Recensione de Il bacio del vero amore - Le cronache di Edenir di Angela C Ryan

Trama: Nel regno di Edenir, Jake Dragonknight, ormai divenuto sovrano, si consuma nella convinzione che Neve, la fanciulla di cui è innamorato, sia l’assassina di suo padre. In realtà la giovane, innocente vittima di Deliah, lontana dagli amici che l’hanno accolta con affetto, vive rocambolesche avventure per sfuggire alle mani della regina logorata dalla vendetta e dalla gelosia, aiutata da nuovi compagni che la seguiranno durante il viaggio di ritorno a Edenir. Non sarà un percorso facile né lo sarà la sua ricomparsa nel regno. Deliah ha ordito un ingegnoso piano per metterle ancora una volta i bastoni fra le ruote e conquistare Jake e il suo trono. Servirà tutta la forza e l’impeto del vero amore per riuscire a impedirglielo e se di una cosa è certa Neve, è che il vero amore è quello che unisce lei e Jake.

Il bacio del vero amore fa seguito a "Il principe e la neve", duologia fantasy di Angela C Ryan, che alcuni di noi, principalmente lettori di romance e/o di Newton Compton Editori, conoscono come Angela Contini.

Dal regno di Edenir non ce ne siamo mai andati. Cosa avevamo lasciato?

Neve è prigioniera di Deliah, regina di Kelisir, che ha colpito il principe Jake nel modo peggiore possibile. Ha ucciso suo padre e con le sembianze di Neve, ora bandita dal regno. 

Deliah però non ha vinto su tutta la linea. Un ostacolo in meno verso Edenir (certa gente i rifiuti amorosi  non li sa gestire e vedi che combina...), ma anche la trasformazione in orco, dovuta al furto ed all'uccisione del mago personale Leonir. Dunque una regina che più arrabbiata non si può.

Adesso sembra esserci solo impasse. In una situazione così come si può risolvere credibilmente la situazione?

Il primo libro mi è piaciuto veramente molto e potete immaginare il mio rammarico ed il mio dolore quando ho letto dell'uccisione del re e le conseguenze collegate a questo gesto.

E' un tedio assistere alla prigionia di Neve, alle condizioni a cui è costretta a languire e marcire nella sua cella. Non vi è nessuna pietà per questa fanciulla, vittima delle più classiche regine cattive.

Però avrà un carceriere che la prenderà a cuore e che non rinuncerà alla sua umanità, decidendo di aiutare un'anima innocente a fuggire e a ripredersi ciò che è suo. La necessità lo ha reso schiavo, l'odio per un sopruso lo renderà libero.

I compagni di viaggio saranno tanto speciali quanto essenziali. Non vi dirò i perchè o i per come, altrimenti il libro ve lo racconto tutto e non lo leggete. 

Amelia, cognata di Draco, la guardia che libera Neve, è una forza della natura. Indomita, sboccata e assolutamente fuori posto in un mondo di stampo medievale come quello in cui è ambientata la storia.

C'è poi Layo, uomo che vive nel bosco e che decide di aiutarle. Misterioso, sicuro di sè e sempre pieno di risorse. Una manna dal cielo, ma da dove viene? Perchè non parla di sè?

Non mancheranno i capitoli nel castello che ci faranno vedere cosa combina Jake, suo fratello Damien, la fata Siluè, ci sarà anche zio Michael, ma questa è un'altra storia. Quindi non è una storia monodirezionale (avremo anche la voce della regina Deliah, che gioia! Lo dicevo io che viziare i figli, fa male...), ma avremo visioni d'insieme piuttosto ampie.

Nessun personaggio sarà esente da tribolazioni perchè, si sa, l'amore è bello quanto difficile ed in questa storia di ostacoli ce ne sono tanti.

La storia è scritta in maniera semplice, si legge però senza  fretta perchè ha un ritmo sereno. Non è comunque una scrittura noiosa o lenta, semplicemente si fa gustare.

Ci troviamo al cospetto di una fiaba, un pò lunga magari, una "storia della buonanotte" ambientata in un'epoca ed in un luogo imprecisati, frutto di fantasia, dove gli abitanti affrontano difficoltà, gioie ed ostacoli. Una storia "Disney" complessa, avvincente e che regala sogni.