Alessandro D'Avenia è un giovane scrittore esordiente, laureato e dottorato in lettere, insegna al liceo.
Questo è il suo primo romanzo.
Leo è un ragazzo di sedici anni che frequenta il liceo classico ed è come tutti gli altri: odia la scuola e gli insegnanti che tratta come una specie che spera si estingua, anche il nuovo professore d storia e filosofia, soprannominato il Sognatore, che però si ritaglia un posto in quella scuola ed insegna molto oltre alle sue materie. Insegna a vivere.
Leo odia il bianco che per lui è vuoto, terrore, ignoto, paura... Ma ama il rosso che è vita, è passione, è il colore della chioma di Beatrice, la ragazza che ama e che è il suo sogno, ma lei ancora non lo sa.
Purtroppo sarà Beatrice ad insegnare a Leo ad affrontare il bianco perchè si ammalerà e se lui le vorrà stare accanto dovrà sconfiggere la sua paura. Per fortuna non è solo: c'è Silvia, la sua amica fedele, e c'è anche il Sognatore che, nonostante l'inizio brusco, gli stà vicino, lo aiuta a crescere.
Questo romanzo può essere definito soprattutto di formazione, ma è riduttivo. Certo è essenzialmente questo, però colpisce come pochi.
All'inizio detestavo Leo, un adolescente come tutti gli altri che per vivere la vita la si ignora ed il solito che fà "il so tutto io" coi genitori "infatti vi ignoro". Invece, leggendo si è dimostrato intelligente e poco conformista, coraggioso nonostante i momenti di debolezza ed è davvero maturato.
Questo però è anche un libro di sofferenza. Bisogna affrontare il dolore, conviverci, alleviarlo. Può risvegliare ricordi in molti di noi che hanno assistito un malato caro e che hanno avuto gravi dimenticanze nei suoi confronti che non basta una vita per dimenticare.
Mi sono trovata più volte sull'orlo delle lacrime come i migliori libri che ti entrano dentro e ti spaccano il cuore sanno fare.
SI impara che si deve vivere la vita sempre ed al 100%, mai accontentarsi delle imitazioni perchè non potrebbe più essere possibile viverla fino in fondo. Mai perdere occasioni ma prenderle tutte al volo.
Mi è piaciuto leggere questo libro perchè ho due punti di vista: quello del ricordo dell'adolescente che sono stata ( in questo somiglio molto a Silvia) e della giovane adulta che sono diventata ora a a circa 23 anni. Per cui capisco i punti di vista dei personaggi (benchè non sempre condivida, soprattutto nelle pagine iniziali di Leo, lo avrei strozzato ma è solo MIA simpatia e non voglio che nessuno si influenzi), posso sentirli miei e riesco pure a capire i pensieri di lei sugli adulti con "un giorno capirai, vedrai che passa,etc..." che sono le rispsoste dei genitori. Adesso ho un figlio e se ripenso a tante cose successe userei le stesse frasi anche se non vorrei mai liquidare il problema di mio figlio con frasi vere, ma demoralizzanti. A uno che ti risponde così non racconti nemmeno che hai preso 9 in storia nonostante la fatica. Metti che ti risponde con "visto bastava applicarsi, no?" invece di gioire e basta del voto e fare i complimenti.
Unica nota...Non essendo credente, ho apprezzato la fede religiosa di alcuni personaggi solo dal punto di vista narrativo e da quello dei personaggi che capivo che credevano veramente e ne traevano conforto e pace.
Per cui non userei le stesse frasi ma sono quelle che un adulto userebbe una volta superata la difficoltà.
Un libro che ognuno di noni dovrebbe leggere.
Sotto c'è la copertina del secondo romanzo, non collegato a quello appena recensito, che ho intenzione di leggere e che in super sunto parla di una ragazza di quattordici anni che con se stessa ed i suoi affetti deve fare fronte all'abbandono del padre. Affrontare cose che, intuizione mia, nessuno sa. Spero molto, visto che "bianca come il latte rossa come il sangue" mi ha folgorata e solcata. Mi ha riportato passato, presente e futuro; fatti belli e brutti, pensieri, ricordi, sensazioni... Mi ha regalato un mondo. Quando uno scrittore riesce a meravigliare, insegnare e segnare una persona nello stesso tempo...Non è solo uno scrittore, ma il nostro più intimo amico.
Se volte questo è il suo sito www.profduepuntozero.it
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