Con "Un amore di Angelo" giungiamo alla conclusione della saga di Mia e Patrick. Già qui avevo pronto un pacco di fazzoletti visto che quando dobbiamo salutare dei personaggi, non è mai facile! Ok ok, è solo un libro, dati cartacei, ma leggendo ci si affeziona ai personaggi, allo stile narrativo, alla storia...E poi ti dicono che è finita!
Questo è stato probabilmente il miglior volume.
Mia torna dall'audizione alla Royal, dove rinuncia al posto che quasi sicuramente avrebbe ottenuto perchè capisce che non vuole vivere in una gabbia ma volare con le sue ali e trovare una scuola dove potersi esprimere. Solo che non sarà semplice convincere sua madre ( e tutti gli altri a cui ha scavato la vita con "Io DEVO entrare alla Royal!") di questa idea soprattutto perchè lei vorrebbe andare a vivere con Nina, incinta, nella casa della zia di Nina. Un piano suicida. Per fortuna in loro soccorso andrà Betty, l'amica di Elena, la madre di Mia. All'inizio è titubante, ma poi si lascia convincere e le ragazze si organizzano per la partenza. Grazie a Lia, la ballerina conosciuta quando era in vacanza dalla nonna, Mia sceglie la Brit, una scuola per artisti a Londra, pubblica e rinomatissima. Tenta il tutto per tutto e va all'audizione dove... fà un bel botto a terra e fuggendo via!
LA ragazza non vuole dire a nessuno della sua disfatta, infatti ci pensa benissimo Patrick a farle una testa enorme col fatto che deve tornare dentro e concludere l'audizione. A sorpresa viene riconvocata e presa nonostante si sia già fatta nemico Goddard, insegnante di coreografia e rinomato infame della scuola che non la molla un attimo.
Per fortuna fa amicizia con Ariel e Stuart che però sono ballerini e che quindi cercano come tutti il successo assoluto. Unici che potrebbero essere realmente amici sono Adam, uno studente di teatro, e Joey, sua ragazza nonchè stella della scuola. Solo che lei pare vivere dietro una maschera di falsa generosità mentre Adam sembra proprio genuino.
Anche a casa le cose non sono perfette. Nina all'università è emarginata a causa della gravidanza e l'insistenza di Carl per tornare insieme, gli incontri con la ginecologa, non aiutano a tirarsi su di morale.
Inoltre la situazione tra Patrick e Mia non è l'ideale per andare avanti divisi sempre più tra sogno, realtà ed impossibile.
Chiaramente le sorprese non finiscono qui, ma sono troppe e non voglio rovinare la sorpresa a nessuno.
I personaggi qui cresceranno moltissimo. Nina è sempre stata sicura di sè, ma la gravidanza la farà scontrare con la dura realtà e dovrà capire che occuparsi di un bambino è un sacrificio enorme, splendido, ma enorme, ti dà tanto per toglierti tanto e che per farcela bisogna avere qualcuno accanto. Perchè da soli, anche il miracolo più grande accompagnato da sole fatiche e senza aiuto diventa una punizione.Mia pure diverrà più matura. Certo, rispetto ai suoi compagni e coetanei, conosce la morte più da vicino e cose che non si dovrebbero conoscere, ma resta una testa calda che apre bocca senza pensare e che ragiona ancora un pò come una bimba. Insomma è un connubio un pò strano ance se direi che è proprio come ogni adolescente. Convinta di avere tutti contro e di essere un pò Dio!
Tutti affronteranno un processo di crescita.. LA madre di Mia, come suo padre, i genitori di Nina, Patrick..Probabilmente non c'è personaggio non toccato da un'evoluzione.
Lo stile è sempre fresco, avvincente, la grammatica ottima. E non c'è mai noia, come non c'è mai sentimentalismo. Anzi, semmai verso la fine, c'è solo sentimento e trasporto tanto da star male ed è proprio questo il bello del volume.
LA mia fine sarebbe stata diversa per questo volume, ma chiaramente non posso dire nulla. DIciamo che avrei preferito qualcosa di meno classico. Nonostante ciò... Io HO AMATO questa serie e mi rimarrà a lungo nel cuore. E spero che lo stesso sia per molti di voi.
Federica Bosco ha superato se stessa esplorando un campo che nei suoi libri non credo abbia analizzato così tanto. Per lo meno il libro che ho letto io non ha nulla a che vedere con questi temi e nemmeno gli altri libri dalle sbirciate date alle trame. Abbiamo così avuto modo di tornare adolescenti se non lo siamo ancora mentre leggiamo, di aver affrontato temi duri. Io stessa ho incontrato in Mia e Nina due facce dell'adolescente che ero, per continuare ad immedesimarmi in Nina nella gravidanza anche se io al momento ero più grande di lei e più consapevole di alcuni aspetti oltre che più seguita. Ci sono state aperte le porte del faticoso mondo degli artisti e scommetto che alcuni di non abbiano voglia di ballare ;-)
Ecco un libro, una saga, memorabile!
Credo non ci sia bisogno di dire il mio voto...
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