Trama: Sono ancora viva. A malapena. Il mio nome è Ivy Westfall. Ho sedici anni e sono una traditrice. Tre mesi fa, sono stata costretta a sposare il figlio del Presidente, Bishop Lattimer – come è stabilito che facciano tutte le figlie del clan perdente nella guerra che sono cedute in matrimonio ai figli dei vincitori. Ma io ero diversa. Io avevo una missione segreta da portare a termine: uccidere Bishop. Invece, mi sono innamorata di lui. Ora sono una reietta, abbandonata al mio destino e devo sopravvivere nella ferocia brutale delle terre al di fuori della civiltà. Eppure, anche qui, c’è speranza. C’è vita oltre la recinzione. Ma non posso correre più veloce del mio passato. E ogni giorno il mio cuore si chiede se riuscirà mai a battere di nuovo come un tempo…
Ci troviamo in compagnia del secondo ed ultimo volume della serie , un distopico di nuova generazione. Non dei migliori, ma certo non dei peggiori.
Proseguono le (dis)avventure di Ivy, espulsa dalla sua comunità per il tentato omicidio del figlio del presidente Lattimer, Bishop.
Le cose sono in realtà più complesse perchè lei doveva solo portare a termine il piano di vendetta escogitato a danno dei Lattimer dalla sua famiglia, una famiglia che non ha a cuore i desideri della ragazza e che, pur di non rinunciare al piano, la fa espellere senza problemi. E lei accetta il sacrificio perchè non avrebbe mai potuto uccidere il ragazzo.
Ivy ora è fuori e da subito è dura sopravvivere nonostante l'incontro/scontro con Mark Laird, criminale espulso di Westfall, città di Ivy, le conferma che fuori dalla recinzione è possibile farcela e che ci sono altre persone. Purtroppo è dura sopravvivere fuori da un agglomerato urbano organizzato.
Il cammino per lei è massacrante. A livello fisico è debilitata dai fatti degli ultimi giorni, mentalmente è distrutta. Non è facile superare la perdita della famiglia, soprattutto il tradimento e l'abbandono, l'assenza di Bishop che ha tutto il diritto di odiarla per i suoi propositi.
Però ce la fa. Certo, la sua abilità ad intendere i sentimenti suoi e degli altri è scarsa, non a caso è stata cresciuta da persone assolutamente incapaci di esprimere affetto, chiarezza, ma solo sotterfugi.
In compenso ha un alto istinto di sopravvivenza (e di raccontare balle, arte di famiglia) e si adatta alla vita fuori. Conoscerà persone schiette e di buon cuore, Caleb ed Ash, due fratelli anche se non di sangue, realisti e concreti, con cui legherà.
Non è la serie distopica del secolo, però si fa leggere volentieri e regge, è ben costruita e tutto si ricollega in un finale sensato che chiude il cerchio e ci farà conoscere le sorti di Westfall e dei protagonisti.
Ci sono stati molti momenti in cui avrei preso a testate Ivy perchè è tanto una donna d'azione quanto una persona esasperante quando si tratta di affrontare le persone a livello personale, infatti si perdono pagine a non finire in quelle situazioni che almeno si sbloccano. In ogni caso viene da una famiglia così strana che lei è sana in confronto. Le persone con cui avrà un rapporto di amicizia invece le trovo equilibrate nonostante la vita grama che hanno sempre vissuto.
Comunque è una lettura scorrevole che si legge in un battito di ciglia, con un buon vocabolario e, a prima vista, senza refusi di qualche tipo.
A me è piaciuto e l'ho letto volentieri!
RispondiEliminaUn bacio
Nuovo Post sul mio blog!
Se ti va ti aspetto da me!
http://lamammadisophia2016.blogspot.it
Una lettura senz'altro piacevole! Cerco di passare oggi.
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