lettura che "si fa bere" quindi tranquilla che non è eccessivamente dispendioso in termini di tempo!

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